❁(𝕪/𝕟) × 𝔹𝕒𝕜𝕦𝕘𝕠𝕦 𝕂𝕒𝕥𝕤𝕦𝕜𝕚❁

ℂ𝔸ℙ𝕀𝕋𝕆𝕃𝕆 2

Mi trovavo in mensa al tavolo con Kirishima, Bakugou e Miko. Oltre a loro però c'era anche un ragazzo con i capelli gialli e una saetta tra di essi, una ragazza con i capelli viola e la ragazza tutta rosa dello scorso capitolo. Perciò Kaminari,Mina e Jiro.

Iniziai a fare conversazione con loro:
Kaminari continuava a fare complimenti a me e a Miko, mi stava simpatico. Kirishima ed io avevamo parlato di moto, quando cambiammo argomento buttandoci sui videogiochi:

《Io AMO i videogiochi.》
《DAVVERO?》dissero solpresi Kirishima e Kaminari all'unisono.
《Assolutamente sì! Anzi sapete una cosa, visto che vivo da sola qui potrei invitarvi da me, così potreste aiutarmi a metteemi in pari con il programma e poi magari poteemmo spararci un paio di partite a tekken... che dite?》
Proposi io tutta allegra.
《Certo, volentieri!》 Risposero.
《Ovviamente siete tutti invitati》 aggiunsi pee precisare con gli altri. 《Vi aspetto oggi pomeriggio va bene?》

《Perfetto!》 Disse Kirishima. 《Ma abbiamo un orario preciso?》 Chiese poi.

《Oh no, venite quando potete, se volete potete anche restare a cena, ordiniamo qualcosa...》

《Assolutamente!》rispose Kaminari.
《Allora perfetto》 conclusi io.

Finirono le lezioni, e tornai a casa, diedi uno strappo anche a Miko in moto, anche se non avevo due caschi, infatti le diedi il mio. Per fortuna non incrociammo nessuno. Viaggiare non a norma mi metteva sempre ansia, anche se casa mia distava 15 minuti dalla scuola.

Entrai a casa e mi lancia sul divano, dissi a Miko di fare come se fosse a casa sua, anche perchè non sono mai stata brava con le questioni formali.

Miko si guardò intorno e mi disse:《Caspita ma che casa stupenda che hai (y/n)》
《Oh grazie》 le risposi io.
《Se posso chiedere, come mai vivi da sola?》 Mi disse lei curiosa
《Oh questa è la seconda casa di mio zio. Lui è a londra per lavoro adesso, è un famoso giornalista, pieno di soldi. Appena ha saputo che volevo fare questa scuola si è offerto di darmi la sua casa in prestito. Inoltre paga settimanalmente la donna delle pulizie, quindi è anche super comodo.》
《Wow (y/n) è magnifico》 mi disse lei con un sorriso.
《 Ma come fai pee mantenerti? Il cibo? Le bollette?》mi chiese poi.

《 Le bollette le paga mio zio, tanti è ricco sfondato. Per il cibo e tutto il resto ho la paghetta dei miei e poi lavoro part-time alla caffetteria qui affianco》

《Wow, che bello. Vorrei poter riuscire fare così anche io》mi disse in seguito.

《Ohw grazie Miko. In ogni caso volevo dirti che puoi venire quando vuoi qui. Solo ricordati che il mercoledì e il giovedì lavoro in caffetteria.》

《Grazie(y/n), sei gentilissima, lo terrò a mente》mi rispose infine lei.

La nostra conversazione venne interrotta dal campanello.
Andai ad aprire e vidi Kirishima,Kaminari,Mina e Jiro. Li feci entrare sorridendo. Ci misimo a ripassare subito dopo aver scambiato 4 chiacchiere.

Si fece tardi, erano le 5.30 circa e noi tutti eravamo bloccati su un problema in matematica. Nessuno di noi era una cima in quella materia, perciò dopo 10 minuti di agonia e di scervellamenti a Kirishima venne un'idea.

《È un problema se faccio una telefonata?》Disse lui

《Ma figurati, vai》 gli dissi io.

