Lo so, molto classicista, chiedo venia. Ho scelto come materia il greco (più specificatamente la letteratura greca, che la grammatica, ahinoi, menomale che l'abbiamo messa da parte, ecco.) perché sono le ore che, essendo abbastanza poche, amo più fare. Cioè non la definirei materia preferita, anche perché non è semplice da definire o decidere, ma credo che le ore di letteratura greca, soprattutto se si tratta di poesia e teatro sono quelle che passo con più gioia. Ironico il fatto che in questo pentamestre greco è la materia a cui ho il voto più basso.
Daje de incoerenza. Comunque questa volta ho provato a fare un qualcosa di diverso, per cambiare, e di disporre in modo diverso le immagini,scegliendo la griglia da otto. Inoltre nel primo aesthetic ho scelto di inserire una meravigliosa traduzione inglese di un frammento della mia amata Saffo, il 147, "μνάσασθαί τινά φαιμι καὶ ἕτερον†ἀμμέων." traducibile grossolanamente in italiano con "Dico che qualcuno su ricorderà di noi, anche in futuro".
In un certo senso questa frase incarna la forza che la nostra memoria ha su questa lingua morta, che è come vivificata dalla conoscenza dei suoi prodotti.