~°capitolo 10 - L'ultima Lettera°~

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I capelli del ragazzo ondeggiavano nell'aria, senza che lui se ne accorgesse, accompagnati dal vento, che gli accarezzava le spalle.
Le foglie scricchiolavano lievemente, a contatto con i suoi passi veloci e furtivi.
I suoi polmoni insipiravano l'aria fredda della notte, e l'aria fremeva a causa dell'agitazione del ragazzo.
Stava ormai correndo da un po', ma il ragazzo non era affatto stanco.
Sentiva la propria katana battere velocemente sulla sua anca sinistra, non vedeva l'ora di impugnarla, e dire a tutti che era finalmente ritornato in carreggiata.
Corse più velocemente.
Il buio macrabo della notte lo avvolgeva come una grande coperta.
E delle luci giallastre, del fuoco, poteva esser facilmente intravisto tra i fitti alberi.
Il ragazzo spalancò gli occhi, e un odore intenso di bruciato gli penetrò nelle narici.
La cittadina che Il ragazzo doveva raggiungere, era proprio quella, e stava andando a fuoco.
Muichiro non perse tempo e raggiunse velocemente il posto. Era un piccolo ammasso di case, sarebbe stato più corretto definirlo villaggio, poiché esso era molto piccolo e stretto, e sembrava incastrato tra le montagne.
Ma tutto stava andando a fuoco, e nuvole di fumo nero si liberavano spaventosamente nell'aria.
E ad un tratto, un demone dalla pelle nera spuntò tra le fiamme, con un sorriso bianco che scintillava.
<<Oh, bene! Presumo che tu sia un ammazza demoni. Ce ne hai messo di tempo, eh!>> esclamò il demone, con fare beffardo.
Muichiro strinse i denti.
Afferrò con uno scatto fulmineo la katana e con uno scatto raggiunse il demone che lo scansò con un movimento fluido.
<<Cos'è ragazzo? Foschia? Interessante..>> ghignò ancora, sembrava quasi un ombra, un ammasso di fumo nero.
Muichiro serrò le labbra, riducendole a una stretta linea irregolare.
Un altro scatto veloce in avanti, ma il demone lo schivò senza alcun problema.
Ere veloce, assurdamente veloce.
E inoltre... L'aria bruciava, era bollente, il fuoco stava cominciando ad accerchiarsi verso i due avversari, ed esso era sempre più vicino.
<< non hai voglia di parlare? Che strano...>> domandò il demone con voce tranquilla.
<<io invece, ho voglia di parlare... eccome!>> esclamò, e mosse la propria mano bruscamente contro Muichiro.
Il ragazzo non ebbe neanche il tempo di parlare che del fumo nero lo avvolse, tappandogli la bocca e tenendolo fermo.
Era ritto in piedi, incapace di muoversi.
<<bene..., adesso se non ti dispiace parlo un po' io...>> disse.
Legate alle dita della propria mano, sembrano esserci delle corde, che si andavano poi a collegare alla trappola del ragazzo.
Non poteva muoversi, era completamente immobilizzato.
Strinse i denti, e il calore del fuoco entrò dentro i polmoni del ragazzo, per poi avvicinarsi sempre di più alla pelle chiara di quest'ultimo.
Dentro i suoi occhi la rabbia ardeva assieme al fuoco, che si rifletteva sul demone ghignante.
Il demone rise.
Quella risata...
Era identica a quella di Takashi.
Muichiro rabbrividì.
<<Oh no~ che peccato! Mi hai riconosciuto.., eppure la mia sorellina mi aveva detto di essere il più vago possibile!>> esclamò il demone ridendo ancora.
Il fuoco si espandeva sempre di più, ed ormai nel villaggio prima cosparso di bambini allegri e allevamenti, stava bruciando.
<<Questo posto poco fa era così rigoglioso... e fertile! Era proprio un bel villaggio, ma guardalo adesso! È la magia del fuoco, tutta questa luce! Questo bagliore! Questa vitalità!>> urlò il demone al ragazzo, che cercava ancora invano di liberarsi.
<<Ma non preoccuparti, tra poco anche tu potrai raggiungere gli abitanti di questo posto...
Il demone face una piccola pausa.
Guardó in basso, il terreno cosparso di cenere bianca.
...e potrai raggiungere tuo fratello>> fissò Muichiro.
I suoi occhi momentaneamente rossi fuoco erani spalancati verso il ragazzo.
- Fratello...
La sagoma era... Yuichiro.
<<tsk. Tu... ti sei scordato tutto, lasciandoti  ogni cosa o persona. Yuichiro, tuo padre, tua madre... me, Shizuki... te stesso...
Il demone sembrava furioso, ma il suo tono di voce era tranquillo..., o meglio, deluso.
...ricordati chi sei, il bambino solare e allegro, altruista e piagnucolone; sempre in cerca del tuo amato fratello>>
Disse il demone.
Muichiro era ormai caduto in ginocchio, e il demone fece lo stesso, davanti al ragazzo, così da alzargli il viso e guardarlo dritto negli occhi.
<<ma ormai non ha più nessuna importanza>> si rallegrò balzando in piedi.
<<Perché ti ucciderò!>> esclamò.
Il suo braccio muscoloso scattò in avanti, trascinandosi dietro Muichiro, che si liberò dalla presa della kekkijutsu del demone.
<<Oh! Me l'avevano detto che i "pilastri" erano forti>> esclamò il demone, e Muichiro scattò verso di esso.
Takashi, si spostò fluidamente a destra, senza esitare nemmeno un momento.
Muichiro guardò Takashi in cagnesco, e il demone rise.
<<Togliti dal viso quella faccia da scemo>> sussurrò il ragazzo, e i suoi occhi variarono in un macrabo turchese.
<<uh? Che cattivo!>> esultò il demone.
La sua vittima stava finalmente cominciando ad arrabbiarsi.
<<i...il tuo obbiettivo... è... quello di farmi perdere il controllo... o mi sbaglio?>> domandò con un flevile sussurro il ragazzo.
<<Forse>> sogghignò l'altro.
<<Bene..., non sono più il piagnucolone di una volta, sai?>> il ragazzo balzò in aria, e si posò sulle spalle del demone, incapace di schivare il colpo.
Il ragazzo non controllò nemmeno il kata che stava per eseguire, pensò solo al movimento, pensò solo alla perfezione di esso.
Un taglio trafisse il capo del demone che strinse la mano in un pugno e colpì Muichiro, il quale si protesse con la propria lama.
Il demone rigenerò tutto senza esitare.
<<bel colpo... sì sì, bel colpo>> rise, e si accarezzò i capelli formati da fili scuri, cosparsi di cenere.
Muichiro lo guardò ancora, non perdeva la calma, ma i suoi occhi ridotti a fessura parlavano per lui.
<<Muori, traditore>> sibilò ancora, guardando il demone intensamente.
Un veloce scatto di lato gli permise di tagliare un braccio al demone per poi tagliare il busto di quest'ultimo.
Il demone, dopo un primo momento di confusione sparò un fitto getto di fiamme sul corpo del ragazzo che si bruciò, facendolo indietreggiare di qualche passo.
Il viso corrucciato, e il braccio premuto all'addome, il fuoco sembrava avergli fatto a brandelli il fegato.
<<Gli umani sono così delicati...così delicati che il solo sfiorarli potrebbe distruggerli>> disse sorridendo e voltando il corpo verso il ragazzo, che stava lentamente cominciando a perdere grosse quantita di sangue.
- il fegato... il mio fegato è completamente aperto...
Disse osservandolo con una certa nota di curiosità; l'adrenalina che in quel momento aveva in circolo non gli permetteva di provare un benché minimo di dolore.

