cap.5

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Pov. Vero

Ho sempre sognato di giocare con loro oggi è il mio grande giorno per dimostrare quanto valgo. Come dice Hinata "sono piccolo ma so saltare" questa cosa vale anche per me.
Nella mia squadra sono la terza con l'elevazione più alta, salto più o meno 53 centimetri da terra e sono alta 1,64. Però faccio il palleggiatore.
Andiamo a rete per fare gli attacchi, Matilde mi guarda preoccupata, ovviamente per il fatto che non sa che palla darmi visto che non abbiamo mai giocato insieme.
Hinata e Kageyama fanno la loro veloce mostruosa, devo dire che dal vivo è davvero figa. Sono agitatissima ma la mia faccia non traspira emozioni.
Mi preparo per il primo tempo, sento il sudore freddo sulla fronte e le mani che mi tremano.
Nishinoya fa l'appoggio, la palla sta per arrivare sulle mani di Mati, parto, salto e schiaccio a tutta potenza la palla che arriva veloce sui sei metri.
Sono riuscita a schiacciarla.
Si sente solo il rumore della mia palla che rimbalza contro il pavimento. Alzo la testa e vedo che tutti mi guardano a bocca aperta, mi giro verso Matilde che mi vola addosso, da li inizio ad esultare come se non ci fosse un domani.
Hinata mi si avvicina mentre ancora sto esultando.
H: "Wow, sei davvero brava, Veronica giusto?" io annuisco con un sorriso stampato in faccia.
H: "salti davvero tanto, da quanto tempo giochi?"
V: "da sempre praticamente, i miei genitori sono tutti e due allenatori" poi lo guardo determinata come non mai.
V: "sono pronta a prendere la tua veloce, non perderò e non andarci piano, sono una ragazza, ma la maggior parte degli allenamenti che ho fatto li ho fatti in una squadra maschile" e mi allontano con passo sicuro mentre Matilde disperata si sbatte il palmo della mano sulla faccia sussurrando un "adesso ci smontano".
La partita inizia, nella mia squadra siamo io, Mati e Daichi, contro Hinata, Kageyama e Tanaka.
Parte Daichi al servizio, Tanaka riceve preciso su Kageyama che alza una palla alta sempre per Tanaka, io e Mati ci guardiamo un secondo negli occhi per poi partire con un muro a due, la palla che ci arriva è molto potente ma riusciamo a spedirla indietro facendo punto.
Un fragoroso "HEY HEY HEY" esce dalla mia bocca per poi saltare addosso all'alzatrice.
La partita va avanti su un testa a testa, tra i miei primi tempi e le veloci di Kageyama e Hinata.
Alla battuta, sul 23 pari, c'è Matilde, che con una fantastica battuta piedi a terra e potenza incredibile la manda precisa nell'angolino del campo aggiudicandosi il punto del 24-23.
Torna di nuovo in battuta ma stavolta Tanaka prontamente la riceve e la palla va precisa al palleggiatore, io non stacco gli occhi di dosso a Hinata pronta per seguire ogni suo movimento, lo vedo fare una finta per poi partire per la Quick, gli sono alle costole, è in aria, Kageyama alza la palla per un attacco veloce ma prontamente salto e la blocco assegnando il punto decisivo per la nostra squadra.
Sul mio viso comparve un ghigno, che potevo fare invidia a Tsukishima.
V: "sono piccoletta ma so saltare" per poi lanciarmi addosso a Matilde che ha un'espressione indecifrabile sul volto, come tutta la squadra del resto.
Mi sento fiera di me stessa, mi sono fatta valere e ho dimostrato a tutti di non essere una debole e innocente ragazzina.
Ad attirare la mia attenzione è lo sguardo sbalordito di Kei che mi provocò una risata per poi mimargli un "dopo te lo insegno" tanto per guadagnarmi un vaffanculo.
Il primo set era nostro, ora toccava solo un'inversione di ruoli, io palleggiatore e Matilde centrale.
La partita comincia, in battuta c'è Tanaka, Daichi prontamente riceve la palla precisa sulla mia testa, tutto intorno sembra rallentare, vedo Matilde partire per il primo tempo per poi correre dietro, salto e alzo una palla abbastanza tesa che arriva perfettamente nelle sue mani per eseguire una potente schiacciata aggiudicandoci il punto, il ghigno di prima compare sul mio volto, la partita è nelle nostre mani.
Il secondo set, come quello precedente, è molto tirato.
Arriviamo nuovamente sul 23 pari, la squadra di Hinata chiede un tempo per farli riposare un secondo visto che non gli diamo tregua.
Mi avvicino a Matilde e le dico
V: "voglio fare una finta" vedo uno sguardo preoccupato formarsi sul suo volto
M: "in che senso scusa?" mi chiede pensierosa
V: "non voglio che ti sentano ma tu preparati per il primo tempo ok? mi basta questo" dico con espressione seria, quasi glaciale.
M: "va bene mi fido di te ma per favore smettila di fare quella faccia mi spaventi"
V: "quale faccia" dico guardandola con la stessa espressione di 2 secondi fa.
M: "quella faccia...sei inquietante" appena terminata la frase ritorniamo in campo, alla battuta c'è Hinata. Daichi riceve, ancora una volta, preciso sulla mia testa; salto e con una finta butto la palla di là di secondo facendoci fare punto. La faccia di Mati è la cosa più esilarante al mondo, mi avvicino a lei e le sussurro "stai pronta è il tuo momento" per poi andare a battere senza vedere la sua reazione.
Batto una palla salto flot tesa, Tanaka riceve un po' spostato per Kageyama che la rialza sempre a Tanaka, Daichi difende, tutto intorno rallenta di nuovo, vedo Matilde partire per il primo tempo, cerco di fingere di buttare la palla di là come il punto precedente, assicurandomi che di là abbiano visto la mia intenzione, per poi alzare un primo tempo ad una mano per il mio centrale che prontamente tira una palla potente nei sei metri.
La partita è finita, abbiamo vinto, sono così contenta che mi butto al collo della riccia esultando.
La faccia delle persone intorno a noi mi fa scoppiare in una fragorosa risata, sembra che abbiano visto un fantasma.
V: "non mi chiamo tornado a caso" dico ridacchiando per poi dirigermi da uno Tsukishima sconvolto, affiancandolo
T: "da quanto hai detto che giochi?" mi chiede con espressione seria.
V: "non l'ho mai fatto, ma se ti interessa gioco da quando avevo 3 anni" dico con tono glaciale ed espressione seria
T: "come hai detto di chiamarti?"
V: "Veronica, per gli sfaticati Vero e per la cogliona laggiù baby tornado"
T: "non te l'ho chiesto"
V: "nessuno l'ha mai fatto" dico con tono di angoscia, abbassando il capo e allontanandomi, lasciandolo con un'espressione confusa in volto.
Metto su un sorriso abbastanza finto e mi dirigo in un angolo un po' isolato della palestra, alzandomi il cappuccio della felpa e iniziando a smanettare con la mia Nintendo.
Passo vari minuti in completo isolamento finché un ragazzo non mi alza il cappuccio e si siede accanto a me, abbasso il dispositivo su cui ero concentrata e giro la testa verso la sottospecie di fragola seduta accanto a me
Y: "Veronica giusto?" mi chiede interrompendo il silenzio, mi limito ad annuire allacciando le braccia alle ginocchia
Y: "ti ho vista parlare con Tsukky, ti ha detto qualcosa di male?" nego scuotendo la testa
Y: "allora come mai stai qui isolata?" mi chiede preoccupato.
V: "non mi piace parlare della mia storia e ogni volta che ci ripenso mi deprimo, non è colpa di nessuno" gli dico con voce bassa, quasi in un sussurro.
Y: "prova a pensare ad altro, hai tanti modi per distrarti, quello che è passato è passato te ne devi fare una ragione" mi dice per poi darmi una mano ad alzarmi.
