𝓢𝓶𝓾𝓽

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Trovò Kokichi steso a terra con del nastro rosso attorno a lui. "K-Kokichi?" l'eccitazione si fece sentire nel ventre di Shuichi e nel suo membro. "S-Shumai?" il viola gli rispose con una voce leggermente provocante. "Proprio come in quei stupendi racconti" i libri, ovviamente, non abbandonavano mai i suoi pensieri, anche quel libro he 'leggeva il futuro'. "Che hai fa-" le parole di Shuichi vennero improvvisamente interrotte dalle candide labbra di Kokichi che si posarono sulle sue. "Ti amo" si dissero appena si staccarono da quel mitico bacio. Il piccolo Leader, con l'aiuto del Detective, si tolse di dosso il nastro ma perse accidentalmente l'equilibrio e il suo fondo schiena atterrò sul membro di Shuichi. Un gemito fuoriuscì dalla bocca del maggiore. I loro volti si colorarono immediatamente di un rosso accesso e ben visibile. "Ma che ci prende oggi?" fu la domanda che riportò alla realtà entrambi i protagonisti. Shuichi, con leggero timore di un rifiuto, alzò lievemente la giacca di Kokichi fino al punto di toglierla completamente; gli fece un po' effetto vedere delle cicatrici sulla schiena del più piccolo e così decise di chiedere spiegazioni: "Come mai tutte queste cicatrici, tesoro?" ma un vuoto si presentò nella mente del Leader che nemmeno il 'libro del futuro' si fece udire. Gli occhi gli si pietrificarono, iniziò addirittura a tremare come le foglioline in pieno inverno pronte a volare via e cadere sul terreno. "Hey, ho detto qualcosa di sbagliato amore?" smise di tremare e le guance gli andarono a fuoco come quelle di Shuichi. Non ottenne una risposta vocale ma una spinta violenta sul letto e sentire i suoi pantaloni scivolare via con le mani di Kokichi. Nessuno dei due disse una parola, allora Saihara decise di ribaltare la situazione: si mise sul ventre di Oma e gli tolse gli indumenti rimasti, erano entrambi eccitati e non volevano per nulla fermarsi, così l'emo Detective prese il membro del leader e lo mise nella sua bocca. "S-Shumai!!" questa volta fu Kokichi a tirare un gemito per via di quell'immenso piacere. "Come ai vecchi tempi" era proprio lui che ricordava tutto, il passato e il suo vero carattere, il quale assumeva solamente con la persona che più amava al mondo... anzi, l'unica. Gli prese una mano e gliela mise sul suo petto e gli disse una frase che lo fece piangere per la felicità: "Tu promettimi che non spezzerai mai questo piccolo cuore che oramai appartiene solo a te, e non apparterrà mai a nessun'altro... e così farò io con il tuo". Si scambiarono il più bel bacio che si diedero nella relazione fino ad allora e cominciò un'immensa lotta di dominio tra le loro lingue. "Non ti vuoi proprio arrendere eh?" la voce scherzosa di Shuichi faceva divertire entrambi. "Mi sembra ovvio, no?" una leggera smorfia si mostrò sul volto del protagonista. Poi, preso dall'eccitazione, il Detective chiese una cosa molto strana: "Sei pronto amore?". L'amato leader del fandom lo guardò un po' scioccato ma annuì comunque. Shuichi si mise nuovamente sul suo ventre e fece ingresso nel corpo dell'altro, inizialmente ci andò molto piano perché temeva di far male al suo piccolo grappolo d'uva ma quando vide che ci stava facendo l'abitudine a quell'intrusione piacevole, ci andò pesantemente. "Proprio come in quei libri... spero che non muoia" quel piccolo pensiero lo uccise immediatamente, una lacrima gli bagnò lentamente il volto, poi due, tre, fin quando non si rese conto di star piangendo. "F-Faccio male?" chiese l'attivo molto preoccupato del pianto dell'altro. "...N-no tranquillo tesoro mio" si scambiarono un altro bacio, questa volta però fu molto pesante per via dell'eccitazione di entrambi. Le lacrime si placcarono e immediatamente prese il membro del suo amato e iniziò a giocarci, proprio come un bambino. "Wo, wo, già ti sei ripreso?" la voce sarcastica di Shuichi fece accendere le guance di Kokichi, il quale rispose con un dolce sorriso da ingenuo. "Ti amo" dolci parole erano quelle del viola. "E io ti prometto di farlo sempre" anche il blu ci andava di botto con la dolcezza di quelle frasi. "Strano che quella voce non mi risuoni in mente" il pensiero del leader supremo si soffermò per un momento su quel dannatissimo libro che non si era ancora fatto sentire/notare, ma preferiva così. 

