Capitolo 6: non ti voglio lasciare

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Eravamo tutti e due in camera lei aprii la porta e mi disse ^nasconditi veloce^ io capii subito che stava arrivando suo padre così incomincia ai nascondermi, continuavo a cercare un posto in camera per nascondermi ma non c'erano nascondigli, gli armadi erano pieni, il letto era troppo basso allora corsi subito verso la finestra per scendere dalla scala mi appesi e mentre scendevo la scala incominciò a tremare e si stava per staccare dal muro, ero in panico non sapevo che fare. Cercai di scendere il più veloce possibile ma più mi muovevo e più tremava quindi mi fermai un momento a riflettere, ma mi pentii di quella mossa, la scala si stacco stavo cadendo all'indietro, per fortuna ero arrivato quasi alla fine quindi quando caddi non avevo danni ero solo svenuto.

Passò un po di tempo e mi svegliai non so che ore erano perché il mio telefono era caduto e si era rotto, mi alzai di fretta e corsi verso casa, appena arrivato vidi che le luci erano spente allora entrai di corsa e mi coricai facendo il più silenziosamente possibile perché non volevo che i miei si svegliavano e scoprirono qualcosa.

Il mattino dopo come ogni giorno tornai a casa sua sta volta il cancello del retro era chiuso a chiave quindi non potevo entrare, corsi a casa andai in cantina e cercai qualcosa per scassinare la porta e mentre stavamo arrivo mia madre.

Mamma: 《Marco sei tu?》

Marco: 《si mamma sono io》

Mamm: 《cosa fai in cantina》

Non potevo dirgli la verità quindi mi inventai qualcosa

Marco: 《niente sto cercando...cerco...qualcosa con qui giocare》

Mamma:《ok, ma non mettere in disordine e non farti male, appena hai finito sali che dobbiamo dirti una cosa》

Marco: 《ok...》

Non sapevo che cosa dovevano dirmi così feci con comodo, ma non trovai niente per scassinare una porta così salii a sentire che cosa mi dovevano dire i miei genitori.

Arrivai su e chiesi ai miei genitori che cosa succedeva e loro mi dissero

MARCO SO CHE DOVEVAMO STARE QUI ANCORA PER UNA SETTIMANA MA HANNO CHIAMATO A TUO PADRE DAL LAVORO E FRA 5 GIORNI DEVE TORNARE, QUINDI FRA 4 GIORNI PARTIAMO...

Io non sapevo che dire non ci potevo credere non volevo abbandonarla, non adesso la amavo troppo volevo restare qui, ma niente e nessuno poteva convincere i miei genitori così andai in camera, non volevo stare con nessuno, volevo stare solo e basta.

Ormai si era fatta ora di cena e andai a mangiare, e dopo cena uscii di casa e cercai un ferramenta aperta per prendere qualcosa per aprire la porta.

Li a quell'ora già tutti i negozi erano chiusi, non sapevo che fare ma non mi arresi.

Corsi subito verso casa di Alice andai sul retro e cercai di aprire la porta, ma niente allora decisi una cosa dovevo scavalcarla, nemmeno le punte di acciaio che c'erano in cima mi facevano paura, io dovevo entrare, per forza.

Incominciai ad arrampicarmi appoggiai il piede in un muretto feci un salto e mi aggrappai a una punta di acciaio, appena arrivato in cima infilai la gamba in mezzo per andare dall'altra parta, ma qualcosa andò storto, la mia gamba si incastro, io continuavo a muoverla avanti e indietro ma facendo così stavo  solo peggiorando la ferita della scorsa notte e riprese subito a sanguinare, dopo un po presi il fiato e con un colpo secco tirai la gamba.

Stavo soffrendo tantissimo la ferita sanguinava tantissimo, ma non dovevo fare rumore quindi cercai di respirare e resistere.

Arrivato sotto la finestra vidi che la finestra era sigillata da dei pezzi di ferro e la scala era scomparsa quindi capii subito che suo padre aveva capito il mio piano quindi tornai all'entrata davanti presi un pezzo di carta una biro e gli scrissi una lettera

^CARA ALICE, E SUCCESSO UN GUAIO FRA 4 GIORNI DEVO PARTIRE IO NON POSSO STARE SENZA VEDERTI, TI PREGO INCONTRIAMOCI DOMANI ALLE 15 AL LAGO, TI PREGO...TI AMO...DA MARCO^.

Lasciai la lettera li e me ne andai, senza pensare ad altro che non a lei...mi mancava già....

SOTTO IL CIELO STELLATODove le storie prendono vita. Scoprilo ora