Zabini, parli troppo.
DRACO POV'S
Siamo tutti riuniti nella Sala Grande per la prima cena dell'anno scolastico, che stranamente tarda ad iniziare. Gran bella scocciatura, dover aspettare per mangiare... ma dove siamo finiti. Mi guardo intorno, pensando al fatto che forse questo sarebbe stato il mio ultimo anno ad Hogwarts, pur non essendo il settimo per me. Presto sarò un mangiamorte, mi sarebbe difficile andare a scuola come se nulla fosse... e ad essere onesti, ormai questo posto mi ha rotto il cazzo, pieno di mezzosangue e traditori di sangue. Accanto a me Zabini non la smette di farneticare con la Moore, e non ho idea di cosa stiano parlando. Non mi interessa saperlo, l'importante è che mi lascino fuori dai loro gossip da ragazzine. Anche se almeno loro passano il tempo. Io sono tentato dall'alzarmi e andarmene in camera a stomaco vuoto. Crabbe e Goyle, dinanzi a me, ci provano a intraprendere un discorso, ma io non ne voglio sapere. Lasciatemi in pace, Dio. Mi rendo conto di essere cupo ogni ora di ogni giorno, ma nella mia vita quotidiana non ho motivi per i quali sprizzare gioia e allegria neanche dal più piccolo poro della mia pelle. Per me il mondo è o bianco, o nero. Senza sfumature, ed io lo vedo sempre nero. Proprio quando stavo per sbottare, alzarmi e andarmene in dormitorio, le grandi porte della sala grande si spalancano, rivelando due figure femminili ergersi nella penombra, la dove la luce calda delle candele sospese sulle nostre teste non arriva. La prima, quella più esposta, è la McGranitt, ma la seconda mi è ancora poco visibile. Dopo spiccati mormorii provenienti da ogni angolo della sala, cala il silenzio all'alzarsi di Silente dalla sua sottospecie di trono. Poi, un rumore di tacchi. Un ticchettio inizia a rimbombare, ed una ragazza appare attraversando il corridoio formatosi tra due delle tavolate centrali. Una ragazza slanciata, con un passo deciso e determinato. Dai lunghi capelli ondulati, neri come la pece e che svolazzano a causa della velocità del suo passo svelto. La borsa Chanel in una mano, un cappotto nero a coprire il vestito bianco aderente che indossa, ed una scia di profumo Chanel n.5 che si fa strada nelle narici di tutti gli studenti per quanto forte sia. Lei è per forza una purosangue. O almeno, dev'essere ricca. Da quel poco che l'ho vista in volto, devo dire che non è affatto male, per non parlare delle forme che si intravedono dal vestito. Dopo essersi fermata dinanzi a Silente, quest'ultimo pronuncia due parole che mi fanno gelare il sangue.
"Signorina Laurent!"
Laurent. Non ditemi che è quella Laurent. Alzo lo sguardo scioccato ed allibito verso Silente, e poi lo porto di nuovo sulla ragazza. Non può essere lei, non deve essere lei. Il mio anno ad Hogwarts è rovinato. Fantastico. La mia famiglia, e quella dei Laurent, sono acerrimi nemici dalle origini delle origini. Entrambe famiglie di purosangue, entrambe ricche, entrambe potenti. Ma con idee contrastanti. Non vedono bene i mangiamorte, ed i Malfoy lo sono da generazioni, al fianco di Voldemort. I Laurent sono i soliti snob che vivono sotto un patriarcato familiare che vieta di seguire altre persone come capi, all'infuori della propria famiglia. Sono stato cresciuto con il principio di doverli odiare per i loro valori, ma in realtà sono del parere che loro siano dalla parte giusta, e che facciano bene a disprezzarci. Io diventerò un mangiamorte solo per volere ed obbligo di mio padre, e ciò mi fa odiare l'intero sistema, ma non posso dire nulla. Anche se penso che siano dalla parte dei giusti valori morali, gli odio di principio, perché rimaniamo pur sempre famiglie rivali di sangue puro, e non c'è nulla di più grande di questo.
