Tornai in classe accorgendomi che erano passati ben 20 minuti da quando ero in bagno con Luke.
Cambiò anche professore. C'era quello di matematica ora. Era un'omone hippie con i capelli lunghi e grigi e i sandali con i calzini sotto.
Era qualcosa di orribile.
Sgattaiolai senza farmi vedere da quel "coso" e mi sedei accanto a Michael.
Mentre spiegava ripensavo all'accaduto.
Mi ricordai di avere il ciclo.Merda, se quello mi violenta? Non voglio rimanere incinta, grazie comunque.
Scossi la testa per liberarmi da quei pensieri, il prof diede degli esercizi da fare.
"Prof." Udii la voce del biondo, ecco i brividi.
"Dica, Hemmings."
"Non ho capito l'esercizio 432, me lo posso far spiegare?" Arieccolo. Ti prego prof, salvami, sembri uno bravo.
"Mettiti qui davanti. Clifford, spostati dietro." Ecco, ti pareva.
Vidi il ragazzo afferrare con noncuranza il suo quaderno e una penna blu. Si sedé di colpo accanto a me.
"Mancano 8 minuti, ragazzina." Mi disse facendo finta di guardare il quaderno.
"Lasciami in pace." Ebbi il coraggio di dire io.
"Rispondi un'altra volta e vedi che ti faccio dopo." Rise e mi fece cadere la maglietta sulla spalla, facendo intravedere il reggiseno.
Ero rigida. Non sapevo cosa fare. Quasi immediatamente si allontanò da me col busto per le occhiate del prof.
Rimasi in silenzio, avevo paura, paura di lui, paura di un ragazzo di 20 anni che molestava le ragazze. Andiamo bene qua.
Mi accorsi che mancavano 2 minuti all "appuntamento" se cosí si può definire.
Mi affrettai ad andare dal prof.
"Prof, potrei andare al bagno?" Chiesi educatamente.
"Vada, ma faccia presto che devo spiegare."Non le asscuro nulla. Lo chieda ad Hemmings.
Corsi verso i bagni e mi rintanai di nuovo nello stesso di 40 minuti prima.
Sentii la porta della classe chiudersi con un tonfo. Stava arrivando.
Mi mordevo le unghie. Mi graffiavo. Qualsiasi cosa pur di non pensare a quello che potrebbe essere accaduto dopo qualche minuto.
"Bambina? Dove sei? É arrivato il lupo cattivo!" Disse cominciando a riaprire tutte le porte a calci.
"S..sono..qui." Riuscii a sussurrare.
"Aah, sei stata brava, hai fatto quello che ti ho detto. Ora rilassati." Mi infiló una mano sotto la maglietta e palpó il mio seno destro.
"T..ti..prego.."
"Cosa c'è? Vuoi la mammina? Beh, ora lei non c'è, e tu devi stare con me!" Urlò strizzandomi il seno. Gridai per il dolore."Mi piace quando gridi." Ammise mordendosi quel percing che aveva al lato sinistro del labbro inferiore.
Mi tolse di scatto la maglia appoggiandomi al muro costringendomi ad allacciare le gambe alla sua vita.
Mi lasció baci umidi sul collo soffiandoci sopra. Gemetti.
"Lasciami stare." Dissi io dandogli una botta sul sedere con le mie gambe allacciate alla sua vita. Ma non avevo fatto altro che avvicinarlo di piú al mio bacino.
"Shh, zitta. Non voglio commenti." Mi morse il labbro inferiore facendomi sussultare. Inizió a baciarmi l'incavo dei seni.
Gli impedii di slacciarmi il reggipetto, azione inutile, lui non me lo slacció, me lo strappó.
"Poi me lo ricompri stronzo." Dissi io allontanando il suo viso dal mio petto, ripresi la maglietta e me la infilai. Bene, ora ero una povera ragazza senza reggiseno a scuola.
Feci per andarmene. Ma lui mi afferró per il bacino con un braccio e mi avvicinó a se.
"Sei eccitante senza reggiseno, la tua maglia é così leggera che ci si vede attraverso." Disse fissando lo sguardo sul mio petto. Mi coprii con un braccio.
"Vaffanculo, Hemmings." Mi diressi verso la classe.
"Aspetta!" Forse voleva chiedermi perdono. Ritornai indietro speranzosa.
"Facciamo un patto." Continuó, lo guardai alzando un sopracciglio.
"Tu ti concedi a me per un anno. Dopodiché ti lasceró andare e non ti daró più fastidio.""E io cosa ci guadagno in questo patto?" Dissi ridacchiando.
"Ma non mi vedi? Guardami!" Si indicó dalla testa ai piedi.
"Tutte le ragazze pagherebbero per un patto sessuale con me!""Bhe, io no quindi-"
"Quindi stai zitta e accetti oppure vedi che ti succede." Si leccó il labbro inferiore."A..accetto."
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Mad. ||Luke Hemmings
FanficMugugnai dal dolore. "Non provocarmi mai piú, ragazzina." Disse lui voltandosi e andando via. Non riuscii a sputare alcuna parola, ma riuscii a farlo con il sangue che fuoriusciva velocemente dalla mia bocca.