Juan Manuel Iturbe

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Le ragazze e i loro accompagnatori iniziarono ad entrare nella lussuosa stanza dove era stata allestita per il famoso ballo scolastico.

Benedetta entrò sola con il suo vestito lungo nero e le sue bellissime scarpe azzurre, si sentiva perfetta.

Lei non aveva l'accompagnatore perché il suo Juan non poteva essere presente dato che doveva giocare una partita importante.

Con lo sguardo studiò tutti i presenti notando le coppie felici ed ogni bacio che vedeva era un colpo al cuore.

Alla fine era vero, senza Juan si sentiva debole.

Benedetta aveva chiesto ad Alice di andare insieme al ballo scolastico per sentirsi meno sole.

La musica alta costrinse le due ragazze a buttarsi in pista e ballando con movimenti inventati da loro.

Ma ad un certo la musica cambiò diventando dolce e Benedetta sbuffò andandosene.

Alice la prese per un braccio costringendola a rimanere in pista.

- Devi ballare- disse sorridendo Alice.

- Con te?- disse ridendo Benedetta al pensiero di ballare un lento con lei.

- Con il tuo accompagnatore- rispose sorridendo e ad un certo punto Benedetta lo vide alle spalle di Alice.

Juan era lì. Juan indossava uno smoking con lo stemma della Roma e i suoi capelli erano tutti tirati in alto.

Forse non si era nemmeno fermato a casa.

Alice con un gesto rapido la spinse verso di lui facendola battere contro. Juan la cinse per i fianchi trattenendola a se.

-Sei qua- sussurrò Benedetta incredula.

- Sapevo che ci tenevi tanto a questo ballo- e infatti aveva ragione Juan dato che Benedetta parlava di questo ballo ogni giorno.

-Tu sei pazzo- disse ridendo Benedetta.

- Tu mi rendi pazzo- sussurrò al suo orecchio facendole venire i brividi.

La musica cambiò mettendo una canzone più lenta di prima e Juan alzò gli occhi al cielo.

-Ancora?- domandò Juan sbuffando -Andiamocene- continuò

-Dove?- chiese Benedetta curiosa

-Ovunque- rispose Juan alzando le spalle

-Ovunque-

Juan e Benedetta scapparono dalla festa mano per mano e andarono davvero ovunque.

Andarono in un posto dove li univa fisicamente e sentimentalmente.

Fecero l'amore più volte "ovunque".
Fino a quando si sdraiarono su quel prato e sussurrarono un leggero "ti amo".

Erano sdraiati sul campo dello stadio Olimpico guardando il cielo stellato.

-Alis-

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