~°capitolo 6 - Gemelli°~

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Muichiro spalancò gli occhi.
Ai pilastri non era permesso sbagliare.
Ma eppure lui...
Rilassò il braccio, guardando Takashi; lo squarcio sul suo corpo ricopriva una linea dritta e regolare, dalla parte fianale dello sterno fino all'addome. Takashi guardò Muichiro, negli occhi, ed esso lo guardò cupo.
Takashi allora si chinò, il dolore cominciò a pulsare sul suo corpo, e la bocca si socchiuse, e in fine da essa presero a fuoriuscire grosse quantità di liquido rosso;
Sangue.
Il demone non si irrigidì neppure alla vista di esso, ansi, il sangue assecondò il suo sorriso perverso.
Teneva premuta una mano sulla bocca della ragazza, e con l'altra le teneva intrecciate le mani dietro la schiena, essa non poteva far altro che guardare suo fratello.
Le palpebre sembravano tremare, e scoppiare in pianto tra un momento a l'altro, ma non era così, si limitava a guardarlo, con quello sguardo dolce e affettuoso.
<<e fu così che vi siete uccisi l'un l'altro>> disse akaza, lasciando lentamente Shizuki, che guardava il fratello, immobile; impassibile.
Akaza guardò la scena ancora per qualche secondo, poi rivolse i suoi occhi gialli e blu al cielo;
Il sole stava sorgendo tra le montagne, in lontananza, sprigionando raggi luminosi.
E infine, una corrente d'aria fredda fece sobbalzare i ragazzi.
Akaza se ne era andato, ma nessuno provò a rincorrerlo, così da intrappolarlo; il solo contatto al sole lo avrebbe distrutto, ma il vero problema, era che a nessuno interessava distruggerlo tutt'ora.
<<T-Takashi...>> disse lentamente la ragazza, chinandosi verso il fratello maggiore, esso era crollato a terra e si stringeva l'addome come poteva, respirava affannosamente, e quantità enormi di sangue continuavano a uscire dal suo corpo, scivolando lentamente sulla sua pelle ormai sporca di fango.
La ragazza toccò i capelli del fratello, e li accarezzò dolcemente.
Il labbro inferiore della bocca tremava inevitabilmente, ma sul suo volto era ugualmente dipinto un sorriso.
<<i-il mio...
Delle lacrime cristalline presero a solcare le guancie delle ragazza, che continuava ad accarezzare il fratello, chinato a terra.
...Gemellino...>> disse ancora, iniziando a singhiozzare.
Muichiro sussultò.
- Gemelli? Shizuki e Takashi sono gemelli?
Pensò, e un piccolo pezzo di pelle si sgretolò, cadendo a terra.
Guardava la scena, incapace di proferire parola in alcun modo.
<<Shizuki...
<<N-Non fa niente>>
La risposta della ragazza fece impallidire Muichiro.
Finché un dolore lancinante nel petto non lo fece cadere a terra...

