cap.12

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Pov. Mati

M: "NOYA RIDAMMI IMMEDIATAMENTE IL REGGISENO. Perché te lo sei messo? Così finisce che me lo allarghi tutto!"
Strana situazione vero? vi racconto ciò che è successo.
È passata una settimana dalla visita medica ed è arrivato il momento di preparare le valigie per il ritiro. Sono esattamente le 7 di sera e siamo ancora dietro, quando dovremmo partire domani alle 5 di mattina.
M: "Ti prego ridammelo. Poi se vi lamentate che sono lenta e arrivo sempre in ritardo vi faccio fuori"
S: "Dai Mati vieni qui. Ti do una mano visto che ho già terminato la mia"
Neanche mezz'ora dopo la completiamo. Devo dire anche in modo eccellente, perché non facciamo alcuna fatica a chiuderla.
S: "Bene, ora vado da Vero. Tu raggiungi gli altri in salotto e fatti aiutare nel caricare la valigia"
Indovinate un po' chi viene soprannominata frana? Se avete detto la prof di scienze la risposta è corr- no aspe' calma. La risposta è sbagliata. Il peso della valigia non mi aiuta, e a metà della scala inciampo su una delle ruote, rotolando fino alla fine. Ad un certo punto però, un qualcosa di "morbido" attutisce la mia caduta, alzo subito lo sguardo e trovo la faccia scazzata del mio corvino di fiducia. Mi vuole bene lo so.
K: "ma riesci a stare in piedi per qualche istante? andando avanti così diventeremo un maccone unico"
M: "Senti tesoro non mi giudicare. Parla poco e più fatti, aiutami a caricare questo mattone trasportabile. E cosa più importante, di ai tuoi amici di non mettere più i miei reggiseni. Finisce che me li allargano e glieli faccio ripagare con gli interessi"
Dopo due ore terminiamo i preparativi, mangiamo e finalmente ci mettiamo a letto, io ovviamente nella stanza di mio fratello e la nana con il suo e Tsukky (TERZA INCOMODO CHECKKKKK).
Ah si. Mi ero dimenticata di dirvi che ora che Tobio ha me come sorella mi tratta come una bambina di due anni; abbiamo solo 1 anno di differenza cavolo!. Prima di dormire ha iniziato a farmi la predica destinata solitamente alle mamme, tipo di stare attenta agli sconosciuti e ai ragazzi delle altre squadre, di stare sempre vicino a lui, di non bere troppo ecc. Forse è anche peggio di Sugawara.

-04:00-
Noi non siamo più la Karasuno. Siamo stati infettati da un virus chiamato "sonno" e ora siamo degli zombie assetati di letti. Camminiamo a fatica, trascinando i piedi, alcuni con lo spazzolino in bocca e altri, come me, stringono il cuscino al petto.
Ora arriva un altro problema: la tempistica. NESSUNO di noi sarà puntuale, e quindi faremo come Emily.
Decido di ritirarmi in bagno per fare una doccia per lavare anche i capelli, ovviamente indecenti per la coda che stupidamente mi sono fatta la sera prima per dormire.
Dopo 20 minuti buoni, forse anche di più, esco e mi preparo. Pantaloncini e maglietta larga, ovviamente di mio fratello, che li copre.

Scendo poi a fare colazione, trovando la mia Tatsumaki che mangia una mela e beve il suo solito tè in stile Levi Ackerman; tutto normale quindi

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Scendo poi a fare colazione, trovando la mia Tatsumaki che mangia una mela e beve il suo solito tè in stile Levi Ackerman; tutto normale quindi. Mi aggiungo a lei prendendo un latte caldo rigorosamente con nesquik e un paio delle mie Gocciole di fiducia.

Mezz'ora dopo siamo pronti per partire. lo so, è strano da dire, non sono mai stata puntuale ahahahah. Daichi ha detto che arriveremo circa per le 9 (a caso proprio), quindi preparo le cuffiette e mi metto comoda sulla spalla di Vero e chiudo gli occhi, sperando che non inizi ad infastidirmi come suo solito.

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