Dopo aver chiarito, i due decisero di continuare a girare per un po' tra le strade sconosciute di Vienna.
La serata era appena cominciata, dato che erano solamente le ventidue.
Non avevano alcun progetto in particolare, volevano solo stare insieme e divertirsi, non gli interessava né come né dove.
Decisero di continuare per quella strada, quasi totalmente vuota, dove avevano la possibilità di stare vicini senza doversi nascondere troppo.
Tenersi per mano divenne addirittura una cosa normale, negli ultimi minuti della loro camminata.
Si fermarono dopo poco, però, davanti a uno stand di dolci, dato che entrambi non mangiavano dall'ora di pranzo ed erano molto affamati.
Cristiano chiese alla ragazza dietro il banchetto due ciambelle glassate, decisamente la cosa più appetitosa lì in mezzo.
Lei le infilò prontamente in un sacchetto di carta bianco, chiudendolo e porgendolo al calciatore, che lo afferrò, passandolo al ragazzo di fianco a lui per poter pagare.
«Fanno cinque euro.» Disse lei sorridendo gentilmente, mentre Ronaldo frugava tra le tasche posteriori dei suoi jeans, trovando dopo poco il suo portafogli.
Dopo una lunga ricerca per nel tentativo di trovare qualcosa che non fosse una carta di credito, lasciò una banconota da cinquanta euro alla ragazza e salutò, allontanandosi, senza chiedere il resto, ricevendo un 'grazie' imbarazzato in risposta.
«Pensa tu, Cristiano Ronaldo che gira con dei contanti nel portafogli.» Mormorò ridacchiando, cercando di prendere dal sacchetto uno dei due dolci che aveva appena comprato, ancora tra le mani di James.
«Già, dopo questa credo di aver visto tutto nella mia vita.» Rispose James prima di addentare con gusto la sua ciambella alla fragola.
«Non ti ho ancora ringraziato, comunque.» Sussurrò, subito dopo aver deglutito, e girandosi per lasciare un bacio sulla guancia dell'altro.
Camminarono per quelle strade per molti chilometri ancora, perdendo la cognizione del tempo e senza pensare a quanto altro tempo ci sarebbe voluto poi a tornare in hotel.
Camminarono fino a non sentire più le gambe, perchè anche solo stare insieme gli bastava per scordare tutto ciò che li circondava, almeno per un po'.
Dopo poco, rendendosi conto di essersi allontanati veramente tanto, decisero di fermarsi per andare a bere qualcosa in un locale.
O meglio, James senza dubbio avrebbe bevuto, ma sicuramente non sarebbe stato lo stesso per Cristiano, che fuori da casa sua non toccava alcol.
Era ormai passata da un po' la mezzanotte, ma non fecero comunque fatica a trovare un pub aperto.
Furono sollevati nel vedere che nessuna delle poche persone lì presenti li aveva riconosciuti.
Sedendosi al bancone, Cristiano non potè non notare come il barista stesse guardando il ragazzo di fianco a lui, cosa che gli dava non poco fastidio, ma a cui cercò di non fare caso.
«Cosa vi porto?» Chiese il ragazzo dietro il bancone, che sicuramente non aveva più di venticinque anni.
«Per me un qualsiasi analcolico va bene.» Rispose Ronaldo.
«A me fai un AK-47.» Aggiunse James, provocando una divertente reazione nell'altro.
«Sei sicuro? Lo sai che è roba forte.» Gli sussurrò, in spagnolo, cercando di non farsi capire dal ragazzo che li osservava mentre iniziava a preparare i cocktail.
Quelle parole non fecero altro che far sorridere il più piccolo, felice di quella preoccupazione.
«Tranquillo, lo so. voglio solo divertirmi un po', tanto ci sei tu con me.» Lo rassicurò, facendogli l'occhiolino.
Ronaldo si morse il labbro inferiore al solo pensiero di James brillo e del suo lasciarsi andare in quei casi, preoccupato ma anche incuriosito, mentre il barista posava i cocktail sul bancone.
E mentre lui sorseggiava lentamente il suo analcolico, il ragazzo affianco a lui beveva il suo drink super alcolico tutto in un sorso.
E quello fu solo l'inizio, perchè lui perse il conto, ma Cristiano ricordò di averlo visto ordinare lo stesso per almeno altre tre volte, che per uno non totalmente abituato all'alcol erano un po' troppe.
«Sai una cosa? Sei stato uno stronzo, tanto tempo fa. E ci sono stato malissimo per te, ci sto ancora male in realtà.» esordì improvvisamente James, facendo sbiancare il ragazzo che in quel momento era di fronte a lui e lo stava guardando.
Sapeva che aveva ragione, pensava a quelle cose da medi, ma sentirgliele dire da ubriaco, quando si riescono a dire le cose che si pensano senza maschere, senza filtri, aveva uno strano effetto su di lui.
Si sentiva un coglione solo a pensare a quanto le sue scelte avessero fatto del male alla persona che più amava al mondo.
Non voleva che succedesse ancora, che le cose vecchie tornassero a galla, era stato male anche lui, moltissimo.
«In realtà...» Tentò di dire, senza successo, perchè subito sovrastato dalle parole dell'altro.
«Però te lo giuro, che nonostante tutto, io non ho smesso di amarti neanche per un secondo, che ti ho pensato sempre. Sei sempre stato l'unico, per me, e ti amo anche ora, anche se in fondo non vorrei.» Terminò, con gli occhi lucidi, quasi soddisfatto di essere riuscito finalmente a buttare fuori ciò che da due anni si teneva dentro.
E Cristiano, guardandolo, non potè fare altro che pensare a quanto, anche lui, amasse ancora da morire quel ragazzo.
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Are you still with him? || Crismes
ФанфикCristiano Ronaldo da ormai due anni vive in Italia, ha cambiato totalmente vita ed è fidanzato con Paulo Dybala, ma c'è un suo ex compagno di squadra che non ha mai smesso di pensare a lui.