La katana era ancora stretta nella sua mano destra, il ragazzo la teneva inconsciamente stretta in un pugno da cui gocciolavano piccole quantità di sangue rubino.
<<È difficile veder morire un amico d'infanzia..., me l'avevano detto>> disse il demone con rancore, ma i suoi occhi parlavano da soli: il suo desiderio era quello di abbattere la preda.
Un suono di lama.
Improvviso.
E il braccio del ragazzo dai capelli lunghi sporto verso il mostro, la cui testa scivolava lentamente verso il basso.
Gli occhi furiosi di Muichiro.
<<Non è così difficile, se non ricordi niente di quest'ultimo>> sibilò il pilastro.
La sua katana aveva toccato il duro collo del demone, la cui distrazione lo aveva portato alla morte.
E senza proferire alcuna parola cominciò a sparire.
Era ancora eretto sui propri piedi e fissava il ragazzo molto più basso di lui, malgrado l'età molto simile.
<<Leggi la lettera>> disse sorridendo.
<<Leggila, promettimelo, promettilo al tuo migliore amico>> disse, e il suo corpo evaporava nell'aria.
<<Sì>> si limitò a dire il ragazzino, tirandola fuori dal taschino e sporcandola di sangue, tra poco anche lui sarebbe morto? Forse.
<<Bene..., è un addio>> Takashi guardò il pilastro sorridendo, e un filo di rancore gli trapassava gli occhi.
<<malgrado fossi sempre stato basso, la tua velocità e forza fisica erano notevoli...sai? Come i cani, i più piccoli sono sempre i più rabbiosi>> ridacchiò, ormai gli rimaneva poco da vivere.
<<bella frase da dire in fin di vita>> ridacchio lievemente Muichiro, fissando la lettera.
<<vero?>> domandò, scomparendo.

