Pov's Louis
Entrai nella cattedrale e mi tolsi il mantello.
La osservai ed era grandissima, non ero mai entrato qui dentro. Senza accorgemene, sorrisi.C'era una tale quiete, mi sembrava di liberarmi da tutti i miei pensieri, sia positivi che negativi.
Simon: Eccoti qua zingaro. Ora tu vieni con me-
Ero pronto a tirare fuori il coltellino, che avevo sempre con me. Ma in mio aiuto, arrivò un prete.Prete: Simon voi non lo toccherete. Stai tranquillo figliolo, sei al sicuro qui. Inoltre Simon sa cosa significa, non rispettare la Santità della chiesa-
In quel preciso istante, i due si guardarono in cagnesco. Ma sembrava che la seconda parte del discorso, non fosse riferito a me, ma a qualcos'altro.
Simon: Molto bene. Ti sei scelto una magnifica prigione Louis. Ti avverto però, metti anche solo un piede fuori...e sei mio-
Disse prima di andarsene.A quel punto, andai vicino alla porta e vidi Simon, dare ordini ai soldati, di mettersi vicino ad ogni porta.
Incazzato nero, sbattei la porta, chiudendola.Sentii una risata, era il prete di prima.
-Certo che hai creato un bel tranbusto là fuori-
-Mi sembra il minimo. Ha visto cosa ha lasciato che facessero i cittadini? Se non fossi intervenuto io, starebbero ancora torturando quel povero ragazzo. Hanno tutti paura di quel giudice. Così ho pensato di fare il primo passo-
-Mio caro, non puoi cambiare il mondo da solo. Specialmente con le cattiverie che ci sono in giro--Ma cos'hanno contro chi è diverso, si può sapere?-
-È una domanda alla quale è difficile rispondere-
-Comunque contro i cambiamenti, sembra proprio che nessuno là fuori, voglia dare una mano-
-Ahah forse hai ragione. Ma qua dentro, qualcuno forse può farlo- disse indicando le varie statue dei Santi, per poi andarsene.Mi soffermai sulla statua della Madonna con in braccio Gesù bambino. Mi avvicinai a loro, cominciando a dire una piccola preghiera, o meglio, cantadone una che mi aveva insegnato mia mamma.
-Io non so se puoi sentirmi,
neppure se ci sei.
Né se ti soffermeresti
sui pensieri miei.
So che sono un gitano
e non oserei di più.
Che pregare intensamente,
per la gente come me-Pov's Harry
Stavo seduto su una trave, vicino alle mie amate campane, quando sentii qualcuno cantare una dolce preghiera.
Andai a vedere chi fosse e vidi Louis, camminare tra le varie statue della cattedrale. Aveva davvero una voce stupenda, ti rilassava. Continuai a seguirlo, stando sempre nascosto.
-Dio fa' qualcosa per quelli che,
un gesto d'amore non sanno cos'è.
Dio questa gente confida in te.
E solo il tuo amore,
salvarli potrà.Grazie per quanto possiedo già.
Lo so non è tanto ma a me basterà.
Prego per gli altri fuori di qua,
falli sentire i figli di Dio.
Sono indifesi ma figli di Dio.Sorrisi intenerito, per le belle parole della canzone. Era un ragazzo dal cuore d'oro.
Decisi di lasciarlo solo, ma nel farlo inciampai su un candelabro, creando un forte rumore.Louis si girò verso di me, ma io corsi via.
Nota autrice
Hey come state? Cosa ne pensate della storia?Non potevo non mettere la canzone, che canta Esmeralda nel film. Perchè è troppo bella e dolce.
Inoltre non so a voi ma a me, ha sempre fatto un certo effetto, la frase "Dio fa qualcosa per quelli che, un gesto d'amore non sanno cos'è".La canzone si chiama, Dio fa qualcosa.❤
Vi metto anche la versione originale (God help the outcasts)
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Notre Dame (larry stylinson)
General FictionHarry, un ragazzo rinchiuso nella cattedrale di Notre Dame. Un giorno incontrerà Louis, un gitano. E chi lo sa, forse troverà il coraggio di uscire da quella chiesa. Storia ispirata al film Disney, Il gobbo di Notre Dame.