Viene smistata in Serpeverde, come se non fosse già abbastanza averla nella mia stessa scuola. E come se non bastasse, tra l'altro, la McGranitt la fa accomodare vicino alla Moore, se non sua nuova compagna di stanza, nonché una del mio gruppetto. Abbasso il volto, cercando di non incrociare mai il suo sguardo. Se dovessimo riconoscerci a vicenda, non oso immaginare cosa potrebbe succedere. Mi copro il viso con la mano e con i capelli, rimanendo immobile e impassibile a guardare le mie costose scarpe e i miei freddi e pesanti anelli. Sento che inizia a dialogare con Zabini e con Nadya, ma percepisco che si stia guardando intorno per studiare la situazione, e studiare me. Se rimango cosi, senza guardarla mai, magari non mi riconosce e posso starmene senza problemi fino a domani... può funzionare. E avrebbe funzionato, se non fosse che Zabini ha sempre troppo da parlare. Il momento del disastro. Zabini ha letteralmente scatenato la terza guerra mondiale senza rendersene conto.
I nostri occhi si incontrano, ed è li che ho visto quanto bella in realtà fosse.
Si alza di scatto, reagendo drammaticamente male dopo avermi riconosciuto. Iniziamo ad urlarci contro le peggio cattiverie, come se fossimo due amici che litigano per chissà quale motivo, ma la verità è che noi due non ci siamo nemmeno mai parlati prima. Da questo si capisce quanto forti ed influenti le nostre famiglie possano essere, con tutte quelle manipolazioni mentali con le quali si sono insinuati nelle nostre vite. Ma ad un certo punto perdo il controllo totale, e preso dall'impulso le avrei lanciato uno degli incantesimi proibiti, se non fosse stata più veloce lei a disarmarmi. Non male, è veloce la bambolina. Silente si precipita da noi ormai a scontro concluso, e ho già capito che tipo è la Laurent: una di quelle figlie di puttana toste, che hanno il controllo di tutto, ma questo sarà solo da vedere. Mentre la guardo, sorpreso dalla facilità con cui mi ha fregato, esce di scena, in un modo che più teatrale non avrebbe potuto, e avrei anche sorriso se non fosse che sono stato umiliato pubblicamente alla prima cena dell'anno. Patetica snob. Le porte si chiudono alle sue spalle, causando un tonfo non indifferente. Raccolgo la mia bacchetta da terra, mi sistemo la giacca e mi passo una mano nei capelli tendando di calmare i nervi. "Malfoy, domani ne parleremo. Vi aspetta una grave conseguenza, naturalmente." mi informa Silente. Perfetto, ci mancava solo questa. Mi risiedo, solo per cercare di riacquistare la calma persa. Sotto gli occhi scioccati di tutti quanti, che continuano a commentare l'accaduto come se io non fossi più li presente, proprio sotto ai loro occhi. "Ok amico, ora devi dirmi cosa diamine ho detto." sbotta Zabini, più sconvolto che mai. "Blaise cristo, sei un coglione, ficcati qualcosa in bocca la prossima volta." sbotto in risposta. Nel mentre, Nadya si è affrettata ad alzarsi e uscire dalla sala grande, forse per condurre la Laurent nella giusta direzione.
Ma che me ne frega, si strozzasse lei.
STAI LEGGENDO
Ricordati del nostro segreto||Draco Malfoy-IN REVISIONE
Fiksi Penggemar"Perché non vuoi capirlo, perché mi rendi le cose difficili!" urlo, disperata. "Perché io ti amo. Ti amo e non posso farci nulla." mi risponde Draco, guardandomi negli occhi con sguardo perso, tenuto in vita solo dalla mia esistenza. "Perché non vuo...