Juan Iturbe/Jose Holebas

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-non sono più innamorato di te! Fattene una cazzo di ragione- mi urla Juan uscendo di casa, sbattendo la porta, e rompendo in mille pezzi il mio cuore.
Ho solo voglia di piangere fino a quando non ho più le lacrime.
Fino a quando sono completamente libera, finché non do sfogo ai miei sentimenti.
Dopo poco mi arriva una telefonata, è Alice.
-Alis- singhiozzo tirando sul con il naso
-Benny?! Ma che è successo?- domanda allarmata
-Juan mi ha lasciato...è uscito di casa pochi minuti fa- tremo ripensando alla scena di poco fa.
-che cosa? e per quale motivo?- urla infuriata lei
-ha detto che non mi ama più- sussuro
-ma... Come è possibile?- domanda sbigottita
-non ne ho idea! Fino a ieri, diceva che mi amava, che avremmo costruito un futuro insieme, oggi invece- continuo scoppiando a piangere di nuovo.
-oddio Benny io ritorno!- dice decisa
-ma non ci provare, tu stai li con Neymar. E rimanici Alice. Mi incazzo se vieni- dico seria
-chiamami a qualsiasi ora se hai bisogno capito?!- dice marcando l'ultima parola e facendomi ridere.
-grazie mille- attacco il telefono, e mi metto sul divano, coperta da un plaid, a guardare "Perché te lo dice Mamma".
Amo quel film, appena posso lo vedo sempre.
Mi fa capire sempre tante cose.
E adesso cosa ho capito? Ho capito che ha 21 anni, devo vivere, e andare avanti. Certo non sarà facile dimenticare Juan. Ho fatto pazzie per lui, siamo stati insieme 3 anni. Lo amo da quando ne ho 16.
Come faccio a dimenticare?
****
Sto seduta tra le braccia di Jose, a casa di Miralem. Di Juan neanche l'ombra, non lo vedo da ieri sera. Da quando mi ha lasciato.
-dai sorridi- mi sussurra Jose all'orecchio, stringendomi a lui
-non posso- rispondo.
In quel momento la porta si spalanca mostrando Juan felice e sorridente, mano nella mano con una ragazza, a dir poco troia.
Vestita succinta e avvinghiata a lui.
-amore daii- urla lei, dando un buffetto sul braccio di Juan, dopo che lui le ha dato una pacca sul sedere.
Mi sento morire dentro, e i miei amici si sono ammutoliti. Jose,si è irrigidito, e mi stringe forte.
La prende e la bacia davanti a tutti, mi si forma un groppo alla gola, e sento le lacrime agli occhi.
Sul suo braccio scoperto dalla maglietta a mezza manica c'è tatuato il mio nome.
Ancora non si staccano, pare che stanno scopando davanti a noi.
Non mi trattengo e le lacrime escono dai miei occhi.
Mi alzo in piedi e corro via, José mi rincorre, non prima di aver urlato
-sei proprio un bastardo! Vergognati stronzo- urla José prima di venirmi dietro.
-sei proprio uno stronzo- se ne esce sbigottito Kevin
-un coglione- continua Alessandro
-oh ma che cazzo volete eh?- urla Juan, prendendo per mano la troia e uscendo di casa.
*****
Cerco di mettere in moto la maledetta macchina, ma non ci riesco. Le lacrime mi offuscano la vista, dopo due volte che provo ad girare la chiave nel quadro non gira, e mi scoraggio
-vaffanculo a tutto e tutti- urlo sbattendo le mani sul volante, per poi appoggiarci la testa.
Mi bussano sul finestrino, mi giro e c'è Jose.
-spostati dai! Non puoi guidare così- dice aprendo lo sportello.
Mi asciugo le lacrime con la manica della felpa, e passo al sedile del passeggero.
-non sa che cazzo di errore sta facendo- dice dolcemente, sfiorandomi la guancia con due dita.
-non gli importa niente. Lo conosco da una vita. Vorrei soltanto non averlo mai incontrato, mi ha fatto male- sussurro guardando fuori dal finestrino.
Arriviamo in una casa a me sconosciuta.
-questa è casa mia!- annuncia spegnendo il motore.
