La classe era in silenzio cercando di ascoltare la lezione che stava spiegando il professore in quel momento ma inutile dirlo, la maggior parte era nel proprio mondo, c'era chi pensava a tutt'altro, chi disegnava, chi dormiva, chi parlava, e chi comunicava con uno della classe affianco, ovviamente chi se non Jeongin che con un grande sorriso, scriveva su un foglio per poi posarlo sulla finestra per far in modo che l'australiano possa leggere per poi rispondergli scrivendo a sua volta su un foglio, e passarono così l'ora, tra i due che comunicavano in un modo strano, e i professori di entrambe le classi che sospiravano ormai rassegnati al comportamento dei due.
Jeongin e Seungmin camminarono vicini nei corridoi dirigendosi verso la loro stanza, erano appena usciti dalla classe dato che le lezioni erano ormai finite, e il maggiore non fece a meno di notare l'enorme sorriso stampato sul volto dell'altro che sembrava felice più che mai "come mai questa felicità?" ormai curioso decise di domandare il motivo e lo vide prendere il solito quaderno e fermarsi in un angolo per poter scrivere tranquillamente per poi passarlo al maggiore "in lezione io e Chan abbiamo parlato tutto il tempo" una volta letto ciò, Seungmin alzò un sopracciglio e guardò il minore "parlato?" Jeongin non seppe se piangere o meno, non capì se ciò che marcò Seungmin fosse per il fatto che le due classi fossero troppo lontane per permettere ai due di comunicare o per il fatto che anche se fossero vicine il minore non riusciva nemmeno a far uscire una parola, il maggiore notando l'espressione dell'altro capì subito quanto la sua domanda potesse essere mal capita e cercò di chiarire immediatamente che non era quella la sua intenzione ma l'attenzione di Jeongin era altrove, la sua mente viaggiava nei ricordi che fecero in modo che delle lacrime calde e cristalline fuoriuscissero dai suoi occhi scuri e percorsero un sentiero fino a cadere per terra una ad una, prima che il maggiore potesse dire altro, lui se ne andò, uscì dalla scuola con ancora l'uniforme addosso e il suo zaino sulle spalle, cercò di velocizzare il passo volendo allontanarsi da quel posto il prima possibile.
Dopo qualche minuto di camminata, si ritrovò davanti al posto nel quale qualche giorno prima portò insieme a lui i suoi due amici, varcò la soglia per poi sedersi ad uno dei tavoli e ritrovarsi in meno di due secondi sommerso da gatti, il bar era vuoto a quell'ora all'interno erano presenti solo lui e qualche altro cliente, tra i quali poteva notarne uno che sembrava essere abbastanza giovane con un computer posizionato sul tavolo e che di tanto in tanto accarezzava qualche gatto che veniva a fargli vista, venne riscosso dai suoi pensieri quando sentì una voce soffice parlargli e solo dopo capì che si trattasse del cameriere, che notò fosse quello dell'altra volta ma a differenza dell'altro giorno, in quel momento i suoi capelli erano raccolti in un piccola coda di cavallo e con qualche ciocca che gli cadeva davanti al viso.
Dopo aver ordinato, restò ad accarezzare quei piccoli e teneri animaletti finché non vide le sue ordinazioni venir posate sul tavolino e notò che questa volta il cameriere fu un altro, lo ringraziò e si mise a gustare le prelibatezze del posto prendendo poi dallo zaino che si portò dietro, un album da disegno e la matita, cominciò a liberare tutti i suoi pensieri e preoccupazioni in quel foglio di carta distaccandosi dal mondo intero.Non seppe per quanto continuò a disegnare, ma si rese conto che fosse passato un bel po'di tempo dato che il cielo era leggermente più scuro rispetto a prima, prima di mettere via guardò per un ultima volta il suo disegno e cercò di custodirlo nel suo zaino, ma fu fermato da uno dei due camerieri, quello con le lentiggini, "wow! È davvero stupendo! Come fai a disegnare così bene??" Jeongin imbarazzato si passò una mano sulla nuca e arrossì "per caso vai nella scuola qui vicino?" annuì sempre imbarazzato ricevendo un sorriso radioso dall'altro ragazzo per poi vederlo girarsi e chiamare qualcuno "Hyunjin! Guarda qui, non è bellissimo?" il cosiddetto Hyunjin, si avvicinò ai due confuso per poi sorridere "cosa? Il disegno o lui?" disse sorridendo ricevendo però un piccolo schiaffo sulla spalla da parte del più basso.
Si fecero le cinque quando Jeongin entrò in camera rilassato ma si paralizzò alla vista di un Seungmin seduto sul suo letto, con le gambe vicine al petto e la testa sopra di esse, sembrava talmente assorto nei suoi pensieri che non sentì minimamente la porta chiudersi e dei passi avvicinarsi a lui, il più giovane si sedette vicino a lui e tentò di abbracciarlo, all'inizio il maggiore sussultò non aspettandosi due braccia circondargli la vita ma quando vide il viso calmo e sereno di Jeongin, sorrise e si rilassò contro di lui posando la testa sulla sua spalla abbracciandolo a sua volta.
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Ok, è corto come capitolo i know you know lee know ma boh ok
Comunque ho una hyunlix nelle bozze, devo ancora finire di scrivere il primo capitolo, volete che la pubblico? (come farsi pubblicità da soli)
E niente spero vi sia piaciuto il capitolo <3

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voices;;jeongchan
Fanficjeongin a causa di alcuni traumi avuti da bambino, non riesce a parlare, ma il tutto cambierà quando incontrerà un ragazzo che si è appena trasferito nella sua scuola TW: anxiety