Capitolo 35

946 58 15
                                    

Mentre passeggiavo mi cadde l'occhio dentro un bar dove vidi qualcuno di familiare in compagnia di una persona mai vista prima d'ora...

Mia madre con un uomo. Non l'avevo mai visto e mia madre non me ne aveva parlato. Sembravano in confidenza eppure non sapevo neanche che si stesse vedendo con qualcuno. Fino ad ora, da dopo la separazione, mi aveva sempre raccontato dei suoi appuntamenti. Preso dalla curiosità fui sul punto di interrompere il loro appuntamento ma, fortunatamente, Izzy mi fermò in tempo.

<<Cos'hai intenzione di fare esattamente fratellone?>> chiese lei alzando il sopracciglio. <<Niente...volevo solo...un caffé>>tentai. <<Sicuramente>> rispose fingendo di stare al gioco per poi trascinarmi il più lontano possibile dal locale incriminato. <<Sai chi era?>>chiesi titubante <<Per ora no>> rispose fermamente convinta che sarebbe stata questione di tempo prima che l'avrebbe scoperto. <<Sei terribile>> <<Dammi un giorno e ti dirò tutto quello che c'è da sapere>> <<Devo confessare che a volte mi spaventi>>ammisi io facendola scoppiare a ridere. <<Dai andiamo a casa...ma cos'è quella lettera? Si tratta per caso di uno sdolcinato messaggio di una persona che ti chiama fiorellino>> Ritornando alle mie vecchie abitudini, arrossii.<<No! E comunque, non sono affari tuoi sorellina>> risposi ricevendo uno sguardo omicida.

Durante il ritorno a casa, dopo qualche minuto di silenzio rilassante, Izzy mi chiese se avevo già pensato a cosa fare l'anno successivo. Dire che mi sentivo come se fossi alla guida di una zattera durante un naufragio era un eufemismo. Mi sentivo confuso, perso e disperato, e soprattutto, non mi sentivo affatto pronto a prendere una decisione che avrebbe determinato il corso della mia vita. Mi piaceva studiare, c'erano molte materie che mi incuriosivano, avevo molti interessi ma non ce n'era uno che prevalesse sugli altri. Da piccolo per un certo periodo il mio sogno fu quello di diventare un famoso atleta (pugile magari), ma con il tempo questo desiderio fu sostituito da quello di diventare un arciere esperto, sogno che a sua volta fu ridimensionato da un confronto con conoscenti e professori che mi dissero che abbandonare gli studi per un desiderio che si sarebbe potuto non realizzare sarebbe stato un grande errore, allora decisi di continuare, ma per diventare cosa? Come chiunque, penso, vorrei lasciare il segno, non voglio finire nell'oblio.

<<Izzy, credo di non avertelo mai chiesto ma, tu come mi immagini tra 10 anni?>> <<Beh...io ti vedo felice, probabilmente sposato con Magnus, forse con uno o due bei bambini e per quanto riguarda il lavoro, perché penso sia questo che volevi davvero sapere, io ti vedo bene fare qualunque cosa ti renda felice>> rispose lei con uno splendido sorriso. <<Grazie Izzy, ti voglio bene, ma la tua risposta è stata inutile>> ribattei io scherzando, beccandomi uno spintone! Dopo qualche minuto di silenzio Izzy riprese: <<Alec, stavo pensando...ti andrebbe questo weekend ti andare a ballare?>>Prima che potessi rifiutare, Izzy, conoscendomi, mi precedette dicendo:<<Prima che rifiuti voglio che tu sappia che sarà una festa in maschera aperta a tutti a cui parteciperanno centinaia di persone, compreso un nostro conoscente comune, un certo Magnus...>> <<Magnus?!>> chiesi confuso e sorpreso <<Sì, è stata una sua idea per il suo fiorellino>> concluse ammiccando. In tutta risposta, la fulminai con lo sguardo e, sottovoce, dissi:<<Ci penserò...>>

Buon pomeriggio, buon weekend e buona Pasqua! Come state? Io bene, anche perché il sole di questi giorni mi mette di buon umore! Comunque in questi giorni  di vacanza mi impegnerò a scrivere così da non dovervi fare aspettare secoli.

-moi

Il nuovo insegnante BaneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora