Capitolo 3

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Come era solito mi svegliai con un gran mal di testa, non c'era notte che passavo senza pensare a quella che era la mia famiglia... a Gaz e a Giuly, la quale assenza mi rende sempre più fragile e debole. Ormai ero abituata ad addormentarmi piangendo, ma devo farmi forza...le cose andranno meglio.

Almeno lo spero.

Mi alzo di malavoglia e dopo essermi fatta una doccia, mi avvolgo in un asciugamano e vado nella camera da letto alla ricerca della mia borsa per prendere un'aspirina, per il mal di testa.

Mi vesto e mi trucco velocemente dato che oggi sarebbe stato il mio primo giorno di lavoro. È stata Mary a trovarmelo, ultimamente mi sono legata a lei, è come una zia per me. Le ho parlato della mia situazione e mi ha detto che avrebbe fatto il possibile per aiutarmi, nonostante le abbia detto che non ce n'era bisogno.

Questo lavoro consiste nel fare la commessa in un negozio, niente male per adesso. Dato che non mi sono trovata nulla di meglio.

Dopo aver preso la borsa, chiavi e cellulare mi dirigo verso il centro di Londra, tra meno di venti minuti conoscerò il mio futuro capo.

Subito dopo aver aperto la porta un campanellino segnalò il mio arrivo. L'odore di detergenti e prodotti per il corpo mi invase l'olfatto facendomi capire che questo è uno di quei negozi dove trovi un po di tutto, diciamo una specie di supermercato in miniatura.

Vedo una commessa bionda e truccata pesantemente, all'apparenza sembra tutta rifatta e si potrebbe dire che al posto delle tette ha dei palloncini pieni d'acqua, penso che abbia solo qualche anno in più di me... mi avvicino a lei è la saluto con un cenno con la mano presentandomi.

"Ciao, sono Wendy" le dico rivolgendole un sorriso.

"Piacere Madison, come posso aiutarti??" Risponde lei con aria menefreghista.

"Mi può dire dove posso incontrare il suo capo??" Le chiedo a tono.

Mi indica la strada e alla fine mi ritrovo davanti a una porta in legno con una placca dorata con scritto "Payne"

Busso aspettando una risposta che non arriva, mentre sto per alzare la mano dinuovo la porta si apre rivelando un ragazzo alto, moro con un fisico abbastanza muscoloso. La cosa che mi sorprende è che sia molto più giovane di quanto mi aspettassi.

"Salve signorina Parker, come va??" Mi chiede colui che penso sia il mio capo, mentre mi fa cenno di entrare nell'ufficio e sedermi in una delle sedie difronte.

"Bene grazie, signor Payne" li dico sorridendo timidamente.

"Chiamami Liam" annuisco metre riprende a parlare "dato che oggi è il tuo primo giorno, ti spiegherò alcune cose che devi sapere e ti darò la divisa da lavoro" sorrise porgendomi una maglia bianca con delle scritte nere.

***

È passata mezzora da quando Liam è ritornato nell'ufficio lasciandomi a servire dei clienti. Ho scoperto che lui ha preso il posto del padre, che non é potuto venire al negozio, e che entro una settimana riprenderà a fare il barista.

Vengo interrotta dai miei pensieri dal tossire di Madison, mi giro verso di lei che si trova alle mie spalle e mi porge una scatola, che osservando meglio è piena di shampoo e creme. Mi fa cenno di prenderla e con insicurezza faccio ciò.

"Queste vanno nel reparto igiene, quello alla tua destra. Portale là" mi dice lei, ma chi si crede?? Non sono mica il suo cane, ma non voglio fare casino il mio primo giorno quindi la ignoro, e vado a metterle apposto senza neanche risponderle.

Prendo una scala per arrivare allo scaffale per sistemare i prodotti, mentre appoggio gli shampoo sento una voce maschile.

"Sì Safaa, ho capito...è pieno di queste cose, non so quale prendere...non rendere le cose più imbarazzanti di quanto non lo siano già...okay provo a chiedere alla commessa" dice il ragazzo rivolgendomi uno sguardo prima di riportare la sua attenzione alla persona dall'altra parte del telefono "lo faccio solo perché mamma è a lavoro...sì sì anche io ti voglio bene, a dopo"

Mi rendo conto di averlo già visto da qualche parte...ora ho capito, è quello che si è messo a ridere quando non riuscivo a prendere la valigia, il primo giorno che sono arrivata a Londra. Penso che non si ricordi di me.

Viene verso di me e mi guarda, con un sorriso malizioso, dal basso dato che io sono ancora sulla scala.

"Scusami avrei bisogno di chiederti un parere.."mi dice il ragazzo.

Mentre cerco di scendere inciampo nel laccio delle mie vans e cado all'indietro, delle mani pronte mi prendono per i fianchi evitando di farmi sbattere per terra. Sento il suo respiro caldo sul mio collo, e solo ora mi rendo conto che sono immobile tra le sue braccia.

"Se vuoi possiamo rimanere così...ma devorei sbrigarmi." Mi sussurra all'orecchio. Sussulto nel sentire quelle parole e mi stacco da lui mettendomici davanti. Guardo verso il basso mentre sistemo la maglia che si era alzata leggermente quando stavo per cadere.

"Ehm, grazie" li sorrido timidamente cercando di ignorare i brividi che mi percorrono la schiena "cosa dovevi comprare??" Li chiedo guardandolo in quei occhi, che solo ora mi rendo conto di quanto siano intensi, e di come combini bene il color caramello con quello della sua pelle ambrata. Devo ammetterlo...é davvero un bel ragazzo.

"Ecco.. vorrei dei assorbenti per mia sorella, ma non so quali prendere" disse grattandosi la nuca e socchiudendo gli occhi come se si aspettasse che sarei scoppiata a ridere.

Ed è proprio quello che feccio, ma mi ricompongo subito perché sembrava abbastanza contrariato dalla mia reazione. Mi asciugai le lacrime che si erano accumulate agli angoli dei miei occhi, a causa della risata, gesto che sembrò farlo arrabbiare di più.

"Scusa, non sono riuscita a contenermi" li dissi con un sorriso divertito sulle labbra.

"Se come no...Lascia stare, me la caverò da solo" mi fece un cenno con la testa, e senza nemmeno guardami si girò di spalle e prese il primo pacco do assorbenti che li capitò tra le mani per poi andare pagare alla cassa, e rivolgendomi un'occhiataccia di fuoco prima di abbandonare il negozio.

***

Il resto della giornata passò tranquillamente e dopo aver preso l'orario di lavoro, andai al bad&breakfast per fare le valigie e prepararmi per domani, il mio trasloco ormai è alle porte. Ieri ho parlato con la proprietaria dell'apparatamento, che mi ha riferito che il posto era ancora disponibile. Verso le dieci di sera mi ritrovai ad ordinare del takeawey (?) messicano, per cena, da mangiare guardando la tv.

-Angolo Autrice
Ciao babbani
Nel prossimo capitolo Wendy andrà a vivere in un nuovo appartamento, che come già sapete e occupato da Malik. Succederanno un sacco cose e nuovi incontri..miraccomando commentate o votate premendo sulla "stella" alla fine del capitolo.

Mlmlml D.

"He is all i want" || ZaynMalik ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora