~ Raccolta Anime One Shot ~

Vows ~ KageHina ~

Nessun disclaimer, leggetela con sottofondo la vostra canzone preferita 💝

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~ Kageyama x Hinata ~

Vows.

Parole: 2568.

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Quando ero piccolo sognavo tanto.

Davvero tanto.

Quando ero piccolo sognavo ogni notte qualcosa di nuovo, qualcosa di magico ed avventuroso.
Sognavo per tutta la notte, facendo lunghissimi sogni articolati, che sembravano le pellicole di un film.

Sognavo di volare: di lasciarmi cadere del vuoto lasciando che il vento mi ferisse il volto, per poi librarmi in alto, sfoderando delle ali maestose e possenti.
Sognavo di essere veloce come gli uccelli, di andare sempre più in alto e di non sentire mai la stanchezza.

Sognavo di essere in grado di vivere in mare: di nuotare per ore sott'acqua scoprendo luoghi magici, quasi fiabeschi, sepolti nelle profondità dell'Oceano.
Vedevo coralli dai colori esotici e scintillanti, pesci di tutte le forme, arricchire il panorama.
Sognavo di non dover preoccuparmi di riprendere fiato, di non aver paura mentre nuotavo e facevo capriole con gli abitanti del mare.

Sognavo di catturare una stella tra le mani, di tenerla stretta vicino al cuore per riscaldarmi con la sua luce.

Sognavo di poter vivere per sempre, attraverso il tempo e attraverso i luoghi.
Di essere immortale e di rendere, con il solo tocco di una mano, tutte le persone accanto a me altrettanto eterne.

Sognavo di castelli fatti di cristallo al di sopra delle nuvole, di abitati celestiali che ci guardavano attraverso specchi d'acqua sospesi.
Sognavo di porte segrete che conducevano in altri reami, di bufere fatte di zucchero filato e di distese immense di prati fatti di dolciumi.

Sognavo, continuamente, così tanto che la prima cosa che facevo quando mi svegliavo al mattino, era annotare i miei sogni.

Ne uscivano delle storie incredibili che raccontavo alla mamma inizialmente, e che poi ho iniziato a trasmettere alla mia sorellina.
Lei amava il momento in cui arrivava la sera, quando dopo aver lavato i nostri denti, ci mettevamo sotto le coperte insieme, illuminando i nostri visi con la sola luce di una torcia, mentre lasciavo che la sua mente viaggiasse al suono delle mie parole.

Quando ero piccolo sognavo molto, a volte fin troppo in grande.

Sognare mi rendeva felice.
Mi faceva sentire come se quelle avventure non fossero circoscritte solo a quando ero addormentato, ma che con un po' di immaginazione e di fortuna, avrei potuto riviverle anche da sveglio.

Crescendo ne fui convinto ancora di più.

Iniziai a sognare ad occhi aperti, lasciando che la mia mente fosse sempre in movimento nel più meraviglioso scenario che riuscisse a creare.

Sognavo di diventare più alto.
Sognavo di essere per sempre amato da tutti.
Sognavo di diventare il migliore in quel che facevo.