Il ragazzo cadde a terra.
E cominciò ad aprire la lettera pazientemente.
La calligrafia con cui era scritta era perfetta, ed era simile alla sua.
Gli ideogrammi scalfiti sul papiro giallastro sembravano danzare sulla carta ruvida, ed il tutto era scritto a carboncino.
Muichiro cominciò a leggere.

Caro Muichiro,
Se stai leggendo questa lettera, vuol dire che sono morto, almeno che tu non l'abbia rubata ferocemente a Takashi e Shizuki mentre sto cucinando Daikon o qualcosa di simile, in tal caso non ti preoccupare che ti ammazzo io.
Ma se consideriamo la prima opzione, mi dispiace infinitamente di averti lasciato solo.
Ma sono sicuro, che malgrado io sia così lontano, da non poterti toccare, o da non poterti sgridare, anche se me ne sarò andato infinitamente lontano, sono sicuro che sarò così vicino perché tu mi renda orgoglioso di te.

- Yuichiro

Muichiro lasciò la lettera.
Il suo sorriso scintillava tra le grandi fiamme che lo circondavano, il calore ormai sembrava toccarlo.
- Yuichiro... ti voglio bene
Pensò, e una piccola lacrima gli solcò il volto lentamente.
Prima di svenire per il fumo.
Prima di vedere due kakushi che lo soccorrevano.
.
.
.
<<Tokito Sama!>> esclamò una voce femminile.
Era Mitsuri che davanti a lui lo guardava con le guance rosee.
Muichiro si stropicciò un occhio.
<<Finalmente ti sei svegliato!>> esclamò Shinobu, al suo fianco.
<<era l'ora, ce ne hai messo di tempo, eh? Nano>> domandò con tono volgare Genya.
<<Sorridi Muichiro..., sorridi>> disse un altra voce. Yuichiro davanti a lui, quella sagoma che nessuno poteva vedere.
<<S...ì...>> disse il ragazzo con un filo di voce.
<<uh? Muichiro con chi parli?>> domandò Mitsuri. Muichiro sorrise.
<<con nessuno! Grazie di essere qui!>> esclamò, con un sorriso stampato in volto, il pilastro in miniatura.

Angolo scrittrice
Ed ecco il capitolo finale, grazie infinite di essere arrivati fin qui, e spero che questa storia vi sia piaciuta.
Non avrei mai detto che finire una storia fosse così difficile! Mi scuso per tutto il tempo in cui sono stata assente ma volevo cercare di scrivere un capitolo decente, per terminare questa storia in bellezza. Grazie per le visualizzazioni, per le stelline e soprattutto per i commenti, con cui mi avete strappato un sorriso ogni volta.
Grazie di tutto❤
Alla prossima storia~
F.D~

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