*Cinque giorni dopo*
Pov's RichieFinalmente potevo uscire da quelle quattro mura! Non vedevo l'ora che arrivasse quel momento. Mi vennero a prendere i miei, rimasi per un paio d'ore a casa cercando di convincerli nel farmi uscire. Alla fine si arresero e mi lasciarono andare ai Barren.
Richie: "Badroni sono tornato!" dissi lasciando cadere la bici sull'erba.
Eddie: "Richie!" disse il mio ragazzo saltandomi in braccio. Trattenni una risata per poi accarezzargli la schiena e farlo scendere. Rimase abbracciato a me per un po'. Quando si staccò, lo baciai per poi dirigermi con lui verso gli altri.
Parlammo per la maggior parte del pomeriggio, finché, verso le 17:58, decidemmo di andare tutti a casa di Bill per fare una partita a D&D.
Fu in quel momento che mi accorsi della mancanza di Stanley... non volendone parlare né con Eds né con Big Bill, andai verso Bev per chiedere spiegazioni.
Richie: "Bevvie..."
Bev: "Dimmi." disse lei con il suo solito sorriso raggiante che tanto mi rassicurava.
Richie: "Ma Urina che fine ha fatto?" dissi accertandomi che gli altri due non mi sentissero.
Bev: "Gli altri non gli parlano da quando... è successa quella cosa diciamo. Bill ci è rimasto molto male, Eddie non ne ha voluto parlare..." disse guardando verso loro.
Io annuii per non aggiungere altro, per poi accelerare leggermente il passo per raggiungerli.
Misi un braccio intorno alle spalle del mio ragazzo, mentre facevo il finto interessato al discorso di Big Bill. Eddie alzò lo sguardo sorridente, per poi appoggiare la testa sulla mia spalla mentre ci incamminavamo verso le bici.
Arrivati a casa di Bill, sentimmo scendere quasi immediatamente suo fratello dalle scale.
George: "Fratellonee!!!" disse andando incontro al fratello maggiore.
Bill: "Che s-s-succede G-Georgie?" chiese sorridendogli e arruffandogli i capelli.
George: "Prima è passato Stanley di qui, aveva detto che voleva parlarti." disse cercando di evitare lo sguardo del più grande.
Richie: "Ok, grazie Georgie, ci parlo io adesso con Bill." dissi prendendo il mio migliore amico per le spalle, vedendo come si fosse improvvisamente bloccato.
Bill: "Dovrei p-p-parlargli? D-d-dovrei-" disse sentendosi improvvisamente in colpa.
Eddie: "Tu non devi fare proprio un cazzo ok? Non sei stato tu ha sbagliare." quando pronunciò quella frase lo guardai interrogativo... non ne parlava da quasi una settimana.
Quando, anche grazie all'aiuto di Beverly, facemmo calmare Bill, presi in disparte un momento il mio ragazzo. Lo presi per il polso e lo portai nel corridoio d'ingresso.
Eddie: "Che c'è amore?" disse sorridendomi, corrucciando la fronte.
Richie: "Piccolo, sei sicuro vada tutto bene?" chiesi accarezzandogli la guancia.
Eddie: "S-sì, ovvio che sì." disse cercando di evitare il mio sguardo.
Sorrisi dolcemente per poi baciarlo. Quando ci staccammo, aveva ancora agli occhi chiusi e aveva appoggiato la testa sul mio petto, facendo incrociare le nostre mani.
Richie: "So che ti senti in colpa per quello che è successo con Stan ok? Ma voglio che tu ti rilassi adesso, non è colpa tua, né tantomeno ti ho mai accusato di nulla." dissi alzandogli il viso con le mani.
Eddie: "Lo so, è solo c-c-che.."
Richie: "Che credi ancora di avermi tradito... ok... che ne dici se dopo, quando torniamo a casa, mi occupo un po'di te?" chiesi maliziosamente abbassandomi e avvicinandomi al suo orecchio per poi bisbigliargli "I miei non ci sono" poco prima di lasciargli un bacio sul collo.
Quando mi allontanai da lui, vidi i suoi occhi improvvisamente illuminati e un sorriso stupito sul volto.
Eddie: "Va bene... sai che ti amo vero?" disse mordendosi il labbro.
Richie: "Sì, però dopo vedi di non urlare troppo ok?" dissi mettendogli un braccio dietro le spalle per poi andare insieme verso il salotto.
Bev: "Che gli prende a Eddie? L'hai stuprato in corridoio?" disse divertita vedendo ancora la faccia spensierata del mio ragazzo.
Bill: "Io l'avevo d-d-detto che e-era s-s-s-s-sottone." disse ridacchiando.
Richie: "Oh, vaffanculo Bill..." dissi alzando gli occhi al cielo per poi abbozzare un sorriso a mia volta. Eddie se ne accorse e mi diede una gomita nel fianco che fece alzare una risata da parte del resto del gruppo.
Passammo la serata così, giocando, o meglio, continuare a spiegare le regole a Beverly, per poi ordinare una pizza. Io e Eddie fummo i primi ad andarcene, e non appena fummo fuori casa, mi bloccò. Sì alzò sulle punte per darmi un bacio, al che io gli sorrisi divertito, per poi baciarlo a mia volta e girarmi, subito seguito da lui, per avviarmi alle bici.
Poco dopo che avemmo oltrepassato Maple Street, mi accorsi di una bici che sfrecciava nel senso opposto al nostro. Mi venne un dubbio.
Richie: "Eds che ore sono?" chiesi seguendo con lo sguardo quella bici finché mi fu possibile.
Eddie: "Le 21:16 perché?" chiese guardando prima l'orologio e poi me.
Richie: "Non lo so, così..." chiedi distogliendomi dai miei pensieri.
Se quel ragazzo fosse stato Stan? Se stava andando da Bill per provare a scusarsi? E... se lui l'avesse perdonato, l'avremmo dovuto fare anche noi? Anch'io?
Fui risvegliato da quello stato di trance da Eddie.
Eddie: "Amore? Dove stai andando?" chiese confuso.
Mi girai e lo vidi fermare la bici davanti al portico di casa mia, mentre io stavo continuando ad andare non si sa dove.
Richie: "No scusa, ero distratto..." dissi andando verso di lui per poi cingergli la vita con un braccio e baciarlo. Lui sorrise guardandomi, io ricambiai e poi entrammo.
Era incredibile come lui riuscisse sempre a farmi star bene... questa fu la prima volta in cui mi accorsi di poter amare una sola persona in tutta la mia vita... e che quella persona ce l'avevo davanti ai miei occhi...
*Spazio autrice*
Ok. Gli ultimi capitoli erano merdosi, ma ultimamente non ho tanta ispirazione 😕
vi posso solo dire che tra qualche capitolo (né troppo pochi, né troppi) si concluderà questa ff, e ho già in mente come finirla...🌚😌
eh nulla, ci si rivede dopodomani (o tra tre giorni, a seconda di come mi girano 🙃) <3
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Spin The Bottle • Reddie (COMPLETA)
Fiksi PenggemarPov's Richie Tutto iniziò in una semplice serata di giochi tra amici. Finché Eddie non girò la bottiglia. E fu in quel momento, quando alzai lo sguardo e lo guardai negli occhi, che capii che le nostre vite sarebbero cambiate radicalmente dopo quel...