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Quelle note tue note improvvisate nascondono qualcosa


Cosa stava passando per la testa del giovane? Come potevo mai trasferirmi da un momento all'altro? Con un'po' di esitazione, cercai delle valide motivazioni. "Scusa, perché dovrei mai stare con te? Abitiamo già abbastanza vicini." I riferii al ragazzo nonostante la sua poca distanza. Nonostante la presenza di Yoongi non era affatto male, non avevo minima intenzione di andare da lui. Era uno sconosciuto infondo. "Dammi una motivazione, vai." Il mio tono serio prevalse su ogni mia insicurezza.

Sentii la voce di Yoongi avvicinarsi sempre di più mentre stava pronunciando queste parole. "Bhe, non penso che sia molto sicuro stare qui. Il tuo ragazzo sa la tua esatta posizione, no?" Mentre continuava a dirmi la triste verità, le nostre figure stavano l'una di fronte all'altro. Ok, forse avere qualcuno accanto non era malaccio rispetto stare sola. Ma il solo pensiero di risvegliarmi con lui accanto, mi fece rabbrividire di poco. "Quindi?" Le sue labbra sottili fecero trapassare questa parola poco paziente. Al suo improvviso comportamento, inclinai di poco la testa. Che cosa gli prendeva? Rendendomi conto del poco potere che avevo nel cambiare la sua scelta, mi arresi, ma non del tutto. "Non lo -." Fui interrotta subito dalla sua voce.

-"Si o no. È piuttosto semplice da capire."

-"Devo? Proprio ora?"

Le decisioni fatte cosi in fretta, non promettevano mai nulla di buono. In queste situazioni, era molto più probabile cadere in un tranello che altro. Ragiona Yousun. Ragiona. Iniziai a spostare il mio sguardo verso gli oggetti che componevano la mia stanza da letto. Rivedere la stessa scena di ieri sera, mi fece rabbrividire di colpo. Spostai lo sguardo verso il volto di Yoongi. Perché stava cercando di aiutarmi? E se veramente lo fa per il mio bene? Forse conosceva Jimin e le sue prossime mosse. Mi stava proteggendo? "Ti aspetto di sotto, quando hai preso la tua decisione, avvisami." Dopo pochi minuti, mi recai al piano inferiore dell'abitazione. Notai Yoongi guardare una delle mie poche foto appese sul muro color crema. "Prima che ti dica la mia decisone, ho una domanda." Attirai la sua attenzione e ricevetti un "si" fatto con il capo. "Per caso, ci siamo mai visti? So che è una domanda strana, ma-" fui interrotta bruscamente da lui. "No." Sputò secco per poi farmi segno di andare con lui. In completa confusione, mi lasciai far trascinare dal mio stesso destino. Sapeva persino la mia scelta. Non era minimamente fattibile una cosa simile. Uno sconosciuto che ad un tratto decide di ospitare una ragazza anch'essa poco famigliare a lui? C'era qualcosa sotto. Qualcosa di minimo ma importante. "Yoongi." Al richiamo del suo nome non ci fu risposta. Giunti a casa sua, anzi, "nostra", mi azzardai a chiedere nuovamente della sua scelta. Mentre stavo cercando di far uscire dalla mia bocca parole adatte, fui fulminata da Yoongi. "Volevo chiederti altro." Dissi per avere diritto di parlare.

Da parte sua ricevetti solo un verso di approvazione. "Perché-" fui interrotta nuovamente da lui. "Perché lo dico io." Fui nuovamente interrotta. In quel istante, non c'era verso nel parlare con Yoongi .Quell'uomo cambiava atteggiamento fin troppo velocemente. Qualche ora fa era cosi sereno ed ora, si era ridotto a parlarmi con quel tono odioso mantenendo , in qualche modo ambiguo, la sua calma. Guardai un' ultima volta Yoongi con la coda dell'occhio per poi rinchiudermi nella stanza da letto. L'aroma di vaniglia si poteva ancora era presente sulle lenzuola bianche. Come ero finita in una situazione del genere? Perché sembrava cosi innervosito alla mia presenza? Siccome non avevo molto da fare, iniziai a spostare le mie poche cose nella stanza a disposizione. Dopo essermi persino vestita con i miei abiti quotidiani, mi distesi sul letto ascoltando i miei pensieri. I miei occhi si posarono sui muri color crema, stranamente solo quella stanza aveva quel colore simile a quello di casa mia. "E se le sue intenzioni non fossero buone?" chiesi a me stessa a voce alta. La porta si apri lentamente. "Torno fra qualche ora, ok?" queste furono le parole che risuonarono nelle mie orecchie. "Scusa per pri-" fermai il ragazzo senza minima esitazione. "Va bene, vai" . Non potevo prendermela con il giovane. Era lui mi sta va ospitando, lui mi aveva salvato dalla situazione di ieri, lui si era preso la responsabilità di avermi qui.

𝑁𝑒𝑖𝑔ℎ𝑏𝑜𝑢𝑟~ 𝑀.𝑌𝑔 ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora