Ti porto con me:
Io e Newt eravamo ancora abbracciati sdraiati sul divano, sentivo lo sguardo di Gally fulminare la porta dove il biondino pochi attimi prima aveva detto addio al padre.
Come dargli torto, erano una famiglia unita, da quel che sembrava. Anne aveva pur sempre avuto un bambino alla mia età per poi abbandonarlo, non ho idea di chi sia questo Benjamin..e già non mi piace.
Stando lontano è riuscito a ferire Newt e distruggere una famiglia felice in poco tempo. Solo pensando al suo nome mi vengono i brividi.
<<Allora.. forse dovremmo fare altro per distrarci no?>> Ruppe il silenzio Minho con tono falso, il cuore mi batteva all'impazzata, non riuscivo a capire nulla, guardai Newt immediatamente, lo sentivo tra le mie braccia ma volevo vedere con i miei occhi se stava bene.
Sgranai gli occhi! Stava davvero sorridendo?
<<Stai bene?>> Chiesi, lui mi guardò e basta, amavo il suo sguardo ma odiavo quando non mi dava risposte.
Fece un sospiro di sollievo, mi strinse più forte, <<ricorda che anche io ti amo Tommy>> disse gioiosamente, subito dopo mi lasciò un bacio a stampo.
Gli altri ci raggiunsero, Newt si sedette affianco a me con le gambe sopra le mie e con la schiena si appoggiò al bracciolo del divano. La situazione si calmò quasi subito, ma dopo neanche 1 ora passata mi arrivò un messaggio da parte di mia madre.
"Tesoro so che stai insieme hai tuoi amici e mi dispiace tanto dividervi ma farai tardi per la cena"
<<Merda>> mi scappò in modo scocciato, tutti si voltarono verso di me, <<che hai pivello>> chiese Gally, <<a quanto pare devo tornare a casa mia>> dissi con volto deluso.
Newt mi abbracciò fortissimo, mi diede tanti magnifici baci sulle labbra e sul collo <<vorrei passare più tempo con te>> disse fissandomi negli occhi, io, mano nella mano risposi semplicemente <<ti verrò a trovare tutti i giorni, promesso>>
Lui mi sorrise solamente, io e Newt ci alzammo, gally andò a prendere le chiavi della macchina, Newt mi aiutò con il mettere dentro quelle poche cose che mi ero portato ed entrammo in macchina.
Arrivati davanti casa Newt si affacciò dal finestrino, mi lasciò un enorme e indimenticabile bacio e mi prese il polso <<volevo dartela tra due settimane per il tuo compleanno ma non ho resistito>> disse con voce imbarazzata e sensuale.
Era una scatolina blu, piccole dimensioni, leggera, lo guardai confuso e aprì la scatola. Rimasi senza fiato appena vidi quel gioiello.
<<È bellissima>> borbottai, <<sono i nostri nomi messi insieme, così non smetterai di pensarmi>> rispose guardando la collana. Non riuscivo a smettere di sorridere, lo guardavo e basta, ero sicuro di avere gli occhi a forma di cuore.
Entrai a casa felice per il regalo che mi aveva fatto il biondo e i miei, come al solito, avevano assistito alla scena.
Varcai la soia di casale vidi i miei con un sorriso in volto.
Cenammo con le fettuccine al ragù di cinghiale, mio padre intanto face domande sulla scuola e come stava Newt.
Non potevo dirgli che suo padre era omofobo e che potrebbe avere un fratello di sicuramente 10 anni più grande <<Sta bene>> improvvisai. Gli feci vedere la collana e dopo cena andai subito a scrivere a Newt.
Mi mancava da impazzire.
"Non verrò domani.. non me la sento" scrisse. Subito lo chiamai, ero senza maglietta e il piumone mi copriva il punto vita, lui era con la maglietta nera che avevo lì per dormire la scorsa sera e con il tè caldo accanto.
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Con Le Spalle Al Muro •||• NEWTMAS
Fanfiction[COMPLETA] Avevo bisogno di affetto, magari di un abbraccio, ma avevo più bisogno di lui. Newt. Era la sua voce che ogni volta mi tranquillizzava, era lui. E quando si tratta di lui non so cosa mi prenda. Per quanto io cerchi di trattenermi, se si t...