capitolo quattro "scontri o incontri?"

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Cavolo, sabato si avvicinava ed io ero sempre più agitata, a scuola non vedevo che bellissime ragazze perfette in tutto. Oramai ero abituata a non mettermi a paragone con le altre, ma con la mia tutta e le mie Nike era difficile non pensarci..

camminavo nei corridoi senza darmi tregua, l'unica cosa che mi consolava era la sicurezza di non dover rivedere più quel posto o quantomeno le persone. Tutto sembrava cupo, ma infondo quando sei triste un  po' tutto il mondo lo diventa, come se ti capisse, ti ascoltasse. in realtà non avevo alcun motivo per esserlo, perché ancora non  era successo niente, ma era come se sapessi esattamente cosa sarebbe accaduto,il che mi spaventava,e molto.Nelle lezioni ero completamente assente, buttata a guardare la finestra in cerca di qualche ispirazione, ma c'erano solo nuvole, ammassi di gas dalle mille forme che quando venivano a contatto con i raggi del sole si coloravano come se qualcuno le stesse salvando, e credetemi, quella vista era spettacolare...

DRIIN

Oh, ma guarda, già a casa, fantastico, ciò significa che fra esattamente quattro ore dovrò andare alla festa. sulla strada del ritorno ero completamente pazza, parlano da sola, ridevo, pensavo e mi davo colpetti sulla fronte come per scacciare orribili pensieri dalla testa e poi BOOM!.

-" oh mio dio scusami, non volevo.."dissi immediatamente

-"sta tranquilla, è  solo una botta, comunque sia piacere, mi chiamo Anna" mi disse accennando un sorriso

-" oh.."

- " e tu saresti?"

-"ah, certo, scusami, mi chiamo Elena e sono della classe 2Cc"

-"hahahahaha, non c'è bisogno di scusarti, solo fai più attenzione."

-" certo." dissi. Cavolo, aveva davvero un sorriso favoloso, eppure non mi sembrava di averla di vista da qualche parte. Svegliati Elena, vai a casa e iniziati a preparare per la festa, hai altro a cui pensare.

mhhhh vestito nero o blu? questi erano i miei pensieri mentre nel resto del mondo c'erano problemi peggiori. Ma ero una ragazzina, come biasimarmi. E poi era veramente un scelta difficile, cavolo quella sera era importante per me.

comunque alla fine decisi di mettere il vestito blu, un filo di trucco e delle scarpe con il tacco. scelta assolutamente sbagliata. I piedi merda, i miei poveri piedi. Fortunatamente non mi scateno  quando sento la musica così non ebbi nessun problema a stare seduta, solo che tutta la serata non potevo, andiamo, così mi incammina nel balcone. Cavolo che vista stupenda, mancava solo Fabio..

le vostre scrittrici Luisa ed Eluliana❄

So ciò che non sono,ma non ciò che sonoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora