Dopo un paio di ore si destarono nuovamente, e si ritrovarono congiunti, mano nella mano. "Ben svegliato" Kokichi lambì Shuichi per svegliarlo del tutto. Poco più tardi quello stupendo bacio venne ricambiato ma K1-B0 riapparve magicamente. "Killing Game o ospedale, io vi becco sempre a lambirvi eh?" disse con una leggera risata sul volto. I due arrossirono subito e si oziarono. Erano in un ambiente che si sarebbero oramai sognati, certo non era il massimo un risveglio in ospedale ma sempre meglio di quell'orribile Killing Game; in stanza con loro c'era anche Himiko che aveva appena aperto gli occhi. "Nyeh, dove siamo?" disse ancora assonnata. "I dottori hanno detto che questa è la stanza di noi redivivi" rispose il robot. A Kokichi gli tornò in mente quel maledetto flashback della morte di qualcuno da parte della Pianista, e in quel momento capì cosa volesse intendere quel libro attraverso quella frase; perciò ora doveva fare attenzione a tenere alla larga sia lui sia Shuichi da Kaede, ma la seconda volta - o ben sì quella sulla non certezza della corrispondenza alla realtà del libro - gli metteva ancora più ansia e dubbio. "Tutto okay Oma?" chiese Kiibo che lo aveva notato più pensieroso del solito. "Oh, certo!" rispose il piccolo Leader con un sorriso a 32 denti. Uscirono dalla stanza e scorsero con la coda dell'occhio una ciocca al quanto conosciuta. "K-Kaede?" gli occhi di Shuichi erano colmi di lacrime e le sue guance si colorano di rosso non appena la Pianista aprì la porta. Gli occhi degli altri ragazzi si illuminarono al loro volta non appena videro i redivivi del loro Killing Game. "Chi era la Mastermind?" fu la prima domanda che stese al suolo le anime dei compagni. "Tsumugi, ed era lei la vera assassina di Rantaro... scusami Kaede" Shuichi rispose con tono più sincero possibile, ma appena terminò il suo resoconto si buttò fra le braccia di Kaede. I sentimenti messi in gioco erano troppi, nessuno comprendeva cosa potesse accadere in quel momento: Kokichi iniziava ad avere i primi attacchi alla gelosia, Kaede era intenta a baciare Shuichi e il Detective era lì, fermo tra i due. "Volete sapere la bella notizia?" Miu era già tra le braccia della sua amata creazione - e chi ci poteva dire che non avessero una relazione - intenta a rivelare qualcosa di spettacolare. "Rantaro e Kaede sono ufficialmente la coppia del gruppo!" l'inventrice era rimasta ancora lì, alla prima coppia di defunti e alla prima che incontrò dopo essersi destata in ospedale. "Allora ti sei persa Maki e Kaito e-" un pugno venne sferrato sul volto del robot dall'astronauta, ancora rosso per l'imbarazzo; Maki intanto rideva ma decise di fermare il piccolo litigio tra il suo ragazzo e il loro amico. "Stavi dicendo Kiibo" Angie riprese il discorso delle coppie non appena il malessere cadde in miseria. "Kokichi e Shuichi". Gli occhi di tutti si posarono su di loro, Kokichi sperava di avere un flashback della storia per sapere cosa doveva fare ma nulla, Shuichi tentava invanamente di coprirsi. Kaito era su di giri - non che Maki e gli altri, eccetto qualcuno, erano su qualcos'altro -, non tollerava il fatto che il suo migliore amico stasse con una delle peggiori persone del Killing Game. "E se stasse mentendo sull'amore? Io lo ammazzo" era l'unico pensiero che si riusciva a fare in quel momento. Questa volta fu Maki a sferrare il pugno in pieno volto a Kokichi, ma per sbaglio il primo venne dato a Shuichi. I due atterrarono al suolo. "Portiamoli a casa" fu l'opzione più votata dai 13 studenti in piedi.
