Ciao a tutti, il mio nome è uno dei tanti e probabilmente anche la mia storia. Ma, sapete com'è,il bello delle storie è saperle vivere e rivivere imparando comportamenti, sognando amori ed infine sperare che qualcosa di ciò che abbiamo letto capiti anche a noi. Comunque sia se me lo permettete sarò il vostro narratore. Quel giorno, come sempre,mi trovavo a scuola,il che per me non era tanto negativo (per quel giorno) poiché c'era l'ora di religione. La professoressa che teneva quella lezione Era ed è tuttora una persona molto amabile, ogni martedì infatti,dopo aver fatto le sue dovute ore di lezione restava a scuola per ascoltare ed aiutare chiunque avesse bisogno di aiuto, ed il destino volle che per qualche strana ragione ci andassi anche io. Non fraintendetemi, non ci sono andata esattamente per "sfogare "ciò che avevo in me, anche perché sono una persona molto chiusa, ma più che altro ero incuriosita del modo in cui parlava e di come si svolgesse una lezione di psicologia. Sapete, io amo ed odio contemporaneamente la mente umana, e così complessa e superiore a ciò che siamo nel nostro insieme, e visto che credevo che la psicologia non servisse un gran che, ci andai. in realtà sono tutt'ora convinta di questo, anche perché ognuno, anche se gli viene detto il contrario, alla fini fine rimarrà sempre convinto dei suoi pensieri, perché, sempre secondo me, sono un pò la differenza che caratterizza ogni persona. comunque, credo sia meglio tornare alla nostra cara ora di religione, perché mi sto perdendo nei miei discorsi. quell'ora fu davvero positiva, spesso la usavamo per conoscere noi stessi ma nessuno voleva aprirsi realmente e così si finiva a parlare di Gesù e di tutti i miracoli che portò sulla terra, cavolo. Inizialmente in quella classe non c'era niente, ma niente di positivo, ah no, mi sto sbagliando, nell'angolino dell'ultimo banco c'era un certo James, alto,popolare e stronzo, tre requisiti che lo rendevano irresistibile agli occhi di praticamente mezza scuola,un figo per intenderci...
beh ammetto che anche io ci sbavavo un po' dietro, ma fortunatamente avevo capito da sola che sarebbe stato impossibile,e così lasciai perdere prima di cominciare. I giorni seguenti furono decisamente deprimenti, per non dire orribili, se non fosse stato per mia sorella. Sapete, lei è davvero perfetta, eccetto quando mi butta giù dal letto, mi fa spaventare, mi fa lo sgambetto, mi tira un cuscino in faccia, mi fa foto mentre mi cambio, e.. devo continuare? però intravedo, molto, molto lontano del positivo in lei,anche perché sta spesso ad ascoltare le miei lamentele e le mie reazioni isteriche, quindi proprio di lei non posso lamentarmi. Ecco, lei in quei giorni è stata come quei migliori amici americani, pizza, caramelle, film ed una buona dose di amore fraterno che non fa mai male. peccato che l'amore fraterno non lo stava dando a me, ma al suo fidanzato nonché fratello di James, che era venuto insieme a quest'ultimo, bella situazione di merda.
-" piacere" mi disse con un sorriso che avrebbe fatto sciogliere perfino il circolo polare artico " mi chiamo James "
-oh davvero? cazzo, dopo due anni che stai in classe con me non l'avrei mai detto. ma alla fine mi limitai ad un " piacere" che nel linguaggio delle donne sta per " Hey,sei un vero idiota, togli quel sorrisetto di merda e sta lontano dalla mia pizza."..