Due giorni dopo - Dimora della farfalle

<<Shinobu san, sei sicura di star bene? Sei così silenziosa>> la voce acuta di Mitsuri, il pilastro dell'amore, giunse tremante alle orecchie di Shinobu, che stava sorseggiando il suo thè silenziosamente.
<<effettivamente sono preoccupata>> rispose la ragazza, scostando lentamente la piccola tazza dalle sue labbra.
Le due ragazze si incontravano spesso, quando a casa dell'una o dell'altra, o alcune volte addirittura in missione.
Esse erano sedute sopra un ramo di quercia, e stavano sorseggiando del thè verde, chiacchierando allegramente.
<<oh? E per chi? Non avrai mica una cotta segreta, Shinobu san!>>
Esclamò la ragazza dai capelli rosa e verdi, eccitandosi improvvisamente.
<<No, Mitsuri, nulla di simile>> rispose Shinobu, seria.
Mitsuri chinò il capo, delusa.
<<ebbene? Per chi sei preoccupata?>> domandò subito dopo, riprendendosi all'istante senza alcuna esitazione.
<<Beh, a dirla tutta sarebbe Muichiro>> a questa risposta Mitsuri rischiò di cadere giù dall'albero per un attimo.
<<eeh!? Muichiro san? Ti rendi conto di chi stai parlando? Muichiro è Muichiro! Lui è molto più forte di noi! Anche se più piccolo è un vero e proprio prodigio! Inoltre lui è così maturo e... e... lui è un vero uomo!>> sbraitò la ragazza tutto d'un fiato, beccandosi lo sguardo perplesso di Shinobu non appena ebbe finito.
<<Oh..., scusami Shinobu san>> concluse poi, arrossendo terribilmente.
<<Mitsuri san, calmati è un po' piccolo per te!>> ridacchiò Shinobu, e Mitsuri arrossì.
<<non intendevo questo>> ripose Mitsuri con un filo di voce, che non esitò a schiarire con un sonoro colpo di tosse.
<<Lo so bene, stai tranquilla>> sorrise Shinobu, avvicinandosi nuovamente la tazza di thè alle labbra.
<<E perché dovresti essere preoccupata?>> domandò nuovamente Mitsuri, riprendendosi, ancora una volta, all'istante.
<<L'ultima volta che lo visto sembrava davvero debole, era più bianco del solito e inoltre negli ultimi tempi è magro e smilzo, è ha perennemente delle occhiaie nere come la pece sotto gli occhi>> spiegò Shinobu, calma.
<<Quando è arrivato qui non aveva ferite importanti, e sia il suo cuore che i suoi polmoni, malgrado io abbia controllato più e più volte, sono sempre impeccabili e sani>>
Proseguì Shinobu, per poi fare una piccola pausa, sorseggiando altro thè.
<<Shinobu san! Sei sicura di aver controllato bene il cuore? Magari è innamorato!>> esclamò il pilastro dell'amore, immaginando già tutti i pettegolezzi che avrebbe potuto sperperare.
<<Muichiro non è un ragazzo che si distrae dal suo lavoro per una cosa talmente futile>> rifletté Shinobu, deludendo ancora una volta Mitsuri che continuò a sorseggiare dalla propria tazzina, con tristezza.
<<Per parer mio, è più distratto del solito, e questa è la causa di tutte le sue ferite, che lo stanno portando ad abbattersi anche psicologicamente...
<<Shinobu san! Per favore non riniziare con i tuoi discorsi pressoché incomprensibili riguardanati la pisache umana! Impazzirò!>> esclamò Mitsuri, facendo dondolare il ramo pericolosamente.
<<Psiche, Mitsuri san, si chiama così, e comunque, almeno per ora non avevo intenzione di parlarti di questo argomento>> concluse shinobu, dopo un ultimo sguardo rivolto a Mitsuri.
E subito dopo un silenzio incessante dominò il paesaggio.
Per qualche minuto, che a Mitsuri sembrò eterno, l'unico rumore udibile era il sorseggiare rumoroso di entrambe le ragazze e il fruscio delle foglie, che si muovevano per il leggero vento.
<<Shinobu san, ma per quale motivo dovresti essere preoccupata per Muichiro san?>> domandò la ragazza, nuovamente.
Anche se Shinobu le aveva spiegato la situazione fisica si Muichiro, non c'era comunque alcuna spiegazione per la preoccupazione così persistente della ragazza.
<<Beh, a dirla tutta, lui era qui solo due giorni fa, ed è andato via senza dir nulla ne a me ne ad Aoi, ed è curioso, non trovi?>> domandò Shinobu, per poi posare la tazzina del thè consumata in equilibrio sul ramo cilindrico dell'albero.
<<Sì, effettivamente è strano>> chiarì Mitsuri storgendo la bocca.
<<E riguardo alle occhiaie? Per tuo parere sono causate da qualcosa nello specifico?>> domandò Mitsuri subito dopo, anche su di lei si era calato un velo di angoscia.
<<Non so, gli adolescenti non hanno bisogno di dormire molto, ma hanno comunque bisogno di dormire, quindi per parer mio non dorme affatto, o dorme così male da risvegliarsi ancor più affaticato di prima, ma se fosse così, la situazione sarebbe peggiore di quel che pensiamo>> disse Shinobu, guardando lontano, con un sorriso freddo impresso suo volto.
<<Shinobu san, tu sei il dottore, non certo io! Quindi spiegami con parole comprensibili!>> esclamò la ragazza, storgendo la bocca in una piccola e buffa smorfia.
<<La mia preoccupazione più grande è che per il suo scarso sonno, le sue ferite faranno fatica a rigenerarsi>> disse la ragazza, guardando una farfalla che le stava svolazzando intorno, per poi posarsi sul suo indice, che la ragazza aveva prontamente alzato davanti a se.
<<inoltre ne lui ne Ginko sono più venuti a proferire notizia, e questo mi preoccupa ulteriormente...
Concluse Shinobu, guardando la farfalla dalle grandi ali blu, che le si era posata sull'indice.
...detto questo, perché non parliamo d'altro? Muichiro sta prendendo il sopravvento sul nostro discorso!>> esclamò Shinobu ridendo; risata a cui si unì allegramente anche Mitsuri, le quali cambiarono discorso subito dopo.

Intanto - villaggio dei forgiatori

<<uh? AAAH! MUICHIRO TOKITO! MUICHIRO TOKITO SI È SVEGLIATO!>> l'urlo di un ragazzo stimpanò Muichiro, al quale fischiarono le orecchie inevitabilmente.
Tre persone si fiondarono dentro la sua stanza, sentiva solamente il suono dei loro passi, ma non riusciva vedere nulla, la luce solare che penetrava dalla finestra sembrava fiondare negli occhi del ragazzo.
<<Tokito sama! La prego di non alzarsi! Mi dica, si ricorda tutto? Le fa male qualcosa? Mi sente! Ehi, mi sente!>>
Insistè una voce maschile, che prese a scuoterlo vivamente.
<<s-sì, ti sento>> ripose Muichiro dopo poco, per poi accorgersi di avere il corpo ricoperto di bende, compreso il volto.
<<M-Mi dica, le fa male qualcosa?>> Muichiro riuscì finalmente a intravedere qualcosa; una divisa marrone e il volto coperto che lasciava trapelare solo gli occhi: erano kakushi. un'altra ragazza, al fianco del primo, stava prendendo appunti su un foglietto appoggiato al comodino accanto al letto su cui era sdraiato Muichiro.
<<non credo>> si limitò a dire il ragazzo, beccandosi li sguardi confusi dei tre kakushi che lo circondavano.
<<dove mi trovo?>> disse poco dopo, la vista stava cominciando ad essere più chiara e vivida.
<<si trova al villaggio dei forgiatori, Tokito sama!>> ripose uno dei tre con un sussulto.
<<capisco...>> disse infine, per poi fare una piccola pausa.
Ripensò alla notte precedente.
- Ho esagerato, e il mio lavoro è stato pressoché inutile. Inoltre ho ferito uno Tsuchinoe, e non ho nemmeno combattuto per mia sana pianta- aspetta! Takashi e Shizuki! Che fine avranno fatto!?
Sobbalzò, e di conseguenza anche i kakushi sussultarono all'unisono.
<<Takashi e Shizuki! Loro come stanno!?>> domandò urlando, cercando di alzarsi, ma una fitta ai muscoli addominali lo trattenne sdraiato.
<<beh, loro...

Angolo scrittrice
E rieccomi con la suspense...
Scusate ma la suspense è salutare alle volte, ehehehe~
Okey, ritornando alle cose serie, per chi non lo sapesse spiego brevemente cosa sono i kakushi; loro sono i tipetti mascherati che fanno parte della squadra segreta degli ammazza demoni, loro sono incaricati di pulire la scena una volta che gli ammazza demoni veri e propri hanno smesso di combattere e inoltre curano i feriti; tutto questo perché non sanno usare a regola d'arte la katana, ma desiderano comunque dare una mano agli ammazza demoni.
Beh, devo dire che per parer mio sono troppo simpatici (❁'◡'❁).
Bene, spero abbiate capito chi intendo per kakushi.

E a voi? Piacciono i kakushi? E secondo voi Takashi è sopravvissuto o è morto in battaglia?~>

Detto questo, al prossimo capitolo~
F.D~

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