╭──────╯ ⁰⁹, STARS.
VOLUME ONE ▅▅▅
❛ STARS ❜
AD ATTENDERLO FUORI DAL GRANDE portone, con un mazzo di rose rosse tra le mani tremolanti, vi era Bokuto. Indossava una semplice felpa grigia e dei jeans chiari: lo guardò attentamente, notando la differenza del vestiario; era di profilo, e ripeteva qualcosa frettolosamente. «Bokuto?» l'altro si girò di scatto sbarrando gli occhi, quando a poco a poco il suo sguardo nervoso si addolcì, osservando quella piccola figura riccia di fronte a lui.«U-uh, questi sono per te!» gli porse dinanzi il mazzo di rose, rosse come la speranza che risiedeva nel cuore di Keiji, nel poter rincontrare l'altro una volta ancora. Piano lo prese e guardò stupito l'altro: «Hai organizzato tutto questo tu, da solo?» sorse uno sguardo interrogativo e divertito sul suo volto, quando ebbe la risposta che si aspettava. «Beh mi sono fatto aiutare un pelino da Kuroo..m-ma tutto il resto é stata opera mia!» mostrando una delle sue espressioni più fiere. Keiji sorrise, e si incamminarono verso il loro primo, e speciale appuntamento.
Passarono inizialmente a comperare due milkshake, non era esattamente la serata che nessuno dei due si era immaginato, ma andava benissimo così. La presenza dell'altro li faceva stare bene, e questo bastava ad entrambi.
Arrivarono poi, in uno spazio aperto pieno di macchine ed un grande schermo luminoso. «Kuroo é per caso tuo complice anche in questo?» si fermarono, mentre il riccio rideva fragorosamente e l'altro faceva facce buffe per sembrare incavolato. Non avendo dove sedere, due signori anziani si proposero per prestargli due sedie pieghevoli: ringraziarono e sederono vicini; il film continuava, ma nessuno dei due era particolarmente attento.
Il bicolore correva frettolosamente verso la camerata del suo migliore amico, non che Kuroo Tetsuro. Dopo aver chiesto al riccio dell'appuntamento, gli salì un'ansia feroce.
Bussò freneticamente alla porta, quasi volesse sfondarla: «Woah amico, ma sei impazzito tutto ad un tratto!?» non ebbe il tempo di finire che l'altro entrò nella sua stanza, lasciando perplesso e a fissare il vuoto Tetsuro.
«Che ti prende? -sospirò- Ti stanno di nuovo rincorrendo perché hai sfasciato qualche gabinetto?» si mise a braccia conserte, ed aspettò una risposta. «Ho chiesto un'appuntamento ad Akaashi.» si mise le mani in volto e poggiò tutto il corpo allo schienale del divano, voleva sprofondare. L'altro si avvicinò a lui, e gli tirò una pacca -un po' troppo forte- sulla coscia: «Sfondal-» «NO- CIOÉ FORS- COSÌ NON AIUTI.» .
Passò una mezz'ora, e dopo svariate opzioni per l'uscita del ragazzo, il corvino ebbe un'illuminazione: «Potresti portarlo ad una di quelle serate da tipiche serie tv americane! Conosco un posto, dove stasera presenteranno un film e così via.» Koutarou spalancò gli occhi e sorrise soddisfatto, «E-e potrei portargli delle rose!» «Visto che quando ti impegni le idee ti arrivano in quella testa?» continuarono a punzecchiarsi ancora per un po', finché il bicolore uscì dalla camerata dell'amico e andò nella sua, semi-pronto per la serata che si sarebbe prospettata dinanzi.Bokuto era ancora nervoso, si muoveva in continuazione. Il film era solo una strategia per poter infine, chiedere al riccio di diventare il suo ragazzo: qualcosa di impossibile per lui; si alzò di scatto dalla sedia, facendo voltare Keiji: «Qualcosa non va, Bokuto?» posò il milkshake e si alzò anche lui. «N-no tranquillo! Devo solo andare in bagno, torno subito.» sorrise frettolosamente e scappò nel bagno più vicino. Si sedette sulla tazza, e guardò per terra. Da una piccola finestrella penetrò la luce della sera, innondata dalle stelle: istintivamente guardò la fessura, auto-provocandosi un lampo di genio «Ma certo, le stelle!» . Schioccò le dita e si avviò fuori dal bagno -in cui ci stette un minuto e anche di meno- ,«Mangiare le costine di carne aiuta il cervello, lo sapevo» .
Tornato dal riccio, sedé vicino a lui di nuovo continuando il film: silenziosamente prese la sua mano, e la intrecciò con la sua, senza guardarlo in faccia; all'altro invece, le guance iniziarono ad imporporarsi di un rosso scarlatto, strinse la mano del più grande, avvicinandosi al suo orecchio: «Di solito un gentiluomo dovrebbe tenere anche i fianchi, della donzella.» di rimando, Koutarou si girò tutto rosso da un'altra parte, suscitando una risatina da parte del riccio.
