Yoda venne a cercarlo due giorni dopo il confronto che aveva avuto con lui, Obi-Wan e Anakin.
Il sole stava sorgendo, tingendo i grattacieli di Coruscant di rosa e oro.
Quando sentí bussare alla porta l'ex Jedi ed ex Sith rimase sorpreso.
E Anakin rimase ancora più sorpreso quando si trovò davanti il gran maestro, una delle domande che sorgeva nella testa dell'uomo era come mai il vecchio maestro non fosse a dormire a quell'ora.
Lui era sveglio già da due ore, il motivo era presto detto: Luke si era appena addormentato con la testa appoggiata al grembo del padre.
Il suo innocente e pazzo figlio non aveva ereditato da Anakin solo l'aspetto fisico, ma, a quanto pare, anche la capacità di avere sogni premonitori e, esattamente come capitava ad Anakin all'età di Luke, essi erano per la maggior parte brutti.
Il ragazzo non aveva mai sofferto di incubi, ma in quel periodo ne stava avendo uno dietro l'altro, tanto da svegliarsi in piena notte urlando come un forsennato.
Alla domanda di Anakin cosa avesse visto, il giovane rispondeva di non ricordare molto bene quello che vedeva, ma sapeva solo che erano visioni tremende, e la sola vicinanza del padre lo aiutava a stare calmo, non sapeva perché, ma Anakin aveva questo potere, su entrambi i gemelli, anche se Leia non avrebbe mai ammesso di stare meglio in presenza del genitore.
La sua principessina era forte come sua madre, e si era presa la responsabilità non solo di essere la donna di casa e di portare i pantaloni in famiglia, come Padmé prima di lei, tanto che, regolarmente, era Leia a rimproverare il padre e il fratello, invece del contrario.
-Sorpreso io ti ho? - domandò Yoda quando raggiunse Anakin in salotto.
-Molto, maestro, posso sapere il motivo della vostra visita? - Anakin immaginò che potesse essere per via di quello che era successo due giorni prima, ma non poteva esserne certo.
Gli occhi del maestro si concentrarono su Luke che ancora dormiva, forse per vedere quanto il giovane assomigliava al padre.
-Tuo figlio, egli è, somiglianze io vedo - affermò Yoda.
Anakin accarezzò i capelli biondi del figlio annuendo, non avrebbe permesso a Yoda di giudicarlo.
-Sua madre...
-Non parlerò di lei, non ora, sappiate che è stata molto importante per me, così come lui e sua sorella. Senza di lui non sarei riuscito a salvarmi dal Lato Oscuro - fu la risposta di Anakin.
-Molto odio nelle tue parole vi era due giorni fa, e ora che insieme a lui ti vedo, capire il perché semplice è - Yoda si sedette sul divano a pochi metri da lui, continuando a guardare il ragazzo che dormiva.
-Mi ha salvato dal Lato Oscuro, maestro, non posso dimenticarlo -
Il vecchio mentore però non riusciva a capire come fosse possibile, perché era risaputo che nessuno poteva tornare indietro dal lato oscuro, nessuno ci era mai riuscito, forse Anakin era l'eccezione.
-Maestro non vi odio, ma non ho mai perdonato né voi né Obi-Wan per quello che gli avete fatto. Raccontargli una mezza verità per convincerlo a uccidermi - dichiarò Anakin cercando di rimanere calmo, non voleva aggredire Yoda, non ne aveva voglia.
-Sbagliato il nostro comportamento è stato, fallito io ho - affermò Yoda.
-Ora avete la possibilità di rimediare -
Luke si mosse appena e Anakin sperava che il suo parlare con Yoda non lo svegliasse, il ragazzo tuttavia sembrava tranquillo, nessun incubo pareva turbarlo, almeno per il momento.
-Non permetterò a nessuno di far loro del male, né a lui né a Leia. Non sono tornato indietro nel tempo per fallire una seconda volta - dichiarò Anakin.
Yoda pareva perso nei suoi pensieri, il suo sguardo passava da Anakin a Luke, come se cercasse di capire il sentimento che li legava, ma era impossibile per il vecchio maestro.
Lui non era un padre, non aveva mai provato un attaccamento così forte per qualcuno, eppure quell'amore che vedeva trasparire negli occhi blu di Anakin era un amore talmente grande che veramente sembrava che potesse smuovere le montagne.
Anakin aveva ammesso i suoi errori e cercava di far capire ai Jedi i loro sbagli, affinché non si incamminassero verso la distruzione, ma Yoda pensava che ormai non ci fosse molto da fare.
-No, maestro, vi è ancora speranza, basta solo che si cambi le idee, la regola sull'attaccamento ad esempio. Non è rinnegando tutto ciò che ci rende umani o alieni che ci salveremo dalla fine. - affermò Anakin mentre Luke muoveva appena la testa e suo gli sfiorò di nuovo i capelli, come se volesse calmarlo.
In effetti il ragazzo si era irrigidito e Anakin avvertiva chiaramente quanto fosse turbato.
-Sono qui, Luke - sussurrò appena l'ex Sith, incurante dello sguardo di Yoda.
-Complesso, il cuore di un padre è - dichiarò il maestro accennando un sorriso e rinunciando a comprendere.
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Il Vento del Destino - Scene eliminate
FanfictionEcco a voi una serie di capitoli, oppure one shot, definitele come credere più opportuno, ma io le definisco semplicemente scene eliminate, pezzi di capitoli o capitoli interi che non ho inserito nella storia originale perché non vi era spazio o per...