Harry James Potter sedeva sul dondolo nel portico strisciando le scarpe nella polvere, ascoltando il ronzio delle zanzare, e desiderando che non facesse così caldo. Se avesse avuto i soldi sarebbe andato al cinema, dove c'era l'aria condizionata, ma non voleva spiegare a a suo padre di aver già speso l'intera, per quanto esigua, paga. Lavorare per suo padre aveva dei vantaggi, ma anche degli svantaggi: sapeva esattamente quanto denaro Harry guadagnasse. E non poteva certamente dire di essere malato quando semplicemente non voleva andare a lavoro.
La voce di sua madre, che cantava insieme alla radio, si diffondeva attraverso la finestra aperta mentre spellava le pesche da mettere nei barattoli. Doveva gettarle solo per un momento nell'acqua bollente affinché perdessero la pellicina, l'intera cucina odorava di frutta succosa che voleva essere mangiata. Era una brava cuoca, anche se a lui non sarebbe mai davvero piaciuto il fegato con le cipolle a prescindere da cosa lei potesse farci.
"Harry James," disse suo padre aprendo la zanzariera con una spinta. "Corri al ferramenta di tuo zio Vernon e prendi la vernice che ci serve per il la staccionata del giardino. Lui sa che colore voglio, poi fermati a casa di nonno Evans per lasciargliela. Ti ricordi, vero, che hai promesso di aiutarlo, figliolo?" Disse James e si sedette sul dondolo per leggere la gazzetta della sera.
"Si, papa." Rispose Harry, desiderando di non dover andare al magazzino di suo zio. C'era caldo e, non ostante la strada fino al negozio in Broad Street fosse soltanto di pochi isolati, avrebbe preferito sedersi nel portico e sorseggiare limonata pensando a ragazze e motociclette, anche se non necessariamente in quest'ordine.
Quando tornò a casa dalle sue commissioni il dolce e delizioso odore se n'era andato, solo per essere sostituito dal saporito aroma di maiale arrostito lentamente sulla brace, focaccine di mais, e pannocchie. Pensò di essere morto e andato in paradiso. Improvvisamente, il suo stomaco brontolò e realizzò esattamente quanto fosse affamato in realtà. Dopo essersi lavato nel bagno di servizio, entrò in cucina e baciò sua madre sulla guancia.
"Harry James, ero certa che non saresti arrivato a casa in tempo per la cena. Prepara il tavolo al posto mio, per favore." Disse Lily. Harry prese forchette, coltelli e cucchiai dal cassetto sperando ci fosse del freddo gelato per dessert. Tirò fuori tre piatti identici, bianchi con strisce blu attorno al bordo e, come sempre, una birra per suo padre, un thé zuccherato per sua madre e un bel bicchiere fresco di latte per lui. Appena finito di posizionare i tovaglioli di stoffa ad ogni posto suo padre entrò a passo deciso nella stanza e prese posto a capotavola.
"Lily, cara, ha un profumo delizioso." Disse sorridendole quando lei poggiò il piatto con i pomodori del giardino e fagioli pole sul tavolo.
"Lo dici ogni volta che cucino la cena, James Potter." Rise in risposta, servendo Harry subito dopo, quasi abbondantemente quanto il padre.
"Non posso mangiarlo tutto mamma, fa semplicemente troppo caldo!" Disse Harry.
"Sei un ragazzo che deve ancora crescere, Harry James. Devi mangiare." rispose sorridendo mentre gli aggiungeva un'altra cucchiaiata nel piatto.
"Ho vent'anni, non crescerò ancora." Rispose, ma prese a scavare nel proprio piatto. Mangiarono in relativo silenzio, James sembrava piuttosto soddisfatto quando Lily si alzò da tavola e iniziò a parlare mentre si avviava al lavello per lavare i piatti.
"James, mio padre ha assunto qualcuno per lavorare all'agenzia di onoranze funebri con lui." Disse con calma. Harry seppe immediatamente dal tono della voce di sua madre che avrebbe dovuto scappare, ma ci si aspettava asciugasse i piatti dopo che sua madre li aveva lavati, così saltò su dalla sedia e afferrò dal cassetto un asciughino per i piatti pulito.
"È una buona notizia allora, era da qualche tempo che stava cercando qualcuno. Non mi piace molto lavorare lì." James rabbrividì leggermente.
"Ho molta familiarità con il lavoro di mio padre, ma si, anche io preferisco non lavorare là. Quindi, è una notizia ottima, infatti, che abbia trovato qualcuno adatto per i lavoro."
STAI LEGGENDO
Snarry è come la droga
FanfictionÈ una raccolta di alcuni episodi della vita della Snarry.