Capitolo 22

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AVVISO IMPORTANTISSIMO!!!

🚫🚫🚫IN QUESTO CAPITOLO CI SARANNO SCENE VIOLENTE RIVOLTE AD UN MINORE. SE SIETE SENSIBILI A QUESTO ARGOMENTO, VI PREGO DI SALTARE LA PARTE CHE AL MOMENTO OPPORTUNO EVIDENZIERO' CON I DIVIETI. E' MOLTO BREVE, MA E' MIO DOVERE AVVISARE 🚫🚫🚫

Sabato arrivò prima del previsto, e anche se Tan avesse voluto prenotare Kao per portarlo a casa dai suoi zii, Kao fu un guastafeste dicendo che se non osava tornare a casa per Natale lo avrebbero linciato, specialmente la piccola Neen.

Tan voleva andare a Pathum Thani con la sua macchina, ma Kao non aveva ne acconsentito ne smentito, perciò presupposte che a Kao andasse bene andare in macchina. Mai presupposizione fu più sbagliata.

Dovevano essere al conservatorio alle dieci e prendendo l'autostrada ci avrebbero messo più o meno mezz'ora.

Erano le otto e mezza del mattino, e Tan era ancora nel mondo dei sogni quando di punto in bianco il telefono iniziò a suonare.

Sentendolo appena e ancora mezzo addormentato rispose senza guardare chi lo stava chiamando. Non fece in tempo a dire "pronto" che Kao gli parlò.

<< Hai quindici minuti. Se entro questo limite di tempo non sarai pronto e non sarai ancora sceso, a Pathum Thani ci vai da solo e io ti precedo>>. Disse con tono serissimo, secco e freddo prima di chiudere la chiamata. Quel tipo di tono che non ammetteva altra risposta se non "sissignore".

Tan ci mise dieci secondi buoni a realizzare chi e cosa aveva appena detto. Di colpo si svegliò completamente e si fiondò a farsi un veloce risciacquo. In tempo da record si era lavato, asciugato e vestito e miracolosamente aveva ancora cinque minuti per scendere.

Fortunatamente la sera prima si era preparato la borsa della Nikon con tutto il necessario, portafoglio compreso, che lo aspettava sopra lo sgabello vicino alla porta d'entrata.

Tan varcò la soglia dello stabilimento allo scadere dei quindici minuti, e pochissimi istanti dopo il rombo di una moto si fece sentire.

Tan guardò verso il rombo per vedere Kao fermarsi davanti a lui porgendogli il casco nero che lui una volta aveva definito da quattro soldi.

<< Sei stato bravo. Se avessi tardato di cinque secondi ti avrei lasciato qui>>.

Tan nel frattempo era riuscito a riprendere fiato, prese il casco e se lo mise prima di assicurarsi che la Nikon fosse al sicuro e che non potesse andare da nessuna parte prima di salire e parlare.

<< Ma perché dobbiamo andare così presto?>>.

<< P'Mean mi ha detto che se non usavo questo stratagemma con te saresti stato in ritardo di almeno quindici minuti, e vedo che ha funzionato>>.

Tan chiuse gli occhi nel tentativo di controllare l'urgenza di maledire in modo a dir poco scurrile Mean, ma non poteva sapere che il vero motivo di Kao era un altro.

-Con quello che è successo l'ultima volta che io e lui siamo rimasti in uno spazio dove lui aveva libertà di movimento, col cavolo che te lo permetterò così facilmente. Se fossimo andati con la tua macchina sicuramente per me sarebbe finita male, invece, se siamo con la mia ragazzona, o ti tieni, o rotoli per terra. Anche se mi scoccia il fatto che mi devi abbracciare per poterlo fare, mi sembra un ottimo compromesso-

Erano arrivate le nove e cinque e Kao aveva trovato posto per la moto in un parcheggio custodito poco distante dal conservatorio.

<< Ottimo, abbiamo tre quarti d'ora prima di doverci trovare con i Phi, quindi possiamo andare in un bar qui vicino a fare colazione>>. Disse Kao mentre dava al custode del parcheggio i caschi e i soldi per poterli tenere al sicuro per lui, e dopo avergli detto che sarebbero tornati verso il tardo pomeriggio Kao e Tan si avviarono.

I won't leave you aloneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora