Are you still with him? || Crismes

Marco

Quando James vide Cristiano Baciare Paulo si sentì il cuore battere all'impazzata nel petto.

Era una scena terribile ai suoi occhi, non riusciva proprio a vederli.

Però poi si ricordò di ciò che aveva sentito e sentì il cuore vagamente più leggero.

Si diresse verso il suo migliore amico con un sorriso a trentadue denti stampato in faccia.

Marco, che si stava allenando, smise non appena lo vide.

Cosa poteva essere successo nei dieci minuti in cui era stato via da renderlo così tanto di buonumore?

«Si sono lasciati.» Sussurrò James, per evitare di farsi sentire dai suoi compagni.

Il sorriso che era anche sul volto di Marco sparì in qualche secondo.

Ovviamente aveva capito di chi stesse parlando il suo migliore amico, purtroppo.

Era felice se anche James lo era, ma pensava che Cristiano l'avrebbe portato solo a cose brutte.

«E tu ne sei felice?» Si azzardò a chiedere lo spagnolo, ricevendo in risposta uno sguardo confuso.

«Perché non dovrei esserlo? Cavolo, il ragazzo che amo è tornato single e dovrei essere triste?» Sbottò James, che proprio non riusciva a capire il comportamento dell'amico.

Marco fu tentato dal dirgli tutto ciò che pensava, ma sapeva che quelle parole avrebbero ferito l'amico.

Pensò di dirgli di lasciar perdere e continuare ad allenarsi.

Proprio quando stava per aprire bocca, però, capì che James doveva essere consapevole di ciò a cui stava andando incontro.

«Lo sai che se ti riavvicinassi a lui ti farebbe solo del male.» Mormorò sentendosi quasi subito in colpa.

Vide l'espressione del più grande cambiare immediatamente.

Se prima era sorridente, poi confuso, ora era decisamente cupo.

Aveva abbassato lo sguardo, consapevole che ciò che Marco aveva detto era la verità.

«Lo so, ma io lo amo.» Sussurrò, con un briciolo di disperazione nella voce.

Entrambi sapevano bene quanto amore nutrisse James nei confronti di Cristiano, ma sapevano anche com'era finita l'ultima volta.

«Non puoi permettergli di giocare ancora con i tuoi sentimenti. L'ha già fatto una volta.» Spiegò Marco, guardando il suo migliore amico con tristezza.

In fondo anche a lui dispiaceva che non potesse essere felice con la persona che amava.

«Non lo farà di nuovo...» Biascicò James, cercando di trattenere dentro di sé tutto ciò che in realtà avrebbe voluto urlare.

Sapevano entrambi che non c'era alcuna certezza che Cristiano avrebbe trattato bene James.

«Non voglio che tu soffra di nuovo, lo capisci?» Domandò Marco preoccupato.

Intanto James stava accumulando qualcosa dentro di sé, che aumentava a ogni parola dell'altro.

Probabilmente era rabbia.

Pensava che il suo migliore amico dovesse essere felice per lui.

«No. Non riesco proprio a capirlo.
Pensavo che tu fossi felice per me.» Sussurrò James, ancora con lo sguardo basso.

Quando alzò lo sguardo verso Marco notò un velo di delusione nel suo sguardo, e si sentì in colpa.

«Credo sia meglio non pensarci ora, torniamo ad allenarci. Sembra che ci stiamo dimenticando che domani abbiamo una partita importantissima per cui entrambi dobbiamo essere concentrati» Esclamò lo Spagnolo nel tentativo di terminare lì la conversazione, che secondo lui era già andata per le lunghe.

«Non pensavo ti desse così fastidio la mia felicità» Terminò James, per poi camminare fino all'altro lato del campo, ad allenarsi accanto a Marcelo.

Proprio in quel momento di fianco a loro passò Cristiano.

James alzò lo sguardo e incrociò lo sguardo del ragazzo di cui era innamorato.

Il più grande se ne accorse e sorrise, fermandosi di fronte a lui per qualche secondo.

Sarebbero potuti rimanere in quel modo per ore intere, ma dopo qualche secondo James decise di interrompere il contatto visivo e tornare ad allenarsi.

Marco, che si trovava appena qualche metro più in là, aveva osservato la scena con amarezza.

Se aveva tentato di allontanare James da Cristiano, non c'era riuscito.

Anzi, aveva ottenuto l'effetto opposto, perché quei due si sarebbero riavvicinati presto.