Kokichi, dopo quel fortissimo mal di testa si destò di colpo facendo svegliare anche il suo amato Shuichi. Erano in una stanza non molto grande ma nemmeno tanto piccola, aveva le pareti rivestite di un marrone antico - per rendere l'atmosfera più adolescenziale -, il pavimento presentava dei tappeti a forma di... Monokuma; c'erano una scrivania, un armadio e dei comodini affianco al letto, ma la stanza stessa e i suoi abbellimenti erano follemente riguardanti a... Danganronpa. Gli occhi di entrambi iniziarono ad inquietarsi, tremavano perché temevano di essere in un nuovo Killing Game. "Shumai, ho seriamente pau-" le parole di Kokichi vennero interrotte dalle candide labbra di Shuichi che si posarono lievemente su quelle del viola. Il Detective era infoirato del tutto e mise in leggero imbarazzo il suo amato. "S-Shumai..." il giovane Leader lo guardava con occhi pieni di desiderio ma allo stesso tempo ripieni di terrore. "Prima scendo a frenare i nostri dubbi, poi ti devo dire una cosa" una mano si posò sul membro del più basso, il quale arrossì di botto. "Ormai è giunto al limite" l'eccitazione si fece sentire anche da parte di Kokichi, che proprio i quel momento ebbe un erezione. Saihara non ci diede molto peso, ma lo notò all'istante, allora decise di alzarsi dal letto e scendere le scale. "Torno fra un paio di minuti" e chiuse la porta. Di scatto il viola si mise una mano tra i boxer per alleviare l'imbarazzo ma le sue lacrima dicevano diversamente. "Mi ama davvero a tal punto di fare sesso?" era la cosa che lo faceva piangere dalla felicità. Decise di fargli un regalo, un bel regalo. L'ennesimo flashback si presentò alla mente di Kokichi. Si alzò di fretta dal letto, prese del nastro rosso che trovò in uno dei cassetti della scrivania, e cominciò a 'impacchettarsi'. "Se fossi in lui, non so quanto mi ecciterei" gli venne da pensare in quella situazione.
Intanto, Shuichi era sceso al piano inferiore e trovò tutt'altro che un Killing Game: una cucina ben ordinata, un piccolo, ma stupendo, salotto con una grande TV, una libreria e ad angolino un tavolo con dei fogli, un paio di porte che conducevano a luoghi diversi di una normale casa (giardino, bagno, scantinato, studio, camera degli ospiti etc...). "Sono finalmente a casa" scosse la testa perché si rese conto di aver detto una cavolata. "Siamo nella nostra casa, Kokichi" le guance gli andarono direttamente a fuoco, soprattutto perché sapeva che quando sarebbe tornato dal suo amato gli avrebbe dovuto dire che "lo devo scopare, non ce la faccio più a tenermelo dentro questo desiderio" era ormai più forte di lui. "E quello cosa è?" su quel tavolo accanto alla libreria, c'era un foglio scritto che il Detective decise di prendere e leggere. Caro me stesso, con quanta fortuna sei uscito dal nostro reality show preferito? Sai, Danganronpa è un posto stupendo dove morire, ma credo che lo sappia. Non mi dilungo oltre e sono felice che hai incontrato Junko Enoshima. Shuichi prima del Killing Game. Le lacrime cominciano a scendere sul candido volto del protagonista e si diresse al bagno. "Ero davvero io il fan di Danganronpa? Ora capisco perché ci sono quei post in camera mia... mi sento uno schifo" prese a pugni il muro per non sfogarsi su sé, ma quando si ricordò dell' 'appuntamento' con Kokichi, si asciugò le lacrime e tornò immediatamente in camera e trovò...
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𝕴𝖒𝖒𝖊𝖓𝖘𝖎𝖙𝖞
ФанфикUno la mente e l'altro la mano, un amante della curiosità e uno scrittore, un leader bugiardo e un emo detective. Ma se trai due riuscissero a trovare qualcosa che li unisca davvero oltre la passione lettura/scrittura?