Sentii pertire le chimata e dopo 1 minuto Kirishima si girò verso di me dicendomi: 《 Posso invitare una persona qui?》
《Certo》 risposi io, anche se devo ammettere che ero un tantino solpresa.

Dopo circa 30 minuti suonarono al campanello ed andai ad aprire.
Mi ritrovai davanti il biondino antipatico di quella mattina, perciò aprii perplessa.

《Ciao?》 Chiesi con un tono perplesso.
《OI CAPELLI DI MERDA, COSA CAZZO CI FACCIO IO A CASA DI QUESTA?MI AVEVI DETTO CHE TI SERVIVA UNA MANO IN MATEMATICA!》Urlò lui. Non mi aspettavo una voce così alta all'improvviso, così mi tappai le orecchie d'istinto.

Guardai male Bakugou e gli dissi.
《Potevi anche salutare eh?! Entra comunque》
Mi rispose con un "Tch" ed entrò in casa.

《Quanti sfigati in una volta sola.》 disse.

《Bakugou, dacci una mano per piacere》gli rispose Kirishima

《Tch. Che due coglioni. Perchè cazzo sono qui poi?!》disse Bakugou.

《Perchè me lo devi.》

《Yea yeah, whatever.》

Finimmo gli esercizi. E Bakugou disse di volersi togliere di torno, solo che venne interrotto dal suno del campanello. Erano le pizze, io andai a prenderle, e così gli chiesi con gentilezza, anche se non avevo idea di dove la avessi trovata dopo come mi aveva trattata quella mattina, se voleva restare a mangiare la pizza.

Mi scrutò con i suoi occhi sottili e rossi, ci pensò su un secondo e mi rispose: 《Solo se poi non la devo pagare.》

《Offro io tranquillo.》gli risposi coincisa.

Ci sedemmo attorno al tavolino del divano, liberandolo da libri e cartacce varie, ci poggiammo la pizza ed iniziammo a mangiarla. Accesi la play e misi Tekken 7, così partì un mega torneo all'ultimo sangue. Riuscimmo a convincere Bakugou a giocare, però ci riuscimmo e lui battè tutti tranne me.
Così partì la finale tra noi due.

《PORCA TROIA BAKUGOU, QUELLA MOSSA È STRONZISSIMA》strillai io infastidita.
Mi rispose con un ghigno compiaciuto, che si intensificò quandò mi battè nel primo round.

《Adesso ti faccio il culo.》 Dissi io con voce bassa e convincente. Partì il secondo round e gli feci una delle mie combo più forti, scaraventai il suo personaggio a terra stremato alla fine del secondo round. Mi girai e gli feci un sorriso compiaciuto, mentre lui mi guardò con sufficenza. Non gli piaceva proprio perdere. Mi resi conto di ciò e quindi gli feci vincere l'ultimo round di proposito.

《Ti ho battuta.》 disse lui guardandomi con un sorriso compiaciuto, come per pigliarmi per il culo.

《Oh lo so.》 Gli risposi sorridendogli. Il mio sorriso lo spiazzò. Credo avesse capito che lo avevo fatto di proposito, e così fece sparire quel suo sorrisetto.

Dopo tutto ero felice che fosse venuto anche lui. Inizialmente ero alquanto perplessa, però ora avevo capito che non era tanto male.

Si era fatto tardi,così subito dopo la finale andarono tutti via salutandomi. Bakugou uscì per ultimo e prima di andarsene mi disse a bassa voce:

《La prossima volta non lascerò che tu mi faccia vincere di proposito. Non mi serve che tu mi agevoli, posso batterti senza problemi.》

Rimasi senza parole e non gli risposi. Mi guardò prima di uscire e avrei giurato di averlo visto farmi un mezzo sorriso. Rimasi spiazzata davanti alla porta qualche secondo mentre lo guardavo allontanarsi sul vialetto di casa mia.

Mi ripresi, chiusi la porta ed andai a farmi un bagno caldo per schiarirmi le idee.