Il giorno dopo, quando si sveglia, Derek è davvero di buon umore. Allison tornerà direttamente quella sera e lui passa tutta la mattinata ad allenarsi nella loro piccola palestra. Il perfetto stato d'animo, però, crolla irreparabilmente quando, alla radio, passano una canzone. Allison gliel'ha detto la sera prima il titolo, Royals, quella che Stiles ha messo il giorno prima in sala. E il suo umore si rovina perché ricorda che di lî a due ore dovrà andare di nuovo a prendere lezioni da quel ragazzo pazzo che non sa vestirsi.
Decide di cominciare a farsi una doccia dato che dovrà praticamente attraversare la città e ci vorrà tempo. Non ha decisamente voglia di andarci e non perde nemmeno tempo a prepararsi: indossa un semplice pantalone nero di una tuta e una t-shirt bianca.
Arriva di fronte la porta con quella strana scritta in perfetto orario, odia essere in ritardo e bussa. Come il giorno prima la porta si apre da sola, ma la sala non è vuota.
"Ciao! Sei Derek?"
Derek annuisce alla domanda di quel ragazzo che sta buttando della roba senza criterio in un borsone.
"Io sono Scott! L'assistente di Stiles. Sto andando via, lui arriva a momenti, fa come se fossi a casa tua, eh!" e, dopo aver afferrato le sue cose, esce dalla porta e se la chiude alle spalle.
Possibile che qui dentro ci sia tutta gente strana?
Dopo tre minuti, Derek li ha contati, si sente un campanello. Derek non sa se sia educato aprire, ma quello insiste, così spalanca la porta e si ritrova di fronte Stiles.
Questa volta è vestito ancora peggio. Ha un cappellino blu calato quasi sugli occhi, una camicia a quadri rossa e gialla, con sotto una canotta nera e dei jeans decisamente troppo strappati.
Chi va in giro in questo modo? Farebbe prima a non metterli, tanto si vedono lo stesso le sue lungh... le sue gambe.
"Ehi, Derek! Scusa, ma c'era traffico! Hai conosciuto Scott? Caro ragazzo, mi aiuta qui, abbiamo studiato insieme all'accademia. Ha tenuto una lezione di danza moderna poco fa. Allora? L'hai visto?"
Derek si sente intontito per quel fiume di chiacchiere e semplicemente annuisce. Stiles continua a parlare togliendosi lo zaino dalle spalle e lasciandolo sul pavimento.
"Bene! Ti va di muoverti un po' con me oggi?"
O non è consapevole dei doppi sensi che sforna, o lo fa apposta!
"Sono qui per quello" risponde solo.
Stiles si toglie il berretto e si scompiglia i capelli, poi si leva anche la camicia.
E dove li nascondeva quei bicip... Derek! Basta.
"Ti va se facciamo un po' di stretching? Non ho potuto riscaldarmi ancora" chiede cominciando a far schioccare il collo.
Derek annuisce e non fa nemmeno in tempo a dire che lui non ne ha bisogno, che Stiles si abbassa i pantaloni. Come se nulla fosse.
Ma il pudore non esiste?
"Mica ti dispiace, vero? Siamo tra uomini. Devo mettere la tuta, col jeans non posso aprirmi bene, no?"
Derek apre e chiude la bocca non sapendo cosa dire e sentendosi completamente in imbarazzo. Stiles fa un piccolo sorrisetto sfacciato. "Potresti accendere lo stereo?"
Derek si avvia verso la radio e lo accende. Le note di "Shake it off" si diffondono nella sala e l'attenzione di Derek viene catturata dai movimenti di Stiles che comincia ad ondeggiare i fianchi in mutande. E Derek non può fare a meno di notare la deliziosa forma di quei glutei che sembrano così fottutamente sodi che avrebbe voglia di...
Che cazzo sta facendo? Pensa Derek mentre Stiles saltella su un piede a ritmo di musica tentando di infilare una gamba nel pantalone della tuta per poi crollare rovinosamente a terra, rotolare sulla schiena e finire di vestirsi. Si alza come se tutto quello fosse una cosa normale e continua a ballare allungando le mani verso Derek. "Balla con me"
E Derek, convinto di aver raggiunto il più alto livello d'imbarazzo assistendo alla scena di poco prima, si deve ricredere. Stiles si muove attorno a lui e non sa proprio cosa fare. Odia ballare, odia costringere il suo corpo a seguire la musica o odia sentire le mani di Stiles sfiorarlo ovunque. O forse è più corretto dire che odia non sapere come potrebbe reagire il suo corpo a quei tocchi. Derek resta immobile, sussulta appena quando sente le mani di Stiles poggiarsi sui suoi fianchi. "Qual è il problema?" gli chiede.
"N-non mi sento a mio agio" spiega cercando di ignorare il brivido che gli percorre la schiena nel sentire il fiato di Stiles infrangersi sul suo orecchio.
"Non credo che sia a causa del tuo fisico perché sei perfetto. Hai paura a lasciarti andare, vero?"
E Derek si sente andare a fuoco e non sa cosa rispondere perché quel ragazzino ha capito perfettamente qual è il suo problema.
"Chiudi gli occhi e lasciati guidare da me, d'accordo?"
Chiunque gli avesse rivolto quella domanda avrebbe ricevuto una risposta negativa da Derek. Eppure, inaspettatamente, si ritrova a rispondere affermativamente a Stiles. Chiude gli occhi e si bea del calore emanato dal corpo di Stiles contro al suo mentre si lascia guidare. "Così, bravissimo" gli sussurra.
Stiles si sposta davanti a lui, gli afferra le mani e lo fa girare su se stesso. E Derek ride come non faceva da tempo. La musica si ferma e Stiles guarda l'ora. "Ok, per questa settimana abbiamo finito. Ci vediamo domenica prossima."
E Derek non dovrebbe sentirsi così triste per il fatto che quella stramba lezione sia già finita, eppure è così, anche se non lo ammetterà mai.
Esce dalla palestra e arriva a casa con lo stesso umore di quando si è svegliato. Rientra e trova già Allison che lo sta aspettando con la cena pronta. Le si avvicina e le lascia un bacio sulla guancia prima di mettersi a tavola.
Il sabato sera Derek è seduto in salotto aspettando che Allison torni dalla sua lezione. Arriva a casa un po' più tardi del solito, e anche più entusiasta.
"Oggi Stiles non c'era, ho fatto lezione con il suo assistente, quello che hai conosciuto tu l'altra volta" dice mentre gli si siede di fianco.
"E com'è andata?"
"Bene, Scott è molto meno... esuberante direi. Mi ha spiegato i passi lentamente e sono riuscita anche ad imparare una mezza coreografia. Tu cos'hai fatto?"
Ha smontato da lavoro, si è allenato un po', si è fatto una doccia e si è seduto a guardare la tv, stanco. Lo racconta ad Allison che gli bacia una tempia e gli chiede se gli va di darle una mano con la cena. La segue in cucina sentendosi un po' in colpa: non le ha detto che sotto la doccia, con gli occhi chiusi, una scena della domenica precedente gli ha invaso la mente e non è riuscito a non toccarsi.
In realtà non ha capito nemmeno lui come sia potuto succedere. Non è la prima volta che apprezza la visione di un corpo maschile, ma quel corpo, la persona a cui appartiene, Derek la sopporta davvero poco.
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Tango | Sterek
FanfictionDerek è nervoso. Picchietta in continuazione il dito sul bracciolo della poltrona su cui è seduto e continua a guardarsi attorno, cercando di distogliere la mente dai suoi pensieri. Ancora non capisce come sia riuscito a convincersi a fare quella "c...