Mi giro con una faccia confusa a guardarlo
-pensavo che non volessi stare dentro quella casa da sola! Ma se vuoi io ti riporto indietro eh- si affretta a spiegare
-nono hai fatto benissimo, grazie- dico scendendo dalla macchina.
Entriamo in casa sua, non sono mai stata così imbarazzata.
-fai come se fossi a casa tua- si gratta la nuca imbarazzato.
Ci sediamo sul divano distanti.
Poi ad un certo punto mi tira a se.
Nascondo il viso contro il suo petto.
-perché siete così stronzi?- lo guardo dritto negli occhi
-non siamo tutti uguali bambolina- mi accarezza il viso -non ti farei mai soffrire Benedetta, mai- dopo questo commento inizio a tremare.
-hai freddo?- domanda guardandomi
-no- rispondo evitando il suo sguardo, per evitare eventuali arrossamenti
-guardami- mi gira delicatamente
-che c'è?- mi sposto una ciocca ribelle dietro l'orecchio.
-c'è che sei perfetta- si avvicina pericolosamente al mio viso, e dopo aver fatto sfiorare le nostre labbra per un po, mi bacia. Un bacio pieno di passione e desiderio.
****
Mi sveglio confusa, mi giro e trovo Jose, che mi tiene la mano, e dorme beato.
Ma sono nuda! Che cazzo ho combinato! impreco dentro di me.
-piccola- mi sussurra José con voce roca
-hey- rispondo vergognandomi
-questa notte è stata fantastica- rammenta baciandomi in testa
-Jose è stato un errore- mi appoggio sul gomito e lo guardo
-un errore?- dice sorpreso
-si, un errore! Non dico che tu non mi piaci, anzi! Ma tra noi c'è solo attrazione fisica- lo guardo negli occhi, che non trasmettono un emozione
- avanti lo sai anche tu che non c'è solo attrazione! Non è solo questo c'è dell'altro-dice mettendosi seduto, e scoprendo i suoi numerosi tatuaggi sul petto e sulla schiena
Mi metto seduta anche io, stringendo a me le coperte.
-si José, io amo Juan, nonostante tutto, sono incondizionatamente innamorata di Juan Manuel Iturbe- ammetto a occhi bassi
-o-okkei vai da lui allora- risponde ferito
-lui non mi vuole più, e per ora non voglio impegnarmi con nessuno- mi alzo mi rivesto velocemente.
-grazie José, mi hai fatto sentire viva, bene- gli sfioro le labbra, poi ci lascio un delicato bacio, e scappo in macchina.
***
Entro a casa e lo trovo seduto sul divano, intento a giocare con le sue mani, visibilmente nervoso.
Appena varco la soglia, alza la testa, non lo calcolo e vado su, ma mi ferma
-non si saluta?- domanda sempre seduto sul divano
-ti devo anche salutare?- rispondo sedendomi sulla poltrona davanti a lui
-dove sei stata questa notte?- domanda serio
-non ti deve interessare! Pensa alla troietta amica tua- rispondo altrettanto a tono
-si chiama Krystal, e due si mi interessa- i suoi occhi neri sono puntati nei miei azzurri.
-sono stata da Jose- trattengo una risatina a stento
-e che cazzo hai fatto da Jose?- ringhia a bassa voce, furioso
-questo non è qualcosa che puoi sapere ragazzino- mi alzo sprezzante e vado su
Mi chiudo alle spalle la porta della nostra camera.
Ma si apre di nuovo violentemente mostrandomi Juan
-avete scopato eh?- la voce bassa carica di odio, e mi si avvicina pericolosamente facendomi sbattere le spalle contro il muro.
-Juan smettila- sussurro impaurita
-si è così, lo leggo dai tuoi occhi- continua furioso
-e anche se fosse?- urlo facendolo restare a bocca aperta -tu mi hai mollato! Hai detto che non mi ami più! Cazzo Juan ma lo sai cosa ho passato questi giorni? Lo sai cosa ho passato quando hai baciato quella sgualdrina davanti a tutti!- urlo frustata, mentre piango a dirotto.
Lui non spiccia parola, proprio come immaginavo.
-addio Juan- dico calmandomi e asciugandomi le lacrime.