Ripresero poco dopo quelle dolci frasi che riscaldavano e aumentavano la foga nel loro corpo, e fermarli non ci si riusciva. "Sto per rientrare, se ti faccio male avvertimi" Shuichi si rimise sul ventre di Kokichi ed entrò nuovamente con il suo membro nel corpo dell'altro. Un gemito si diffuse in quel piccolo ambiente che pareva tanto accogliente e come tale era. "Noi siamo come l'immensità" quella frase sorprese le emozioni di Shuichi che si trasformarono in un misto di felicità e pianto. "S-Sì, l'immensità" ripose sempre egli con un'ultima entrata nel corpo dell'altro. "Ora sta a me!" disse con un leggero orgoglio Kokichi che ribaltò le loro posizioni, in modo tale da trovarsi sul ventre di Shuichi. Questa volta non entrò con il membro, ma avvicinò due delle sue dita alla bocca di Saihara, il quale le lubrificò; successivamente si guardarono intensificamene. "Sei pronto?" chiese Oma pronto a fare entrare quelle due dita in uno dei punti più nascosti del corpo dell'altro. "S-sì" rispose leggermente timoroso Saihara che non ci vedeva più dall'eccitazione. "Poteva andare senza nemmeno chiedermelo, però se lo ha fatto... vuol dire che ci tiene davvero" un sorriso si stambo sulle labbra dell'emo detective che aveva i migliori pensieri se fosse stato in contesa con il leader bugiardo. Lentamente, quelle due magnifiche dita entrarono nel corpo dell'amato detective del fandom. Un gemito, e un movimento, sii manifestò da parte di Shuichi che si stava godendo il piacere, si sentiva in Paradiso. "M-ma dove è f-finito il mio Kichi t-timidone?" cercava, nei limiti del possibile, di non urlare un gemito e proporre quella benedetta domanda. "Sai, in amore non si è mai timidi" la voce provocante dell'altro non faceva altro che aumentare le emozioni in quella stanza che andarono avanti fino a tarda serata.

"Sei felice di come è andata oggi?" chiese Shuichi non appena si mise i boxer e si buttò a peso morto sul letto ancora leggermente sporco di quel liquido che ricordava il latte. "Ascolta Shumai..." Kokichi si mise ai piedi del letto dove poteva visionare  completamente il volto dell'altro e si mise in ginocchio con una scatolina in mano. "Facciamo concludere questo giorno con queste due fedi?" aprì la scatola dove c'erano due fedi d'ora, non si conobbe mai se fosse vero o no ma poco importava, le guance si colorarono di rosso e le lacrime di gioia si fecero sentire sul volto del più alto. "Me lo chiedi anche?" un bacio venne scambiato mentre si mettevano gli anelli. "Non ti abbandonerò mai" si sorrisero, si abbracciaro, si baciarono e si addormentarono... da lì passarono diversi anni per il Peggiore Avvenimento. [Ringrazio fortemente mastrolindo3 per avermi condott* fino a qui grazie alle sue storie]

𝕴𝖒𝖒𝖊𝖓𝖘𝖎𝖙𝖞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora