Sarà il nostro piccolo segreto:
Eravamo ancora nella palestra, appoggiati al muro. Lo stesso muro dove pochi attimi prima avevamo usato per baciarci la seconda volta. Una seconda volta da favola.
Non sembrava disgustato o che volesse andarsene, invece era lì, accanto a me che rideva e parlava di cosa potevamo vedere sta sera a casa sua, mi sarebbe piaciuto far altro ma ha detto che ci saranno i suoi a casa. Quindi dovevo accontentarmi di un film con pop corn.
Sinceramente, stare accanto al ragazzo dei miei sogni mi faceva sentire libero, come se ci fossimo solo io e lui in tutto il mondo. Appena penso a lui mi sembra di volare e dimenticare il resto. Mi sentivo rinato dopo aver afferrato i suoi polsi e averlo fissato negli occhi. Riuscivo a sentire la sua intimità che voleva fuoriuscire dai pantaloni.
•sh tigre calmiamoci, sei a scuola• Purtroppo.
Tornai alla realtà, poco dopo mi accorsi della palestra ancora sotto sopra e dissi scocciato <<il film a casa tua dovrà aspettare, non credo ci faranno uscire con questo casino>>
Newt si guardò intorno, sbuffo e iniziò a passare la scopa. Mi avvicinai e prima che potessi dire qualcosa sentimmo una voce di una donna, sulla quarantina forse.
<<Ragazzi cosa ci fate ancora qui, forza filate a casa, ci penso io>> disse la donna togliendo la scopa dalla mano del biondo. <<Mi scusi signora Turner, il professor Duffe ci aveva messo in punizione, togliamo il disturbo>> dissi e subito dopo andammo a prendere la nostra roba per andarcene via.
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Eravamo ancora per strada pronti a vedere il film ma mi venì un dubbio. <<Newt, posso farti una domanda?>> chiesi coprendomi gli occhi dal sole.
<<Dimmi pure>> rispose divertito. Così mi feci coraggio e chiesi rosso in viso <<Perché mi hai baciato quando siamo caduti prima in palestra?>> Lui si fermò, mi guardò e disse con sguardo basso <<siamo arrivati, vieni>> prese le chiavi dalla sua tasca sinistra ed entrò facendomi accomodare, Newt posò lo zaino sul tavolo da pranzo insieme al mio zaino e la giacca, mi portò in un ufficio.. dentro la stanza c'era una donna bionda con occhi scuri simili a quelli di Newt.
•ci credo è la madre sai.. ma non è detto sai.. forse è una rapitrice, controlla•
<<Isaac sei a casa>> disse la madre del biondo. Poi aggiunse <<lui è un tuo nuovo amico Thomas giusto?>>. Newt disse di si e poco dopo disse <<può restare a cena da noi sta sera? Vorrei fargli vedere un film>> la donna si alzò, prese il cappotto e sorrise dicendo <<Certo. Io e tuo padre andiamo a cena fuori. Sta attento a non bruciarmi le tende sono nuove>> poi usci da casa e Newt si voltò verso di me.
<<Newt, perché mi hai fatto venire a casa tua?>> dissi guardandomi attorno.
<<Thomas, nessuno riesce a farmi ridere, sono sempre stato quello calmo e tranquillo ma con te sono me stesso Tommy>> disse grattandosi la testa imbarazzato.<<A scuola ti ho.. baciato. E poi mi hai baciato tu>> aggiunse. Borbottai confuso e dissi agitato <<Newt se mi vuoi dire che vuoi essermi solo amico io- >> mi bloccai, lo vidi. Stava ridendo?
<<Come fai a ridere sono serio>> dissi gesticolando.
<<Serio come quando hai fatto il gioco dell'impiccato a scuola, vero?>> Disse scoppiando in una fragorosa risata.
Risi anche io ricordando la scena e la faccia del prof rosso dalla rabbia.Andammo in cucina a mangiare qualcosa poi ci mettemmo sul divano a guardare la TV. Era diventata sera quando sentimmo bussare alla porta, Newt chiese chi era e aprì subito sentendo la voce di Gally.
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Con Le Spalle Al Muro •||• NEWTMAS
Fanfic[COMPLETA] Avevo bisogno di affetto, magari di un abbraccio, ma avevo più bisogno di lui. Newt. Era la sua voce che ogni volta mi tranquillizzava, era lui. E quando si tratta di lui non so cosa mi prenda. Per quanto io cerchi di trattenermi, se si t...