-ti ho amato, ti amo, e dentro di me ti amerò sempre- mi avvicino a lui, gli sfioro i zigomi, e lo bacio. Il nostro ultimo bacio.
Mi stacco, afferro la borsa ed esco velocemente.
*****
16 anni dopo.
-mamma oddio che cosa triste- afferma mia figlia, asciugandosi le lacrime
-Destiny adesso capisci cosa vuol dire? Lo so che stai male, ma presto si aggiusterà tutto- la tengo stretta tra le mie braccia.
La mia bambina, 16 anni, innamorata e ferita, mi ricorda tanto me.
Sfioro il mio tatuaggio "Juan", l'ho fatto a 18 anni, ero così innamorata.
-mamma lui come era?- domanda mia figlia
-lui era perfetto! In tutto amore mio, lo amavo più della mia stessa vita, era un calciatore come tuo padre, giocavano nella Roma, tutti e due- confesso ripensando ai vecchi tempi
-hai capito perché ti ha lasciata alla fine?- domanda rapita dal mio racconto
-non lo so, dopo 18 anni ancora non so nulla- sospiro guardando fuori la finestra
-mamma amo da morire Cristopher!- si sdraia di nuovo sul letto
-lo so amore! Ma vedrai, tornerà, Neymar è tornato da Zia Alis, tanti anni fa. Il vostro amore è grande, e supererà tutto- dico abbracciandola.
Mi sono spostata 18 anni fa, e due anni dopo è nata la mia Destiny.
Sono spostata alla fine con Jose Holebas.
Mi ha fatto riscoprire cosa significhi amare.
Alice e Neymar si sono spostati un anno prima di me, e Cristopher era già nato da più meno un anno.
Il ragazzo ora ha 18 anni, ed è innamorato di mia figlia, sono una bellissima coppia.
****
Cammino distratta per le vie di Roma, e vado a sbattere contro qualcuno.
-mi scusi, non l'ho vista- tolgo gli occhiali da sole, per vedere la persona
-Benedetta?- non ci posso credere, il mio cuore cessa di battere per un minuto, e dopo comincia a battere forte.
-Juan non ci posso credere- abbasso lo sguardo
-sei bellissima- mi sfiora il braccio
-sono cresciuta ora- alzo lo sguardo, fissandolo negli occhi
-hai la fede, ti sei sposata- sussurra piano
-anche tu- osservo il suo dito
-già- si gratta la nuca
-mamma! Ma dove eri finita- Destiny ci si avvicina -ho interrotto qualcosa?- ci guarda
-nono assolutamente! Juan lei è mia figlia Destiny, amore lui è Juan- si stringono la mano, e mia figlia ha la bocca aperta
-quel Juan?- sussurra al mio orecchio, annuisco.
-scusate ora vado da Cristopher, ci vediamo a casa mamma! Ah papà ti cercava! È stato un piacere Juan- sorride e scappa via
-anche per me- risponde sorridendo lui -è bellissima, ti assomiglia tanto! Chi è il padre, tuo marito presumo-
-è Jose- rispondo sfiorando il tatuaggio col suo nome
-Jose Holebas?- domanda lui
-si- rispondo a testa bassa
-sono contento per te- continua a voce bassa
-lo amo- sussurro
-ti ho lasciata perché purtroppo, avevo messo incinta una ragazza, ero ubriaco- abbassa la testa dispiaciuto, mentre il mio cuore si rompe -sono stato costretto, ma ti amavo più della mia stessa vita, spesso guardo quel tatuaggio col tuo nome, e penso come saremo oggi, ancora insieme, con un figlio tutto nostro, sposati. Ti penso sempre Bene- si avvicina
-ti penso anche io Juan- ammetto
-se una persona si ama si lascia andare no?- domanda piegando leggermente la testa a sinistra
-a quanto pare- commento ironica
-ti lascio andare con la speranza che un giorno ci rincontreremo. Faremo l'amore, e ritorneremo noi- mi da un lieve bacio sulle labbra, e si incammina via da me.
Mi tocco le labbra sorpresa e lo osservo camminare, si gira velocemente mi sorride, e gira l'angolo.
C'è sempre posto nel mio cuore per te, Juan.

-Benny-

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