~ Bokuto x Akaashi ~Timing
Parole: 5709.
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Bokuto Kōtarō non era un ragazzo molto fortunato e questo, ormai, alla soglia dei suoi 24 anni, lo aveva imparato.
Aveva le idee giuste, faceva i pensieri giusti ed agiva nel modo migliore possibile; ma quello che mancava a Bokuto Kōtarō era il tempismo.Non si trovava mai nel luogo giusto al momento giusto.
Forse faceva la cosa giusta ma al momento sbagliato.
A volte era nel luogo giusto ma senza avere la cosa migliore da dire, altre volte incappava nel momento giusto ma nel luogo sbagliato.Come riuscivano gli eventi, a concatenarsi sempre nel modo più sfortunato possibile per Bokuto, lui non lo sapeva, ma ormai aveva fatto il callo per quella situazione.
Non si faceva più grosse aspettative sulla vita e sui suoi sogni.
Anzi cercava di agire sempre nel modo più discreto possibile, per non attirare la sfortuna su di se.Era così abituato nel vedere, come le cose finissero sempre rovinosamente male, che quando andavano troppo bene iniziava ad insospettirsi.
E così, ogni qual volta succedeva, Bokuto Kōtarō tirava un profondo sospiro e si proponeva di fare meglio la prossima volta, qualora ci fosse stata.
Bokuto Kōtarō, personal trainer e sportivo di professione, sapeva che le cose si sarebbero sicuramente complicate quando, Akaashi Keiji, venne un giorno a chiedergli di dare un'occhiata alla sua scheda per allenarsi.
Dentro di se, quel giorno, Bokuto Kōtarō sapeva che avrebbe dovuto lasciare quel novizio al suo collega, sapeva che avrebbe dovuto rimandarlo altrove; eppure quei suoi occhi blu ceruleo, lo inchiodarono sul posto e gli fecero balbettare una risposta di assenso, molto robotica.
Forse non tutti dentro quella palestra sapevano che i 190 cm di Bokuto Kōtarō per i suoi 87 kg, nascondessero una personalità contrastante:
Poteva essere esageratamente espansivo, allegro, esuberante e rumoroso tanto quanto poteva essere timido, introverso ed estremamente sensibile.
Contando anche il fatto che Bokuto fosse una persona eccessivamente sfortunata, il mix che si creava era letale.Ma questo Akaashi Keiji, quando lo vide fermo alla reception della palestra, con un asciugamano intorno al collo, non poteva di certo saperlo.
<<Perdonami, sei un personal trainer?>> chiese con esitazione, avvicinandosi a quel ragazzo esageratamente grosso.
Bokuto Kōtarō volse il capo in direzione di quella fonte di suono, per trovarsi poi impietrito davanti al proprietario di quella voce.
I suoi enormi occhi dorati si dilatarono ancora di più, e la sua bocca ci mise qualche secondo per aprirsi e fargli formulare una risposta che avesse senso.
<<A-ahm... Si, si lo sono!>>
Il ragazzo sorrise.
<<Scusami se ti importuno, ma sono nuovo, e non capisco come eseguire questi esercizi... potresti darmi una mano? Solo per oggi!>>
Quei maledetti occhi blu lo avevano messo al tappeto.
La prima, nonché unica regola, che Bokuto Kōtarō aveva per se stesso era semplice:
Non innamorarti dei clienti, sii professionale e non allungare le mani.Finora l'aveva sempre rispettata, ma quel ragazzo davanti a lui, era un'eccezione.
Una meravigliosa, corvina, timida, sensuale eccezione.
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~ Raccolta Anime One Shot ~
FanfictionUna modesta raccolta di storie One Shot Anime, sulle mie/vostre Ship preferite! Spero vi piaccia e buona lettura! Come sempre vi lascio i soliti disclaimer: * Le immagini sono tutte prese da internet* *I personaggi all'interno di questo racconto non...