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Pov's Eddie

Quella sera eravamo usciti con tutti i Perdenti per andare a mangiare qualcosa in centro. Mentre stavamo passando una serata normale tra amici, vedemmo passare davanti a noi la macchina di Bowers.

Istintivamente sbiancammo, mentre Mike e Ben facevano un passo indietro pronti per iniziare la fuga.

Non avemmo il tempo di girarci che sentimmo tutti un urlo di Beverly da dietro di noi.

Il gruppo si divise a metà, una su un marciapiede, e l'altra metà su quello opposto. L'unico che non vidi era...

Eddie: "Richie!" urlai letteralmente quando la macchina passò con i sottofondo le risate di Bowers con il resto del suo gruppo.

Vidi il mio ragazzo steso sull'asfalto della strada, privo di sensi.
Rimasi immobile per qualche secondo, impietrito dalla paura, mentre Bill prendeva Richie da sotto le ascelle e lo turca sul marciapiede.

Sentii le gambe tremarmi e le guance essermi rigate da diverse lacrime.

Da quel momento in poi, fino alla mattina successiva, ho dei ricordi vaghi. Le uniche cose che mi ricordo sono l'ambulanza che arrivava lì, Beverly che cercava di calmarmi e poi Richie steso su una barella d'ospedale attaccato a dei macchinari medici.

Rimasi tutta la notte lì con gli altri, sperando di veder uscire un'infermiera dalla sua stanza che mi dicesse "Sta bene, sì è svegliato." sorridendo alla mia faccia rilassata.

Quando ci dissero che potevamo entrare, gli altri optarono per far entrare prima - e solo - me.

Mentre abbassavo la maniglia mi accorsi che mi tremavano le mani, così feci dei respiri profondi per cercare di calmarmi e di far tornare il mio battito regolare.

Entrai e lo vidi lì, steso su quel lettino senza dare cenno di vita, eccetto per il battito, che - per mia fortuna - era stabile.

Mi sedetti su una sedia vicino a lui, per poi prendergli la mano e accarezzargliela, ancora con le lacrime agli occhi.

Rimasi lì per non so quanto, so solo che volevo restare con lui più tempo possibile, sperando di poter rivedere presto il suo bellissimo sorriso si quel viso. Avevo bisogno di rivedere quella luce nei suoi occhi quando mi guardava, quando mi sorrideva dolcemente...

Bev: "Ehi Eddie... vieni che così t-t-orniamo a c-casa con gli altri?" disse con la voce leggermente strozzata quando vide il mio ragazzo steso privo di sensi.

Mi girai verso di lei annuendo leggermente, per poi girarmi di nuovo a guardarlo per un'ultima volta per poi seguirla fuori dalla porta.

Lei mi abbracciò immediatamente cercando di confortarmi, e cercando anche di avere un abbraccio sincero per cercare di calmarsi.

Bev: "Lui non vorrebbe che noi piangessimo vero?" disse staccandosi per poi fare un sorriso forzato e portarmi dagli altri.

Prima che potessi risponderle vidi gli altri venirci in contro, e proporci di andare a mangiare qualcosa per smorzare la tensione.

Io fui l'unico che non accettò. Volevo solo tornare a casa e provare a scacciare tutti quei pensieri dalla testa...

A metà strada, mentre ripensavo ancora a tutto quello successo quella sera, mi fermai.

Stavo tornando a casa di Richie... sentii altre lacrime scendermi a quel pensiero, per poi asciugarmele con il dorso della mano.

L'unico luogo dove sarei potuto andare era casa del mio migliore amico. Vidi l'orario; erano le 00:44.

Supponendo che gli altri fossero già tornati a casa, mi avviai verso casa di Stanley.

Quando arrivai lo vidi appena tornato mentre prendeva le chiavi dalla tasca posteriore dei pantaloni. Mi vide e fece uno sguardo interrogativo, così cercai di togliergli qualunque dubbio, spiegandogli perché ero lì.

Eddie: "Ti dà fastidio se rimango per un po'?" gli chiesi.

Stan: "Eddie ma scherzi?! Certo che puoi rimanere!" disse sorridendomi, e riuscendo a contagiarmi col suo sorriso.

Mentre ero steso sul letto di sotto - del letto a castello - della camera di Stan, rimasi qualche secondo a guardare il soffitto, sperando che da un momento all'altro sarebbe squillato il telefono e dall'altra parte ci fosse stato Big Bill che mi diceva che si era svegliato e che andava tutto bene...

Successivamente mi assopii senza nemmeno rendermene conto.

Pov's Stan

Tornai dal bagno ancora del dentifricio al lato della bocca, e lo trovai già addormentato. Sorrisi guardandolo, e pensando a tutti quello che stava passando, tutto così in fretta...

Non me ne resi conto, ma mi avvicinai a lui per poi sentire le mie labbra premute contro le sue.

L'unica cosa che pensai era: cazzo...

Questo pensiero si rese sempre più reale quando staccandomi da lui vidi i suoi occhi posarsi su di me, a guardarmi negli occhi...

*Spazio autrice*
Eheheh🌚🌚 vi toccherà aspettare due giorni per sapere il continuo, lo so, sono cattiva <3
Scusate se non ho pubblicato ieri, ma non avevo voglia di finire di scrivere questo capitolo, non avevo idee...
Scusate per gli eventuali errori eeee... a dopodomani :3

Spin The Bottle • Reddie (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora