Capitolo 1

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Sei anni dopo

"Pronto?"
"Sono io!"
"Che c'è, Naj?"

Naj. Da quanto tempo non si sente chiamare così.

"Volevo dirti che passo a prendere la bambina sabato mattina come avevamo concordato."
"Va bene."
Maggie riattacca senza aggiungere altro e a Najwa si spezza il cuore. Mai avrebbe pensato che un giorno le loro strade si sarebbero divise in quel modo.

——

Sono stati sei anni di alti e bassi.
Sei anni meravigliosi.
Sei anni difficili.
Sei anni fatti di amore, quello vero, quello che ti distrugge e ti ricompone allo stesso tempo.

Poi è arrivato il giorno in cui Najwa ha deciso di staccare la spina.
Non è stata una decisione facile.
Non è stata una decisione presa di punto in bianco.

Ama ancora Maggie.
E Maggie ama ancora Najwa.

Ma a volte l'amore non è abbastanza.
Un figlio non è abbastanza per tenere in piedi un matrimonio.

Letitia è stata una benedizione. La loro piccola bambina perfetta.
Ogni volta che chiude gli occhi, Najwa riesce ancora a vedere Maggie che stringe tra le braccia loro figlia, mentre le canta una ninna nanna per farla addormentare prima di posarla nella culla e fermarsi a guardarla ancora per un attimo perché non è mai abbastanza il tempo che passa con lei.

Ora che Leti ha quasi 6 anni, è innegabile la somiglianza con la madre. Ha gli stessi occhi verde chiaro, i boccoli biondi e le fossette.
Anzi, la fossetta.
Una mini fossetta sulla guancia sinistra.

È la fotocopia di Maggie, ma il carattere - quel bel caratterino - quello l'ha decisamente preso da Najwa. Nonostante la giovane età nessuno, proprio nessuno, può metterle i piedi in testa.

È per lei che il loro matrimonio ha resistito fino a quel fatidico 14 di agosto nonostante fossero già più di sei mesi che le loro idee erano inconciliabili, i litigi all'ordine del giorno e l'amore si era trasformato in maledetto risentimento.

Avevano perso l'equilibrio.
Avevano scoperto che stare da sole era diventato più facile che restare insieme.
E così - a poco a poco - si erano allontanate.

Najwa aveva perso la sua migliore amica.
Maggie aveva perso la sua confidente.

"Ehi, mamma, dove mi porti oggi?"

La voce della piccola Letitia scuote Najwa dai suoi pensieri, sempre fissi sulla biondina che di lì a poco potrà ufficialmente definire sua ex moglie.

Fa dannatamente male, ma non si torna indietro.

"Lo so che ti avevo promesso che avremmo fatto qualcosa di divertente, ma dovremo rimandare. Verrai con me in centro. Devo vedere una persona.", dice Najwa guardando la bambina seduta sul seggiolino nel lato posteriore dell'auto.

La vede mettere il broncio e le si stringe il cuore. È come vedere una mini versione di Maggie infelice.
E lei odia vedere Maggie infelice, figuriamoci sua figlia.

Prova a rallegrare un po' l'atmosfera accendendo la radio.
Preme il tasto play sullo schermo touch e aspetta che si avvii la playlist con le canzoni dei cartoni animati che ha registrato lei stessa in studio come regalo per il quarto compleanno della sua bambina.
Letitia ama sentirla cantare. La sua voce era l'unica cosa che la faceva calmare anche quando alla soglia del suo primo anno di vita piangeva ogni notte per via dei dentini che stavano spuntando.

Oggi però la sua voce registrata sembra produrre l'effetto contrario.
Najwa sa che non può aggiustare tutto con una canzone, con della musica alla radio, ma non ha altri mezzi al momento. Nemmeno la forza di fingersi felice.

Ha preso lei quella decisione.
Ha lasciato lei Maggie.
Ha commesso lei l'errore più grande della sua vita e ora tutti ne pagano le conseguenze.

Compresa Letitia.
Una bambina di sei anni la cui unica colpa è quella di essere loro figlia, di essersi ritrovata al centro della tempesta.
Nessuno le ha chiesto se le andasse bene così, se fosse felice di doversi dividere tra mama naj e mama mag.

Najwa fa un respiro profondo.
Poi un altro.

Deve calmarsi.
Non può piangere davanti a sua figlia.

Una lacrima sfugge al suo controllo.

Ennesima promessa infranta.

Senza di lei non funziona.
Senza di lei niente funziona.

———
Hola hola!
Sono tornata con questa storia come avevo promesso!
Farà male? Sì.
Ne varrà la pena? Assolutamente sì.

Vi amo infinitamente.
baci,

Debs

Back to you (Sequel di Somewhere only we know)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora