Elia trattenne il fianto. Se fosse stato scoperto con un'elfa i suoi guai si sarebbero moltiplicati, non era proprio quello che voleva e di cui aveva bisogno per ora. Sperò che Sh.....Nel (il suo vero nome era una cosa troppo impronunciabile), avesse le orecchie coperte dai lunghi capelli neri. La guardò.
Sì, le orecchie erano coperte.
Il ragazzo potè tornare a respirare. L'elfa, per sua fortuna, aveva una fisionomia molto particolare: aldilà delle classiche orecchie a punta e alla sua bellezza, non possedeva tratti tipicamente elfici. Aveva labbra carnose, occhi più da cerbiatto che obliqui, una carnagione ambrata, e il suo viso era così.. delicato. Tuttavia era una rompiscatole e a lui non importava nulla di lei, se non quel maledetto istinto che lo portava a proteggerla a suo discapito, anche ora.
-Allora giovanotti, mi sembrate un po' nei guai!-
Chi stava parlando loro era un uomo, con una voce un po' gracchiante tirata ad un tono troppo alto. Elia non riusciva bene a vederlo in volto perchè l'uomo era posizionato all'opposto di dove era sorto il sole, e la luce che non arrivava in fondo da loro, in compenso batteva su di lui.
-Hey nonno, facile parlare da lì!- Nel, l'elfa dal nome criptico, nonchè la sua rovina, si era appena rivolta allo sconosciuto in modo molto poco formale. Elia spalancò gli occhi sorpreso e terrorizzato. Se avesse avuto una pietra se la sarebbe tirata in testa da solo. Ora, erano sicuramente condannati a morte. Possibile che non avesse un minimo di cervello e riguardo per la sua vita? Il ragazzo chiuse gli occhi e sperò di morire velocemente, magari con una freccia dritta al petto.
-Eh eh lo so, anch'io da giovane caddi in un buco simile. Ci rimasi ben quattro tramonti! Per vostra fortuna, da allora, non mi separo mai da questa corda!! Eh eh-
Elia cercò di sporgersi verso di lui per vederlo meglio. Lo conosciuto aveva messo di fianco al suo viso quella che sembrava una corda attorcigliata e grazie all'ombra che faceva, il volto ora era visibile.
Era vero, era un signore anziano! I pochi ciuffi di capelli che aveva erano bianchi e sparpagliati in modo disordinato sulla sua testa, vi erano punti dove ce n'erano di più e altri dove si poteva scorgere perfettamente il cuoio capelluto. Il naso, piuttosto adunco, occupava gran parte del viso e le labbra sottilissime erano quasi invisibili in confronto. Il tutto incorniciato da due occhi piuttosto grandi. Insomma, probabilmente neanche negli anni d'oro sarebbe stato irresistibilmente affascinante. Ma cosa più importante, era Umano e sembrava innoquo.
Elia senza pensarci guardò l'elfa sorridendole perchè sarebbero usciti finalmente da lì.
Lei lo stava già guardando, con un sorrisetto di vittoria stampato in faccia.
-Questa me la devi! Se aspettavo te, ti sarebbe venuto di sicuro un infarto e addio opportunità di uscire!- Gli disse lei, senza smettere di fare quell'espressione.
Lui sospirò e semplicemente risposè:
-Se aspetto che tu ti alzi da sola, muoio di stenti prima!- Le mandò lo stesso sorriso vittorioso che lei gli aveva fatto e quando ebbe finito di dire la frase, il ghigno di Nel si trasformò in uno sguardo intimidatorio.
-Forza ragazzi, smettetela di punzecchiarvi. Ora lego la corda ad un albero che c'è qua di fianco e poi ve la calo giù!- Il nonnino sembrava parecchio divertito da quella situazione.
Elia iniziò ad alzarsi in piedi cercando di non urtare Nel, aveva le gambe intorpidite e poco flessibili a causa della posizione in cui era rimansto tutta la notte per cercare di non fare male all'elfa. Nel frattempo lei stava tentando di mettersi seduta, non si lamentava ma il suo viso diceva tutto, stava soffrendo molto eppure cercava di non darlo a vedere. Lui l'ammirò per questo, perchè quasi tutte le ragazze che aveva conosciuto a Dorehn, sua terra natia, si lamentavano anche per un mal di testa... anche Lei a volte lo faceva. Di impulso si tocco la tasca sinistra del pantalone dove teneva il medaglione, Suo regalo, e un colpo al cuore lo trafisse.
-Ecco giovannotti!- Disse la voce del nonnino sopra di loro.
Il ragazzo tornò subito alla realtà, si era imposto di pensare al suo passato il meno possibile perchè non sarebbe servito a nulla ripensare a lei, lei era morta. Scrollò la testa e si rivolse a Nel.
-Ora ti prenderò in braccio e ti porterò su, va bene? Se hai troppo male dimmelo che mi fermo.-
Vide che la ragazza alzò un sopracciglio, era forse sorpresa da quello che aveva appena detto? in fondo prima scherzava, non l'avrebbe mai lasciata lì.
-Grazie ma sto bene, non mi fa tanto male. In ogni caso dovrò accettare il tuo aiuto per stavolta.-
-Allora con questo siamo pari? Tu salvi noi e io salvo te?- Elia si stava già avvicinando a lei.
-Tu non mi stai salvan... va bene siamo pari!- Nel gli rispose insieme ad uno sguardo di arresa.
Elia la prese in braccio, con la mano destra reggeva le gambe cercando di far appoggio su quella sana e con il braccio sinistro le sosteneva la schiena, sporgendo l'avambraccio e la mano per appiggliarsi alla corda.
La ragazza era molto leggera, nella sua vita aveva preso in braccio e aiutato diverse persone, compreso suo padre indebolito dalla vecchiaia. Eppure lei era così leggera, forte e fragile allo stesso tempo..come se potesse romperla con una carezza ma; se l'avesse fatta arrabbiare, lei non avrebbe avuto problemi a fargli male.
E così si faceva forza con la mano sinistra e intanto con le gambe spingeva loro due sù, mentre lei era bene salda tra le sue braccia. Nel soffriva, glielo si leggeva in faccia ad ogni movimento che lui faceva. Ma quando lui esitò a metà salita preoccupato per le sue condizioni, lei con un solo sguardo e un sorriso lo aveva incitato a salire, facendogli capire di non preoccuparsi.
Riuscirono piano piano a uscire da quella prigione che gli aveva rinchiusi per tutta la notte e appena i raggi del sole da poco sorto baciarono i loro volti, si sentirono subito meglio.
Elia appoggiò piano Nel a terra, delicatamente come si poggia un fiore raro per paura di rovinarlo.
Finalmente erano fuori e il loro viaggio insieme sarebbe iniziato, a loro insaputa, quella mattina stessa.
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Shayndel, l'elfa oscura
خيال (فانتازيا)Nell'antica terra di Erlys, la guerra iniziò senza nessun preavviso. Gli Elfi furono i primi ad essere colpiti per mano degli Uomini e dei Nani, ormai da tempo invidiosi e corrotti. Tutto ciò che un tempo era sicuro e affidabile ora non lo è più. Ne...