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La pioggia battente duró per quattro giorni, durante i quali Maggie non aveva mai smesso di occuparsi di Isobel e provvedere a lei, uscendo a cercare cibo.
Ed Isobel aveva apprezzato moltissimo il sacrificio della castana ed il suo coraggio.
Finalmente, all'alba del quinto giorno, i raggi del sole fecero capolino dall'entrata della grotta e Maggie fiutó l'aria "Si... Più acqua. Adesso sole."
"Riesci a capire il tempo fiutando l'aria??"
"No difficile. Io imparato o io morta."
Isobel la guardò con occhi tristi e le sfioró il viso con una dolce carezza "Mi dispiace... Però senti, perché non vieni con me a LA?"
"Questa mia casa... Io grazie te, ma io qui." Sorrise timidamente la castana, prendendo la mano di Isobel e le baciò piano le nocche.
"Come preferisci... Però io devo tornare dalle mie amiche e dalla mia insegnante... Saranno preoccupate..."
"Io porta." Offrì Maggie, dandole le spalle, facendo intendere ad Isobel che doveva salire.
L'Omega annuì e saltò in spalla all'Alpha che, uscirà dalla grotta, iniziò a correre e saltare di ramo in ramo come se fosse sola, come se non avesse Isobel in spalla.
E l'Alpha scelse un percorso particolare, indicando alla mora di guardarsi attorno.
Isobel non credette ai suoi occhi innanzi a quello spettacolo di colori rappresentato dai numerosi pappagallini e dagli ara, che volavano tra le fronde degli alberi.
Maggie emetteva versi identici ai loro, come se comunicassero e questo fece sorridere Isobel.
L'Alpha le piaceva moltissimo.
Ma presto, purtroppo, la magia finí, visto che Maggie atterró tra i cespugli "Perché sei scesa?"
"Tu deve andare..." Disse la castana, abbastanza triste "Andare... E tu bene. Io contenta conosciuto te."
"Anch'io sono felice di averti conosciuta!" Sorrise Isobel, con le lacrime agli occhi "Non ti dimenticherò mai..."
"Io no scorda." Se ne uscì Maggie, stringendo a sé la mora che, passata la sorpresa, prese e abbracciò l'altra a sua volta.
Si scambiarono un ultimo sguardo, poi presero direzioni differenti.
Isobel camminó ed arrivò al campo "Ehi... Ragazze! Prof!"
L'attenzione fu tutta per lei e, in men che non si dicesse, le ragazze si lanciarono addosso ad Isobel "S-Sei viva..." Disse Amaya.
"Lo sono!"
"Fortuna che non sono riuscita a contattare i tuoi genitori..." Se ne uscì la prof "Ma dimmi, come hai fatto a sopravvivere?"
Isobel addolcí subito lo sguardo e raccontò loro tutto, senza tralasciare niente.
E tutte rimasero incredule.
"Quindi... Ti ha salvata una sexy Tarzan??" Chiese Alex.
"Più o meno... Maggie è stata molto coraggiosa. Ed è di gran lunga meglio di molti Alpha che conosco."
"Se ti riferisci a quelli e quelle che ci sono nella nostra Università non ci vuole molto..." Se ne uscì Diana, incrociando le braccia "La maggior parte sono degli idioti!"
Qualcuna sorrise divertita, poi la prof le rimise al lavoro, visto che sarebbero partite in due giorni e c'era ancora molto da fare.
Isobel, di tanto in tanto, guardava verso la fitta boscaglia, sperano di vedere Maggie, ma ciò non accadde.
Sperava però di poterla rivedere quando le sarebbe capitato di dover andare nella boscaglia per cercare qualcosa o scattare foto.
La castana aveva lasciato una traccia profonda e indelebile in lei e sapeva che mai sarebbe riuscita a dimenticarla.

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