Capitolo due "questione di coraggio(?)"

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Che fastidio.

queste e solo queste erano le parole che giravano continuamente nella mia testa, ma fra tutte le 7.092871628181 persone di questa terra, lui doveva capitarmi  a casa, il sabato sera e guardando un film d'amore?

se avessi potuto avrei mandato a fanculo pure il film, stavo già male di mio, non mi serviva proprio uno strafigo  che mi ricordasse la mia straordinaria " bellezza "..

beh, poi mia sorella non migliorava  affatto le cose, magari avessero Visto solo una e  dico una delle scene del film. NO, Zero. Così di tanto in tanto durante la pubblicità mi toccava vedere James con una faccia da ebete che, credetemi, è meglio non descrivere.

che fastidio.che fastidio.che fastidio.che fastidio...

il giorno dopo, ovviamente,tornò tutto alla normalità, alla fine, dopo le torture di mia sorella che variavano da " sei un'asociale " che non era poi un gran minaccia ad " ti toglo le cuffie e dovrai uscire sempre con me e mark ( il fratello di James)" decisi di salutare James meglio possibile. Ma il risultato fu un disastro, Ero partita bene vi giuro,ma cazzo lui era in mezzo ad un gruppo di 15/20 persone di cui solo l'aspetto diceva tutto.

Beh, sarei stata ancora in tempo di sgattaiolare via se quell'idiota  non avesse detto

- " wow, hai un'aria familiare, ci consociamo?"

-ma che cazzo di domanda è?dico, hai presente quella cosa che si trova dentro il cranio?ecco, tu dove diamine lo hai messo.  " c - credo  di si..perché ?" risposi balbettando poiché ero entrata in soggezione

-" perché hai gli stessi vestiti di sabato."

-  ma che diamine vuole questo?non so se fossi stata più delusa dalla risposta o dal fatto che avrei avuto un cognato stronzo.In ogni caso decisi di lasciarlo stare e di andarmene.

Prima di entrare in classe feci un bel respiro, sapete, è davvero orribile essere in una classe ma praticamente non esistere.

-" BUONGIORNO" esclamai. Ma l'unico risultato che che ebbi furono gli sguardi di tutti puntati su di me ed una bella cazziata  dalla prof perché ero entrata in ritardo,a modo suo.

So ciò che non sono,ma non ciò che sonoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora