Capitolo 16

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“Cosa ti ha detto?”
 
Sono nell’ufficio di Harry ed è da più di due ore che cerca di estorcermi informazioni su quello che mi ha detto quel portento di sua moglie.
 
“Te l’ho già detto, verrà alla festa” ripeto per la millesima volta.
 
Ho fame.
 
“Non ci credo che ti ha detto solo questo!” si alza in piedi e mi punta il dito contro.
 
“Sei stata lì dentro per quindici minuti e trentasette secondi”
 
Oh cazzo, ha portato il conto.
 
“Beh, abbiamo parlato di come dovrà vestirsi quella sera”
 
Contento?  Ho dovuto mentire.
 
“Sei sicura? E cosa indosserà? Porterà con lei il suo nuovo marito?” si risiede e si versa un bicchiere d’acqua che porta alla bocca e svuota in tempo record.
 
Ok, ne sono sicura, c’è qualche infiltrato.
 
Sua suocera!
 
Già…
 
“Non ne ho la più pallida idea, ora se non ti dispiace…ho un lavoro da svolgere” mi alzo dalla sedia.
 
“No, resta ancora qui”
 
“Ti ho già raccontato quello che è successo e se vuoi sbattermi in faccia ancora una volta quanto sarete felici tu e Pamela allora…” comincio a parlare senza sosta perché questa situazione mi sta lacerando dentro e mi toglie il respiro.
 
Ed Harry non aiuta con quel nodo della cravatta slacciato e diversi bottoni aperti.
 
Bastardo. Sei felice nel vedermi penare per te?
 
“Emily mi ha detto che sei una buona confidente e non dirmi che sei gelosa di me e Pamela” mette la mani nelle tasche e io mi siedo nuovamente.
 
Sa come ricattarti, il bastardo.
 
“Non sono gelosa” incrocio le braccia al petto e metto il broncio guardando ovunque, ma mai nella sua direzione.
 
“Voglio sono parlare” fa il giro della scrivania e si appoggia al legno di quest’ultima quando è di fronte a me.
 
“Raccontarti di quello che mi turba e di quello che mi piace”
 
E quando mi ricapita una cosa del genere.
 
“Ma per questo non c’è Louis?” chiedo perché proprio Louis mi ha detto che lui ed Harry sono grandi amici e nulla li può separare, nemmeno una donna.
 
“Ѐ proprio di lui che voglio parlare”
 
Oh merda, sta per confidarmi qualcosa di scioccante e sconvolgente sul mio ragazzo.
 
Cosa sarà?
 
Insomma, quella che l’ha visto a letto sono io e diciamocelo, sentire che dice porcherie nel sonno è qualcosa di sconvolgente.
 
“Ho visto che passate un sacco di tempo insieme” dice piegandosi alla mia altezza.
 
“No! Cioè, voglio dire, non stiamo quasi mai assieme, tu mi stai riempiendo di lavoro ultimamente” opto per la strada della verità questa volta, anche perché se vuole richiamarmi avrò una scusa per stare più tempo con lui.
 
“E non ti sei chiesta il perché?” sciolgo le mani dal petto e le appoggio sulle ginocchia. Harry ne prende una e ne bacia il dorso.
 
Sto per svenire! 
 
Rudolf? Rudolf?
 
Oh, è andata anche lei.
 
Questa è una delle sensazioni più belle della mia vita.
 
Mi assegna un sacco di incarichi perché non sopporta che io stia con Louis. Perché ci sono arrivata solo adesso? Non poteva dirmelo prima che non sopporta me e Louis assieme.
 
Per il bene che ti voglio, Harry, ho deciso di lasciarlo.
 
“Il problema è che tu sei così dannatamente sexy anche con questa divisa addosso” prende un pezzo di tessuto nero.
 
“E posso notare con grande piacere che hai seguito il mio consiglio di farla accorciare” gioca con le dita della mia mano e poi le intreccia alle sue.
 
Per la prima volta, in ventun’anni sono senza parole davanti ad un uomo.
 
Miracolo!
 
Oh, ti sei svegliata adesso!
 
Non potevo perdermi questo momento.
 
“Un altro problema è che ho deciso di fidanzarmi con Pamela” lascia la mia mano e si appoggia sui braccioli della poltrona su cui sono seduta.
 
Aria, vi prego aria! 
 
Ha un profumo così buono, così fresco e dolce. Potrei fare un bagno nella sua colonia o nel suo profumo o in quello che usa per essere così profumato.
 
“Ho un disperato bisogno di chiudere affari, credo sia diventata una mania” si avvicina al mio viso di pochi centimetri.
 
“Quando il lavoro diventa la tua vita, meglio lasciar perdere” gli consiglio.
 
Per fortuna, riesco ancora a gestire la mia voce.
 
“Forse hai ragione”  si avvicina ancora di più alla mia guancia con la sua pelle accarezza la mia respirando il mio profumo al solito bagnoschiuma del supermercato.
 
“Ma voglio chiudere quest’affare e poi si vedrà cosa fare con Pam” appoggia la fronte sulla mia e io gli metto le mani sul petto perché a troppa vicinanza potrebbe perfino sentire il battito del mio povero cuore.
 
Sto per esplodere.
 
“Tu hai bisogno di confidarmi qualcosa?” mi chiede ad un soffio dalle mie labbra.
 
Baciami, ti prego.
 
Baciami,baciami, baciami.
 
Non ho mai desiderato così tanto un bacio, lo aspetto da quando mi ha beccata sbraitare parolacce dietro al cane, che poi che fine avrà fatto quel coso pulcioso?
 
Ma chi se ne frega, sta per baciarti.
 
Baciami! 
 
“Non hai risposto alla mia domanda” sussurra e mi accarezza lievemente una guancia.
 
“No, non ho nulla da dire”
 
Questo bacio sta diventando un’agonia. Tanto atteso, tanto voluto e mai dato.
 
“E allora baciami” dice.
 
Ecco, ci siamo.
 
“Harry!”
 
E proprio adesso che stava per succedere l’impossibile questo stronzo viene a rompere i coglioni!
 
Harry si allontana di scatto e io seguo le sue labbra sporgendomi verso di lui.
 
Oh, ti prego, voglio essere baciata!
 
“Ho interrotto qualcosa?” chiede Louis entrando nella stanza e con la mia più grande scocciatura sento la sua mano sulla mia spalla.
 
Te la stacco a morsi la prossima volta.
 
Tieni a freno i denti, ti serviranno per il prossimo momento di quiete che ci sarà tra te ed Harry.
 
“No, non hai interrotto niente” dico a denti stretti mentre il mio astio verso di lui aumenta ad ogni secondo.
 
Stringo i pugni ed Harry se ne accorge perciò mi sorride dolcemente.
 
“Bene amore, volevo invitarti a cene questa sera” dice sorridendo.
 
“No!” interviene Harry.
 
“Questa sera ha da fare!” continua.
 
“Non mi avevi detto di essere impegnata, cosa devi fare?”
 
Certo che sei proprio una brutta peste arrogante.
 
“Deve uscire con me” annuisco velocemente e soprattutto, molto convinta.
 
Cosa?
 
Ha detto che devi uscire…cosa?
 
“Non lo sapevi? Olivia è diventata la mia nuova segretaria e questa sera dovremo parlare del suo nuovo lavoro a cena"
 
Sono a bocca aperta, mi sta invitando a cena con lui?
 
Si, lo sta facendo.
 
Sorrido impercettibilmente come un’ebete. Sento che le cose stanno migliorando. Sento che il matrimonio tra quei due andrà dritto, dritto nel cesso.
 
“Oh, e non potete farlo un’altra volta, infondo io sono il suo ragazzo” ecco che ricomincia con la storia del “Tu non passi mai del tempo con me”.
 
“No, dobbiamo parlarne per forza questa sera”
 
 
Non ho avuto voce in capitolo per tutta la durata di quella conversazione e adesso mi ritrovo a dover uscire con questi due babbei insieme all’altra faccia da…
 
Non dico di che cosa, ma ci siamo capiti.
 
Ho messo la prima cosa carina che ho trovato e dei tacchi che non sapevo nemmeno di avere, che però, si abbinano al vestito che ho indosso.
 
Se a qualcuno interessa è nero in macramè, si chiude sul dietro e lascia buona parte della schiena scoperta per poi chiudersi nuovamente per coprire fino a metà coscia. Le scarpe sono nere, piene di cinturini e come borsetta ho deciso di prendere quella che ha scelto Emily una di quelle tante volte che mi ha accompagnata a fare shopping.
 
Che Dio benedica quella bambina e il suo buon giusto.
 
Raccolgo i capelli nel mio solito chignon da quattro soldi e metto un goccio di profumo.
 
Mi fisso allo specchio per un tempo indeterminato e non posso fare a meno di notare che sono bianca come una mozzarella.
 
Devo andare al mare.
 
Siamo a luglio, un mese fa Harry ha comprato questo hotel e adesso sta per fidanzarsi con mia sorella.
 
E il bacio?
 
Vogliamo parlare del bacio? E allora parliamo del bacio.
 
Eravamo sul punto di far toccare le nostre labbra, se non fosse stato per quell’impiccione di Louis.
 
Quanto vorrei disintegrarlo.
 
Harry mi ha fatto capire palesemente che Pamela è solo un intralcio. Vorrei credergli, ma sono andati a letto insieme e non è facile.
 
Mi ha anche detto che la mia divisa così corta gli piace e io, sempre per il bene che gli voglio, ho chiesto a Mary di accorciarle tutte.
 
Sento bussare alla porta e mi affretto ad aprire anche se l’appuntamento è fra mezz’ora e non penso che Louis voglia vedere come sono arrabbiata quando viene a posare il suo braccio sulle mie spalle mezz’ora prima del previsto.
 
“Harry!” dico troppo forte e lui si guarda attorno e poi entra in camera mia.
 
“Ciao” mi saluta sorridendo e mostrandomi la rosa che prima non avevo visto. L’afferro e ne annuso il profumo.
 
“Grazie” sorrido timidamente.
 
“Sei bellissima”
 
Arrossisco e lui mi si avvicina accarezzandomi una guancia con il suo tocco delicato.
 
“Dove eravamo rimasti?” chiede e finalmente sta per baciarmi.
 
Oh Madonna Santissima! 
 
“Olivia? Sei pronta?”
 
Eh ma che cazzo!
 
“Devi dirglielo”
 
Cosa vuoi? Tu stai per fidanzarti e io non posso svagarmela con Louis? Non lo trovo giusto.
 
Nemmeno io.
 
“Nasconditi sotto il letto” ordino e prima che possa controbattere lo spingo sotto il letto.
 
Prendo un bel respiro profondo e apro la porta con il mio miglior sorriso stampato sul volto.
 
“Ciao” lo saluto garbatamente.
 
“Amore” mi afferra per la vita e invece di baciarmi le labbra mi bacia la guancia.
 
“Cos’hai? Ti sento fredda” indietreggio e lui con il piede chiude la porta facendola sbattere.
 
“Sarà la temperatura” metto una mano sulla fronte e con l’altra provo ad allontanarmi da lui.
 
“Non in questo senso” comincia a baciarmi il collo con una foga disumana.
 
“Facciamolo adesso”
 
Merda! Con Harry sotto il letto?
 
“Ma fra un po’ dobbiamo uscire” provo a persuaderlo.
 
“Faremo in fretta” e mi avvicina al letto.
 
Io, con una forza insolita nelle gambe riesco a tenermi in piedi e a non cadere sul materasso. Sento qualcosa  afferrarmi la caviglia e capisco che quel qualcosa è un qualcuno.
 
Cerco di liberare la mia caviglia dalla presa di Harry e quando ci riesco tiro una ginocchiata proprio sul…ehm…di Louis.
 
Mi porto le mani alla bocca mentre Louis si piega in due per il dolore e sento Harry ridere.
 
“Oh, mi dispiace, non volevo” provo a scusarmi e schiaccio la mano di Harry con la scarpa perché si trova proprio sotto lo sguardo di Louis.
 
“Però potevi dirlo che non ti andava!” esce dalla stanza e sbatte la porta furioso.
 
La risata di Harry rimbomba nella stanza e io cerco di trattenere un sorriso.
 
La faccia di Louis era epica.

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