26. È TIMIDO MA SIMAPTICO

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" Stai fermo! Come vuoi guarire senza prendere questo delizioso sciroppo? " faccio l'aereoplanino con il cucchiaio per imboccare a Drake.

"Fanculo! Sto benissimo e non ho biso-" starnutisce e gli passo il fazzoletto nel quale mi ringrazia. "Prima ero io ammalata e tu mi prendevi cura, ora tocca a me." infilo il maledetto cucchiaio nella sua bocca e me lo sputò in bocca

"Manco i bambini di cinque anni fanno così." afferro un fazzoletto e mi pulisco.

Si strofina il viso con le mani; ha l'aria stanca, i capelli totalmente scompigliati, lo sguardo perso come se sta pensando ad altro.

" Ora stenditi e riposa. "gli ordino e lui come un cane, segue i miei ordini.
" Posso stare al telefono? " mi chiede comportandosi da bambino.

" Ho detto riposare non cazzeggiare. "
lo minaccio e gli sequestro il telefono, come punizione.

" E come faccio a dormire? " mi chiede.
" Conta le pecore! " gli suggerisco.
" Quali tipi di pecore devo contare? " mi richiama coprendosi con la coperta.
" Ma.. non ci sono tipi di pecore! " rispondo convinta.

" Invece ce ne sono: le merino, le dorper, lincoln , churra, cormo, quessant, Suffolk.." mentre li elencava, lo interrompo.

" BASTA! Conta quelle.. churros! "
" Churra! " mi corresse.
" Sempre quelli sono. " ribatto e lo lascio dormire.

Sono andata in cucina per preparare qualcosa da mangiare, sia per me e per il contadino.

Prendo il telefono e vedo quale ricetta potrei fare. Potrei preparare una minestra, però a me non piacciono.
Scelgo un'altra ricetta finché non vedo una vellutata di verdure.

Forse gli piacerà.

Pian piano inizio preparare la roba che mi serve, ma mi chiama il paziente " Nicole! Mi puoi accendere la tv? " indica il telecomando che sta a pochi metri da lui.

"Guarda che hai la febbre, non paralizzato." rispondo ironica.
" Dai su schiavetta! Passami il telecomando.. " glielo lancio e mi ringrazia, prima che entravo in cucina mi richiama.

" Nicole! Mi prepari un tè e dei biscotti? " mi ha scambiata per una cameriera?
Lo fisso sbattendo le palpebre ripetutamente come se mi sta prendendo in giro. " Stai esagerando bello! " gli dico.

" Sono bello? Non lo so sapevo!! " risponde sarcastico. Ma perché ho accettato di rimanere con lui?

" Ah Nicole, mi puoi sistemare il cuscino. " mi chiama di nuovo per poi tossire.

Gli sistemo il cuscino dietro alla sua testa e si appoggia che mi ringrazia di nuovo.

Quando varcavo la cucina mi richiama un'altra volta " Ah Nicole- " esausta delle sue richieste, gli urlo contro " Nicole a un cazzo! Non sono la tua serva! "

"-dirmi l'ora.. " mi guarda spaventato.
Mi giro verso l'orologio appeso in cucina alla sinistra del bancone.

" Le 12:00 a. m. " mi rigiro e sparisco.

" Perché sono rimasta con te? " chiedo a voce altra, per lo più a me stessa che a Drake. " Ti rispondo io, nessuno voleva rimanere con me, perché sanno che rompo tanto. "dice il ragazzo, si alza dal divano barcollando un po' e si appoggia al bancone della cucina.

" Che prepari di buono? " metto giù il coperchio della pentola e gli tiro per l'orecchio " Ahi ahi ahi! Mi fai male! " si lamenta cercando di togliere la mia mano da lì.

I FRATELLI TURNERDove le storie prendono vita. Scoprilo ora