Capitolo 1: L'inizio delle vacanze

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Ciao, mi chiamo Marco e ho 13 anni vado in 2° media e oggi vi racconterò a storia del mio primo e vero amore.

Era estate ed era L'Ultimo giorno di scuola, io ero felicissimo e a scuola avevano organizzato una festa e non si faceva lezione. Ero in classe a divertirmi con : Andre, Giacomo e Davide i miei tre migliori amici dall'asilo e non ci siamo mai separati. Quel periodo per me era pure brutto perché ero appena stato lasciato dalla mia ex ragazza che si chiamava Federica e siccome io la amavo sul serio non riuscivo a vivere senza di lei. Io e i miei amici prima dell'inizio delle vacanze avevamo fatto un patto "NON DOVEVAMO PENSARE A RAGAZZE DURANTE LE VACANZE, MA DOVEVAMO PENSARE SOLO A DIVERTIRCI",per me quel patto andava bene tanto appena uscito da una relazione non credevo di reinnamorarmi subito.

Passata una settimana dalla fine della scuola tutti i miei compagni di classe erano andate in giro per il mondo per le vacanze c'è chi era andato a Parigi, chi a New York o chi al mare, invece io sono andato in campagna dai miei nonni insieme ai miei e a mio fratello Paolo di 7 anni.

Dopo 8 ore di viaggio siamo arrivati a casa dei nonni, e sfortunatamente come al solito mi hanno preso e riempito di baci e abbracci e io odiavo quando loro facevano così perché mi faceva sentire piccolo. Era da tanto che non andavo a casa dei nonni però me la ricordavo ancora, era una di quelle ville singole con vista sul lago, antica fuori ma bella e accogliente dentro. Io adoravo quella casa perché siccome erano i genitori di papa c'erano tutte le cose di quando lui era piccolo e adoravo rovistare nella da roba così se c'era qualcosa che mi piaceva me lo prendevo io,poi nel cortile c'era una piscina e un altalena, in poche parole adoravo quella casa, l'unica cosa che c'erano i vicini di casa i signori Bianchi, che avevano dei figli insopportabili uno di 15 anni che si chiamava Alessandro e uno di 20 che si chiamava mattia e io li odiavo perché siccome ero più piccolo di loro mi prendevano in giro, loro dicevano che lo facevano per scherzare ma io non credo.

Siamo arrivati nel pomeriggio tardi e siccome mi annoiavo perché quella città era sopratutto abitata da anziani, io e i miei siamo andati a fare una passeggiata invece mio fratello e i nonni sono rimasti a casa.

Non c'era tanto da vedere li però c'era un bel parco e siamo andati li a farci una passeggiata.

Dopo 1 ora di camminata ci siamo fermati un attimo e ci siamo riposati in una panchina. Davanti quella panchina c'era un lampione e mentre stavamo chiacchierando passa una ragazzina con un signore e una signora che sembravano i suoi genitori, non avevo mai visto quella ragazzina e appena mi è passata davanti sono rimasto ghiacciato dal suo odore dolcissimo ma allo stesso tempo amaro e dai suoi capelli castani che arrivavano fino alle sue spalle che svolazzavano nel vento. Ho continuato a pensare a lei per tutta la strada del ritorno ma appena arrivati a casa era già l'una di notte e sono caduto sul letto e mi sono addormentato subito, appena arriverà il mattino scoprirò chi è quella ragazza.

SOTTO IL CIELO STELLATODove le storie prendono vita. Scoprilo ora