Finalmente terminato il film, a poco a poco quel grande spazio all'aria aperta fu liberato. I due giovani ringraziarono ancora una volta gli anziani per le sedie, e si allontanarono mano per mano. «Sei pronto per l'ultima sorpresa?» guardò il riccio annuire, e poco prima di essere arrivati sul posto gli fece chiudere gli occhi.
«Um, siamo arrivati?» si fermarono «Si, puoi aprire gli occhi!» entro breve, la vista del più piccolo fu popolata da un mucchio puntini luminosi. Immediatamente si coprì la bocca, quasi volesse fermare quel pianto che a momenti si sarebbe fatto sentire; aveva la gola secca e non riusciva a dire niente, il cuore batteva a centomila allora. «T-ti piacciono?» impensierito che non dicesse niente, lo guardò meglio, scorgendo due grandi occhi colmi di lacrime e le guance arrossate.
Subito andò nel panico, che venne fermato dalla risposta dell'altro: «Si, come fosse la prima volta.» ripulì le guance dalla trasparenza delle lacrime, e sedette accanto al ragazzo. Si persero entrambi nello sguardo dell'altro, ritrovandovi quell'amore tanto desiderato quanto aspettato. Sapevano entrambi di amarsi, un'amore che solo i due riuscivano a comprendere.
«K-keiji, vorrei chiederti una cosa» giá iniziamo male più nervoso di prima, prese un grande respiro e continuò: «Ecco si, cioé- é da un po' che vorrei chiedertelo» intanto, si torturava le dita ed il labbro inferiore. Possibile che sia così difficile!? Solo quando sentì posarsi una mano sul suo viso, e sacrosante parole uscirono dalla sua bocca «Tranquillo, qualunque cosa sia andrà tutto bene, sono qui con te.» riuscì a calmarsi.
«Keiji, sappiamo entrambi quello che é successo, e quindi volevo chiederti, sempre se tu vuoi ovvio-! Di diventare il mio ragazzo e-» ancora una volta egli fu fermato, sta volta, inaspettatamente dalle labbra dell'altro. Fu un bacio casto, veloce, tanto da farlo immobilizzare in un'espressione spassosa. «Certo che voglio diventare il tuo ragazzo, Koutarou.» lo smosse da quella faccia, e si riunirono in un'altro bacio.
Tornarono nelle camerate frettolosi. Si chiusero la porta dietro, e diedero il via ad una nottata di pura passione: si spogliarono delle loro ansie e tutto il resto, ed anche dei vestiti. Il più grande si fiondò letteralmente sulle rosee labbra dell'altro, passando alla mascella e al collo, lasciando leggeri segni violacei che via via avrebbe ricalcato. Nessuno dei due aprì bocca, se non fosse per i gemiti e gli ansimi che innondavano la stanza. Il riccio si perse sul caldo corpo del più grande e in quei baci umidi che lasciava per tutto il suo esile corpo: si sentiva protetto in un certo senso, e allontanato dal mondo esterno. Si aggrappò alla sua schiena. Le stelle brillano nel cielo, intanto un ragazzo si innamora. Un amore così lontano ma allo stesso tempo vicino, che lo stringe e lo riscalda dalla prima volta che lo incontrò.
MIRIAM SPEAKS !
allora: ringrazio quelle per—
sone che hanno letto la
storia, davvero, quasi 400
letture non me le sarei mai
aspettate nella vita, spero
vi sia piaciuta !! un GRAZIE
enorme ancora a tutti💘💕💞💓
VI AMO TANTO <3EDIT! dio mio, sono passati tre anni da quando ho scritto questa storia, e CAVOLO quanta nostalgia—mi viene da piangere tbh 😭 amo ancora la bokuaka e questi due love birds tantissimo, rimarrò sempre fiera di questo libro, mi sta a cuore in una maniera pazzurda e se dovessi mai perderlo mi andrei a buttare sotto un treno. ma anyway, non vi ringrazierò mai abbastanza per aver continuato a leggerla e a commentare, vi amo tutti! ❤️
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˖ ˙ 𝒉omesick 𝖻𝗈𝗄𝗎𝖺𝗄𝖺.
Fantasía᭡ ˖ ✿ ◌ 𓈒 ᨳ ❪ 𝓗.ome 𝘀𝗶𝗰𝗸 ❫ ︶ k. bokuto 𝘅 k. akaashi ❜ my 𝔀𝗶𝗻𝗴𝘀 are broken, and fell against the 𝘀𝗸𝘆. ✉️ ⩋ © 𝗹𝗼𝗿𝗿𝘂𝗶𝗻𝘀 ๋ 2𝘬...