30. Accio Bacchetta

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In stato di trance, Ellemir rientra nella sua camera. Nonostante cerchi di concentrarsi sul piano elaborato per la notte, i suoi pensieri tornano sempre all'ultima ora appena trascorsa, al ballo con George e a quel bacio che le ha fatto perdere ogni punto di riferimento con la realtà.

'Ci penserò dopo' continua a ripetersi per cercare di rimanere con i piedi per terra. Ma è così difficile, dopo aver provato sensazioni così forti mentre era stretta fra le braccia di George... Per la prima volta in vita sua si è sentita al posto giusto, a casa.

Mai avrebbe pensato, quando ha deciso di intraprendere questo cammino, che sarebbe successa una cosa del genere, ne' che il suo cuore avrebbe trovato completezza in quello che, almeno all'inizio, era per certo uno dei suoi più acerrimi nemici.

Ellemir apre la finestra della stanza; dal basso la musica risuona ancora, ol che significa che deve ancora attendere un bel po', prima di mettersi in moto. Si appoggia al balcone e lascia che i suoi pensieri vaghino liberi per un po', a sognare...

Il tempo scorre tranquillo e un po' alla volta il castello si quieta e viene avvolto dal silenzio della notte.

Ellemir attende ancora un po'. Quando è certa che il sonno si sia impadronito di tutti, si scuote.

È tempo.

Alza la mano destra e sussurra a voce bassissima "Accio Bacchetta".

Dopo qualche minuto la sua bacchetta magica le si deposita delicatamente sulla mano.

"Mi dispiace, preside... Ma mi serve, stanotte. Spero non abbia rotto vetri per arrivare fin qua" dice rivolta alla finestra.

Poi, accertatasi di avere con sè anche la piantina dei corridoi del castello, silenziosa come un'ombra esce dalla camera.

La figlia di BellatrixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora