Louis scopre qualcosa
Stava piovendo.
Il ticchettio della pioggia sul suolo, fosse asfalto o terra bagnata, era un insieme di suoni sincronizzato, creava una calma particolare e un ritmo nemmeno troppo rumoroso.
Louis era seduto nella solita sedia del solito tavolo del solito bar a guardare fuori dalla solita enorme e trasparente finestra che si affacciava sulla solita isola di Oak Island.
L'acqua non riusciva a picchiare anche il vetro, ma se stringeva un po' gli occhi poteva vedere qualcuno dello staff cercare di coprire la grande piscina dove aveva nuotato fino a ieri, infradiciandosi completamente.
Nonostante quello e le tante distrazioni che poteva avere per colpa della pioggia, pensava solo e soltanto a una cosa, e ovviamente era Harry. Così distante, irritante, troppo paziente, falsamente gentile, un assoluto calcolatore, uno stupido ragazzo.
Buttò la testa all'indietro, scivolò sulla sedia e chiuse gli occhi mentre la pioggia alternava i suoi ritmi di caduta.
Aveva captato la presenza di Lilly, poco più distante, ma non voleva essere disturbato da nessuno perché aveva bisogno del suo tempo per pensare e trovare una soluzione qualsiasi a quel problema nascente ed evitare che crescesse ancora di più.
Ovviamente Lilly si avvicinò. "Ehi."
Louis sollevò le palpebre e la fissò dal basso, con lei dietro lo schienale della sedia che aveva sporto il capo in giù per poter vedere i suoi occhi. "Sembri morto."
"Lo sono."
"Mi dispiace darti cattive notizie, ma respiri ancora. Comunque, pensi di stare qui tutto il giorno?"
In realtà no. Non era nei suoi piani. Magari sarebbe andato a trovare Zayn, o Liam, o sarebbe potuto andare al supermercato a darsi la rincorsa, salire sul carrello e sfrecciare per le corsie.
Lilly era ancora lì e attendeva risposta. Giusto.
"No", disse, e si mise dritto, voltandosi a metà. "Credo andrò in camera, devo fare delle telefonate."
Non era completamente una bugia, doveva aggiornare Lesley e fare un saluto a Niall e al suo gatto, ma guardare l'isola e non fare nulla lo aveva ispirato.
Quindi andò nelle sue camere, prima chiamò Lesley ("Continua così. Devi farmi sapere altro?" Ed era tentato di dirgli delle depressioni, ma se l'avesse fatto poi Lesley l'avrebbe detto a Marie che l'avrebbe detto alla sua squadra che sarebbero venuti qua. "No. Tutto okay. Ci sentiamo. Ciao"), poi Niall ("Ma buongiorno, ti sei ricordato di me?" "È un bene, accontentati di questo").
E dopo ancora uscì sotto la pioggia, con Lilly che gli urlava contro dove stesse andando e lui che la sentiva sempre più lontana man mano che il getto dell'acqua si intensificava e lui si avviava.
Erano quattordici minuti quelli necessari per arrivare a piedi sul ponte che collegava la Nuova Scozia all'isola di Oak Island, e Louis li stava percorrendo tutti con la calma più assoluta.
Era protetto da uno giubbotto grande e impermeabile, ma qualche ciocca dei suoi capelli si era bagnata comunque e ogni tanto gli si appannava la vista. Teneva il suo zaino dentro il giubbotto, quindi aveva un bozzolo premuto sullo stomaco, e aveva le mani in tasca, fredde come il tempo.
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Oak Island
FanfictionLouis, per colpa del suo lavoro da archeologo al British Museum, viene spedito a Oak Island per indagare sul tesoro nascosto dell'isola, ma qualcuno non è molto contento del suo arrivo. O forse sono solo apparenze.