╭──────╯ ⁰⁷, STARS.
VOLUME ONE ▅▅▅
❛ AND THEY WERE
ROOMMATES ❜
IL PIÙ PICCOLO, FINALMENTE fuori dall'ufficio del preside non riusciva a pensare ad altro. Con ancora l'album stretto al suo petto e il capo basso, seguiva ogni sillaba del più grande. «E allora sono venuto qui p-» interruppe la sua parlata, e senza perdere altro tempo usò una scusa per allontanarsi, mormorando tra se e se mentre si dirigeva dai suoi amici;Intanto, Oikawa Kenma e Hinata erano in classe a colloquiare nervosamente su qualche argomento. Keiji si avvicinò lentamente facendo sbucare la sua testa tra le spalle del castano e Shoyo: «Keiji! che cosa ti ha detto quel vecchio? Tutto okay!?» Tooru lo riempì letteralmente di domande, ma l'unica cosa che davvero interessava ai tre, era cosa avesse di strano quel giorno il ragazzo.
Kozume scese dal banco su cui era seduto, prendendo in disparte il ragazzo. Gli altri lo guardavano incuriositi, ma lo lasciarono fare. «Avanti, cos'é successo?» si mise a braccia incrociate di fronte a lui e continuò «Non dirmi "niente", perché é da stamattina che ti vedo strano.» lo guardò sospettoso. Il riccio non sapeva cosa dire. Se gli avrebbe raccontato tutto il fatterello dall'inizio lo avrebbe preso sicuramente per pazzo. Però dopotutto lui era Kenma Kozume, di certo non lo avrebbe giudicato, o così sperava.
«posso parlartene più tardi?» chiese, con tutta la calma del mondo senza risultare bizzarro. L'altro sospirò, rinunciando per un'attimo; tra poco sarebbero comunque dovuti ritornare in classe e non avrebbero avuto la possibilitá di parlare, dato il comportamento assillante dei professori.
–
Finite le lezioni del giorno, tutti i ragazzi ritornarono nelle proprie camerate, in quella del biondino furono accolti Keiji Tooru e Shoyo ormai interessati al "caso". «Quindi, che cosa é successo?» si affrettò a domandare il bassino, buttandosi di peso sul letto: «Non dargli fretta, Shoyo.» Kozume sapeva come trattare il suo amico, si conoscevano ormai da anni, quindi aveva imparato come comportarsi.
Il riccio prese un bel respiro ed incominciò a parlare: «Vedete..stamattina mi sono svegliato agitato, per via di un sogno.» portò lo sguardo a tutti e tre «Nel sogno c'era il ragazzo nuovo, e- ed era tutto ambientato ai tempi dei greci, noi due ci amavamo, ed ho iniziato a provare veri sentimenti per questo ragazzo. Nel sogno poi, é morto in guerra. E ora me lo sono ritrovato nell'ufficio del preside..é tutto così confuso.» si lamentò in fine, sprofondando nel letto.
I tre lo guardavano increduli. Persino Kenma era rimasto a bocca aperta; «Che sia un sogno prem-» Nemmeno il tempo di far finire il bassino, che Oikawa lo scaraventò giù dal letto e prese a parlare. «Keiji! Devi farti bello per questo ragazzo, io non l'ho ancora visto con i miei occhi, ma sono sicuro che qualunque tipo sia cadrá ai tuoi pied-» venne interrotto infine da un colpo di tosse del biondo.
«Non é il momento, Oikawa.» , il castano sbuffò e si mise a braccia incrociate, indignato. «Keiji, forse ha ragione Shoyo. Potrebbe essere stato un sogno premonitore, anche se non ne siamo sicuri. Com'é fatto questo ragazzo?» quella fu la domanda che fece rizzare seduto il moro.
«Lui..ha le caratteristiche di un gufo, gli occhi dorati da fare invidia all'oro e dei capelli sparati in aria grigi e neri. Non ha molte caratteristiche speciali, ma quello che lo rende perfetto é il suo essere se stesso.» disse tutto ad un fiato, scorgendo poi i visi dei suoi amici, dei visi da: "dev'essere proprio innamorato!" "ormai lo abbiamo perso"
Keiji, che non ne aveva mai saputo una ceppa dell'amore adesso si ritrova a provare sentimenti indescrivibili per un ragazzo. Insolito, vero?
Arrivò la sera, i quattro passarono mezza giornata a parlare e parlare. Si erano dedicati anche a qualche videogioco, o gossip sulla crush di Tooru. Prepararono qualcosa di veloce da mangiare, e trascorsero la giornata nel migliore dei modi. «Comunque, domani la professoressa di diritto ha detto che deve interrogare..» «CHE!? E CE LO DICI SOLO ORA OIKAWA-» il rosso si alzò frettoloso, urlando un "ci vediamo domani ragazzi!" e mormorando un "bastardo di un'Oikawa, non potevi avvisarmi prima!?" mentre gli altri tre scoppiarono a ridere.
Passò un'altra ora, e il riccio decise di ritornare nella sua camera per studiare, dato che non voleva prendersi un brutto voto ed era abituato a studiare fin dopo le 12. «Se incontri di nuovo quel ragazzo, fagli una foto e scappa. Voglio vedere al più presto com'é!». «Tooru, non cambierai mai.» scappò una piccola risatina da parte di tutti e tre, e intanto Keiji li salutò ancora una volta e si chiuse la porta dietro.
La sua camerata non era molto distante, numero 285, due camere dopo quella del biondo. Prese ad aprire la porta, quando si ricordò che era chiusa a chiave: «Oh-» ma, inaspettatamente la porta era aperta. Ricordo di averla chiusa, si disse tra se e se, entrandoci lentamente.
La camera era tutta in disordine, alcuni vestiti erano buttati ai lati della stanza e vi erano due zaini e una valigia. Fece la sua entrata dalla cucina, l'ultimo ragazzo che si potesse mai immaginare di avere in camera insieme.
«Ah ecco- scusa! Metto tutto apposto!» affermò il più grande guardandosi intorno indeciso da dove cominciare. Intanto il moro era ancora li a fissare lo scenario incredulo, non era giornata.
Non che non lo volesse in camera con se, il problema erano quei forti sentimenti che lo legavano a lui. L'unica cosa da fare in quel momento a detta sua, era ricominciare tutto da zero, tenendo comunque conto di quel suo amore. Rimase in silenzio e si diresse in camera sua, chiudendosi dentro.
MIRIAM SPEAKS !
rileggendo un po' i capitoli
centrali e questi ultimi,
non é che mi piacciano
molto :'( but se a voi van-
no bene, mi rende felice ^^ .
AND, akaashi si ritrova un
bokuto selvatico in camera ,
COME ANDRÀ A FINIRE?
vi amo mwahmwah
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˖ ˙ 𝒉omesick 𝖻𝗈𝗄𝗎𝖺𝗄𝖺.
Fantasi᭡ ˖ ✿ ◌ 𓈒 ᨳ ❪ 𝓗.ome 𝘀𝗶𝗰𝗸 ❫ ︶ k. bokuto 𝘅 k. akaashi ❜ my 𝔀𝗶𝗻𝗴𝘀 are broken, and fell against the 𝘀𝗸𝘆. ✉️ ⩋ © 𝗹𝗼𝗿𝗿𝘂𝗶𝗻𝘀 ๋ 2𝘬...