V: "grazie Tadashi sei molto gentile, potresti fare lo psicologo" dico strappandoci una risata per poi andare verso gli altri.
Tsukishima mi si avvicina di nuovo e, con mia grandissima sorpresa, mi chiede se avesse fatto qualcosa di male e gli spiego la situazione con un sorriso poco accennato.
Sono contenta che qualcuno si interessi a me, di solito sono quella sempre emarginata per via del mio carattere un po' stravagante e per il fatto di essere molto permalosa.
Sta volta non lascerò che il mio lato permaloso rovini tutto, so com'è il carattere di Tsukishima, devo solo imparare a tenergli testa.
Mi affianco a Matilde e le chiedo in un sussurro all'orecchio "che cosa facciamo adesso?"
M: "o mangiamo o andiamo a divertirci da qualche parte. io preferirei la prima perché è la prima volta che vado in Giappone e voglio strafogarmi"
V: "se andassimo dal negozio di Ukai?" chiedo con un luccichio degli occhi.
V: "e poi voglio un ghiacciolo" forse ho urlato troppo
M: "e che ghiacciolo" mi sussurra all'orecchio alludendo a Kenma.
V: "smettila cogliona, io ho solo fame" dico tutta rossa e imbarazzata
M: "era per scherzare..... tanto tutte e due stiamo aspettando il ritiro;)"
d'un tratto un Nishinoya selvatico ci corre incontro urlando
N: "QUALCUNO HA DETTO GHIACCIOLO?!"
M: "cazzo quanto suona male" mati cerca di trattenersi ma con scarsi risultati. È una ragazza MOLTO pervertita e scambia ogni frase per doppi sensi.
V: "cogliona smettila di pensare male" le dico dandole una gomitata, ma in effetti ha ragione suona davvero male.
V: "e comunque l'ho detto io, ho fame, magari riesco a fare il record di nove al giorno, andiamo"
M: "Eddaye annammoooooo" dice mati prendendomi a braccetto, la mia faccia esprime tutta la mia disapprovazione nell'essere trascinata, di solito succede il contrario.
Mi fermo un secondo puntando i piedi per terra e urlo in mezzo alla palestra
V: "qualcuno ha visto il mio mestolo! io non me ne vado senza" ecco figura di merda fatta, possiamo aggiungerla alla lista, ma di sicuro senza il mio mestolo non me ne vado.
Sugawara mi si avvicina con il mestolo in mano.
S: "è questo? l'ho visto per terra vicino all'entrata e ho deciso di prenderlo" gli salto letteralmente addosso ringraziandolo in 100 lingue diverse, neanche io ho ancora capito cosa ci sia di tanto speciale in questo mestolo, ma è il mio preferito quindi...
Prendo a camminare avanti al gruppo, con Mati di fianco, a passo sicuro, quasi come se fossi un soldato e il mestolo fosse la mia arma.
Andiamo avanti tranquille fino a quando non ci giriamo contemporaneamente verso i ragazzi.
V e M: "Dove si va???" chiediamo in coro.
Mentre scruto i ragazzi in cerca di una risposta, la faccia di Tsukishima mi sconvolge, sono io o TSUKISHIMA KEI sta ridendo?!
Mi sporgo all'orecchio di Matilde e le sussurro
V: "dimmi che non sto sognando ti prego, abbiamo fatto ridere Tsukky?!"
M: "lo sto vedendo anche io. Sono sconvolta, era uno dei miei più grandi sogni oltre a entrare nell'anime e limonarmi Kuroo. CAZZO CHE BELLO. STO MALE SIAMO RIUSCITE A FARLO RIDEREEEE" dice urlando solo l'ultima parte.

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Angolo spastiche:
Ciao persone, è sempre baby tornado che vi parla. Sono particolarmente fiera di questo capitolo perché finalmente ho fatto da cronista per la partita (Mati ti prego non picchiarmi) bene, non ho altro da dire ci vediamo giovedì
I'm out bitches

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