Finalmente libero

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Robert's pov

"Perché sei andata da lei"
"Ribadisco: perché sei un coglione"
"Cosa dovevo fare averla davanti e dirle: ehi ciao amore sono vivo!"
"Ti sei nascosto da lei... che cosa farai in italia? Ti dovrai pur far vedere"
"Non volevo che il nostro incontro fosse qui"
"E allora facciamole pensare che ti sia dimenticata di lei giustamente"
"Non avevo altra via"
"Potevi semplicemente aspettare che varcasse quella porta e sentire le sue braccia al tuo collo"
"Non così non qui"
"Meno male che non ti vedo più"
"Aspetta, cosa?"
"Sei libero di andartene, oggi ho preso la tua cartella clinica, puoi uscire sei libero"
"Davvero? Sto bene?"
"Stai meglio di me"
"Ma cosa posso fare ora?"
"Andare da lei."
"In italia."
"Ora."
"In italia."
"Sparisci Downey o ti picchio"
"È stata una tua idea quella di farla rinnamorare"
"Mai scelta peggiore fu stata fatta" dice lei roteando gli occhi
"Dai vieni qui" dico alzandomi per andare verso di lei per abbracciarla
"Grazie di tutto"
"Ti voglio bene dice per poi continuare
"Restiamo in contatto, voglio sapere come va a finire"
"Sarai la prima a saperlo"
"Dai, esci da quest'inferno"

Prendo la valigia in mano non appena sento le porte dell'ascensore aprirsi ed esco dall'edificio diretto ad un pullman
"Diamine che fine avranno fatto la mia macchina e la moto" dico tra me e me
"Robert?"
"J-Jessica?"
"Tu eri-"
"Io ero... si bene ora devo andare"
"Aspetta!"
"Cosa vuoi"
"Te"
"Sei impazzita?"
"Quando ti ho lasciato ero stanca del tuo continuo essere attaccato a quella ragazza, ma quando ho saputo che fossi morto dentro di me si è rotto qualcosa. Voglio te, solo te"
"Stavi pensando a me anche quando mi stavi tradendo?"
"Robert ti prego"
"Io non ti amo Jessica, non più almeno"
"Allora era vero pure il fatto che vi foste innamorati"
"Come fai a sapere tutte queste cose?"
"Le voci girano, il paese è piccolo"
"Buona giornata Jessica" dico voltandomi per andarmene, ma sento il suo braccio afferrarlo e farmi girare
"Dammi un'altra possibilità, lei pensa che tu sia morto"
"Addio." dico muovendo il braccio per lasciarmi andare e successivamente salire sul pullman che mi porta a casa
"Fa che non l'abbiano venduta fa che non l'abbiano venduta"
Provo ad inserire le chiavi ed entrare e nel vedere il vuoto assoluto, con i teli sui mobili mi si è riempito il cuore
"Grazie grazie grazie per non averla venduta grazie" dicevo più ad Arianna che alla burocrazia che avrebbe dovuto levarmela essendo inabitata da 3 anni e un ottimo posto per qualcuno di cui ne aveva bisogno.

Sono passate circa 5 ore e ho tolto tutti i teli, pulito e sistemato la casa in modo da averla più accogliente
"Devo andare da lei... non me ne frega devo andare da lei"
Prendo il telefono e vado su Instagram

Ciao Ari...

Ciao Tom qualcosa non va?

Ti... devo dire una cosa

Aspetta tom, prima che tu dica qualsiasi cosa io non... beh... io amo un altro

Capisco perfettamente ma non era ciò che voelvo dirti

Ah... allora dimmi tutto e scusa se ho supposto in modo sbagliato

Io vivo nel tuo stesso paese, e... credo che tu conosca la casa in cui vivo

Lo hai scoperto vero?
Lo dicevano le che le voci giravano in questo paesino

Ti prego devi venire ora, ho bisogno di parlarti

Non so se sia una buona idea

Ti prego

Dammi... 10 minuti e sono li

Io... promettimi che non scapperai

Non potrai essere più brutto dei ricordi che ci sono in quella casa tranquillo

Io suppongo di

Cosi mi fai spaventare però. Aspetta che arrivo

Dopo circa 10 minuti sento bussare alla porta e aprendola con un filo che avevo legato precedentemente la faccio entrare, o meglio lei entra titubante
"Tom?"
"Non so chi tu sia non so perché sono qui, forse non hai nemmeno una sorella in Italia perché sono qui?"
Lei si muove verso la cucina e quindi io mi sposto alle sue spalle andando così a coprirle gli occhi. A quel gesto fa un salto e urla
"Sono io" le sussurro all'orecchio
"Tom?"
"Più o meno" dico cercando di camuffare la voce nel modo migliore che potevo
"Mi fai spaventare"
"Mi hai fatto rinascere..."
"Mi sembra esagerato però son felice che-"
"Piccola peste"
Lei si gira lentamente come se non volesse vedere quello che aveva dietro di sé, ma quando i nostri occhi si incontrano nulla è più esistito
"Co-me" dice tra i singhiozzi mentre le lacrime le stavano offuscano la vista. A quel punto decido di abbracciarla forte, come mi mancava fare e a quel gesto; lei si lascia andare completamente piangendo sul mio petto
"Scusami" dico io sussurrando, ti giuro che ti spiegherò tutto, ma non sono sveglio da un anno come ti ha detto l'infermiera, sono svegli ora pochi mesi"
"Sta zitto robert" dice staccandosi e baciandomi e...
"Cazzo" dico sentendo bussare alla porta per poi tirarmi su dalla posizione comoda in cui ero sul letto
"Che bei sogni coscienza veramente meravigliosi fantastici" dicevo mentre mi avviavo verso la porta
Guardo dallo spioncino e vedo che è Arianna
"Oh merda" dico nascondendomi dietro la porta come se mi potesse vedere
"Tutto bene li dentro?"
Io cerco di cambiare voce e rispondo
"Chi è lei?"
"Sono... la proprietaria di questo luogo, o meglio ero. Sono venuta solo per vedere chi avesse ricomprato questa casa"
"Nessuno che lei conosca, se ne vada ragazzina"
"Non, voelvo disturbare mi scusi. Solo... una cosa"
"Cosa?"
"Non la tratti male... ho molti ricordi"
"Anche io"
"Come prego? Non sarebbe meglio aprire questa porta?"
"Ho detto non si preoccupi. Ora vada pure, arrivederci"
"Arrivederci... ciao Robert" sento dirle per poi non percepire nessun rumore
Vai. Da. Lei.
No
Cristo. Vai. Da. Lei.
In italia
Manca. Un. Mese.
Ce la farò
Non penso a lei? Crede che tu sia vivo da un anmo e che ti sia dimenticata di lei
Lo so lo so, per favore zitta
Come al solito, stai facendo tutto tu

Mi butto sul letto per cercare di riprendere sonno, sperando di non sognare più ciò che ho sognato prima e poco dopo cado nelle braccia di Morfeo

Anche le strade parallele si incontrano PT.2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora