~°capitolo 5 - Nuvole Oscure°~

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Il ragazzo strinse gli occhi, e ulteriori crepe comparvero sul suo volto, sprigionando raggi blu elettrico.
- Non fa male
Pensò il ragazzo.
- Sento che c'è qualcosa di anomalo, dentro di me, ma contemporaneamente sento che è proprio "quell'essere" anomalo che mi permetterà di uccidere quel bastardo una volta per tutte.
Mi sento pronto per rendere ancor più orgogliosa di me la "sagoma".
Muichiro rivolse un altro sguardo ad Akaza, ispezionando il suo stato d'animo.
Rughe profonde gli solcavano la fronte grigiastra, colorata da cerchi blu, ma i suoi occhi e la sua bocca sembravano sorridere, era come se tutto ciò lo divertisse, vedere dei comuni mortali come gli ammazza demoni sfidare la sorte, tentando invano di raggiungere il suo collo liscio e duro, come il marmo più resistente di tutti.
<<Così mi piaci, ragazzino, posso sapere il tuo nome? Quando sarai morto vedrò di ricordarti, sei un valoroso ammazza demoni...
Disse Akaza sorridendo, e Muichiro strinse gli occhi, visibilmente irritato, l'impugnatura della katana scricchiolò per la forza che il ragazzo applicava nel stringerla, egli però la rallentò subito:
Spezzare la propria katana non era l'ideale in questo momento, ma se ci fosse stato bisogno, ora come ora, avrebbe lottato anche a corpo libero contro il demone.
...e inoltre devo ammettere che sembri giovanissimo, non avrai nemmeno un quarto dei miei anni>> sogghignò ancora, dopo una piccola pausa.
Muichiro non rispose, non sarebbe morto, o almeno non quel giorno, ne era più che convinto.
<<Taci>> sussurrò soltanto, con tono macabro e freddo, dopodiché spostò ad altissima velocità la gamba sinistra dietro il poprio corpo, e si diede una spinta potente con la destra, dritto verso il demone.
Il tutto non aveva solo crepato il terreno ghiacciato, sommerso da fogliame, ma aveva crepato ulteriormente il suo corpo pressoché insensibile.
<<Capo!>> urlò Shizuki correndo a sua volta verso il demone.
Muichiro non appena raggiunse la luna demoniaca, cominciò a mirare agli arti superiori del demone, poichè esse fossero le principali armi di esso.
Il ragazzo si muoveva velocemente, e il demone a stento riusciva a mantenere il ritmo della katana, che si muoveva velocemente nell'aria, lasciando dietro di sé, scie celesti, che sembravano tagliare il freddo e l'ossigeno.
Quando finalmente, Shizuki lo raggiunse sembravano passate ore, poiché la velocità della ragazza fosse infinitamente più lenta di quella utilizzata dai due sfidanti.
La ragazza, non appena raggiunse i due, che cercavano invano di disarmarsi l'un l'altro alzò la katana in aria, e corse verso Akaza, urlando, con un sorriso stampato in volto.
<<Eccomii! Tenetevi pronti!>> disse infine, colpendo alla schiena Akaza, che la guardò stranito.
<<Perfavore Ragazzina, non intrometterti! Preferirei non far del male alle donne>> disse il demone balzando sulle spalle di Muichiro, con agilità a dir poco impressionante, ma il ragazzo gli tagliò una caviglia, che il demone fece ricrescere senza problemi.
<<eeh!? Che intendi!?
Fatti sotto vigliacco!>> gridò ancora la ragazza.
Diede un'altro colpo di katana al demone, ormai ancorato a terra, ed esso indietreggiò, la sua rabbia nei confronti di Akaza, era più che evidente.
Muichiro colse il momento per compiere un salto all'indietro, balzando in orizzontale su un albero qualche metro dietro di lui, per poi darsi una forte spinta con le gambe.
<<Quinta forma! Mare Di Nuvole E Foschia!>> urlò, e la spinta datosi in precedenza gli fece raggiungere il demone a velocità impressionante, dopodiché, una raffica di colpi azzurri tagliò le braccia del demone, come rami e arbusti presenti in tutta l'area, anche la perfezione dei suoi movimenti oltre alla sua forza era aumentata notevolmente.
<<Capo! Stai attento che ci fai a fettine!>> Takashi balzò da un albero, atterrando dritto sulle spalle di Akaza.
<<Seconda Forma! Petali Di Glicine Ripetutamente Ripetuti!>> disse il ragazzo dando colpi a dir poco veloci sul capo di Akaza che socchiuse gli occhi per la pressione che essi trasportavano, la katana lasciava eleganti scie viola, viola chiaro, che tendeva al bianco: Glicine.
Anche nell'aria l'odore del fiore si era disperso inevitabilmente.
<<Takashi! Stupido! La formula corretta è: "Petali Di Glicine Ripetuti"!>> sbraitò la ragazza, essa stava correndo verso il demone, che poco prima l'aveva spazzata via con un solo pugno.
Akaza sembrava essersi imbambolato, probabilmente non si sarebbe mai aspettato una raffica di Glicine così improvvisa, e così ravvicinata. In tutto ciò
Muichiro si era allontanato per un secondo e osservava la scena con curiosità, i movimenti dei ragazzi erano pressoché perfetti, e il ragazzo capì che senza di essi, forse il combattimento non avrebbe avuto lo stesso svolgimento.
Il ragazzo scrollò il capo: avrebbe pensato dopo alle scuse e ai ringraziamenti.
Un'altra notevola spinta, usando nuovamente la gamba destra.
<<Prima forma: Nuvole basse, Foschia Distante>> proseguì ad alta velocità il suo piccolo percorso ostacolato da numerosi alberi per poi raggiungere il demone, e non appena un solo metro separava i due sfidanti uno scoppio di nebbia offuscò la vista di Akaza, e subito dopo un attacco frontale, tagliò a metà il petto del demone, facendo intravedere cuore e ossa, e del sangue prese a colare dal profondo taglio.
Esso era in verticale, dalla spalla destra a quella sinistra, così da aver tagliato a metà il cuore del demone.
Muichiro impassibile continuò senza alcuno scrupolo.
<<Seconda Forma: Nebbia A Otto Strati>>
Disse ancora, non permettendo nemmeno una pausa al proprio corpo tutt'ora insensibile, e non concedendo neanche la rigenerazione del demone, scagliando otto fendenti, disperdendo nebbia.
<<Oh che noia! Perché lui può avere queste respirazioni ultra fighe e io no!>> sbraitò Takashi, imitando un complimento.
<<Takashi! Educazione! So che non ce l'hai ma imita la tua fantastica sorellina!>> esclamò Shizuki correndo verso Akaza, i due erano a qualche metro di distanza, e tra loro non c'era più alcun albero; i kata di Muichiro avevano tagliato gli alberi, creando una piazzola in mezzo ad essi.
I due ragazzi si erano messi al riparo per il solo e unico scopo di non ostacolare Muichiro, il quale stava osservando il demone fermamente, esso non riusciva a rigenerare la ferita impressa sul petto.
<<Quindi anche i demoni hanno un limite? Akaza?>> domandò Muichiro, stando attento a non perdere il controllo per alcun motivo.
Il suo volto era serio, freddo.
Quel demone, per conto suo non poteva esser altro che dannatamente spregievole.
Il demone continuò a respirare affannosamente.
Ciò che lo aveva in parte battuto non erano né i kata, né la velocità del ragazzo, che egli poteva tranquillamente sostenere e pressoché superare; ma la cosa che più aveva permesso al ragazzo di prevalere sull'incontro era proprio l'intelligenza e la forza.
Quelle capacità fisiche e mentali non erano chiaramente quelle di un umano, c'era qualcosa dietro.
<<Il mio nome è Muichiro Tokito...
Disse il ragazzo.

                        Ricordati di chi
                  Ti porterà alla morte...
              Ognuno ha ciò che merita,
                              Akaza

>> concluse il ragazzo con calma, ma i suoi occhi gelidi, affilgevano come lame il demone, che chinato in avanti, cercava invano di trattenere il sangue, stringendosi il petto.
<<Settima forma...: Nuvole Oscure>> disse infine Muichiro, questa tecnica era forse la più potente fra tutte, e anche se solitamente usata in modo diverso, il ragazzo la applicò ugualmente.
Della nebbia nera cominciò a disperdersi per la foresta, offuscando la vista di tutti i presenti, apparte Muichiro, che camminava lentamente verso il demone.
- Metterò fine alla vita di una luna demoniaca... una vita durata fin troppo.
È soddisfacente, più di quel che mi aspettassi.
Su disse, e un piccolo sorriso involontario comparve sul proprio volto.
Finché il suono di una risata agghiacciante non lo sorprese, facendolo sobbalzare.
Akaza stava ridendo allegramente.
<<Chi sei tu per dirmi come morire? Io non mi arrenderò! Vai al diavolo tu e questa maledetta nebbia!>> esclamò.
E Muichiro spalancò gli occhi iniettati ancora di raggi blu elettrico.
Ormai il volto era quasi pieno di crepe, pronte a esplodere come quelle della sagoma.
Un sonoro rumore di passi che facevano scriocchiolare il fogliame ghiacciato.
Un urlo, quello di Shizuki.
<<Sorellina!>> Takashi non esitò a correre verso il demone che teneva la bocca chiusa a Shizuki, imprigionandola nelle sue braccia possenti.
- Comincio a capire..., è fin troppo orgoglioso per perdere, quindi è completamente impazzito, non rispettando neanche la sua regola personale, quella che ha comunicato a me e shizuki inizialmente "io non faccio del male alle donne"...
Anche Muichiro cominciò a correre verso il demone che saltava a destra e a manca per evitare i colpi folli e esasperati di Takashi, che cercava disperatamente di portare in salvo la propria sorella minore.
<<Terza Forma: Spruzzata Di Nebbia Sparsa>> Muichiro continuò a correre verso il demone, e il suo volto continuò a creparsi, ormai dei pezzi di carne, ormai induriti come massi, stavano cominciando a sgretolardi velocemente.
Una volta raggiunto il demone un fendente circolare si scagliò contro di esso che si scansò con uno scatto fulmineo, imprevedibile, colpendo...
Takashi.
E un taglio perforò il suo corpo, dividendolo a metà.

Angolo scrittrice
Scusate per la suspense terribile con cui termina il capitolo, mette ansia anche alla sottoscritta.
Vi spiego brevemente la tabella di marcia degli aggiornamenti:
Più o meno aggiornerò due volte a settimana, ma può capitare che aggiorni anche tre, o quattro volte nel corso di essa, vedrò a seconda della mia ispirazione per i capitoli e per gli impegni che ho nel corso della settimana, soprattutto per quest'ultimi poiché devo dire che l'ispirazione per questi capitoli mi risulta spontanea^^.

Al prossimo capitolo~

F.D~

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