Capitolo 3 : Ci sono quasi...

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Ho continuato a girare per la città cercandola disperatamente ma di lei niente traccie per ora.

Ormai si era fatto troppo tardi e buio per continuare a cercarla quindi, decisi di tornare indietro a casa dei miei nonni e arrendermi una volta per tutte.

Arrivato a casa era già ora di cena, sta volta c'era pizza fatta in casa, io adoravo la pizza con le patatine di mia nonna e me la mangiai tutta senza lasciarne un pezzo. Dopo cena arrivarono degli amici dei miei genitori che vivevano da quelle parti e si misero tutti in sala  a parlare invece io sono andato in camera a giocare con mio fratello e il loro antipatico figlio di 3 anni di nome Giacomo. Mio fratello si stava divertendo a giocare con le costruzioni con quel bambino ma io ero seduto sul letto pensare a lei, una volta che l'avevo vista non potevo togliermi più dalla mia mente il suo sguardo affascinante.

Ormai era sera e gli amici dei miei genitori se ne stavano andando a casa e finalmente pure quella peste del loro foglio e finalmente potevo andarmi a riposare dopo aver badato a lui e a mia fratello tutta la notte.

Mentre andavo a letto mia nonna mi prese e mi disse ^marco mi sembri un può strano, che ti succede^ io rimasi zitto e immobile e incominciai ad arrossire quando poi lei mi disse ^Non ti sarai mica innamorato^ io non sapevo che rispondere dissi solo che avevo sonno e me ne andai a letto, questa volta però mi addormentai subito.

Appena mi svegliai andai di là in cucina e vidi mia nonna solo seduta a tavola gli dissi dove erano andati tutti e lei mi rispose ^sono in piscina^  io allora chiesi a mia nonna perché lei non ci era andata e lei mi rispose che aveva capito tutto e sapeva della ragazza che mi piaceva, sapeva tutto dove abitava, che si chiamava Alice,che aveva 13 anni.

Io capivo dove voleva arrivare e cioè voleva accompagnarmi a casa sua, cosi andai subito a vestirmi e presi un borsello con dell'acqua, dei fazzoletti e il cellulare,salimmo in macchina e andammo.

Il viaggio era durato poco e arrivammo subito. Dopo pochi isolati la macchina si fermò e mia nonna mi disse "scendi io mi parcheggio e appena finisci esci e torniamo a casa^. Io scesi subito dalla macchina e mi trovai davanti una villa gigante, gialla, messa benissimo e con dietro un giardino immenso. Mi avvicini al campanello dorato con un piccolo pulsantino nero con vicino un etichetta con scritto 《IL SIGNOR. E SIGNORA RO....》il resto era cancellato e non si riusciva a vedere il cognome completo. Lasciai perdere quel particolare e suonai però nessuno aveva aperto, allora feci il giro della casa e vidi che sul retro c'era una piccola porticina argentata così gli mollai un calcio e si aprì, finalmente ero dentro...

SOTTO IL CIELO STELLATODove le storie prendono vita. Scoprilo ora