capitolo 1

441 61 27
                                    

personaggi principali: Katerine smith Margherita marsh  Cristian bateman

bip bip ...

bip bip.

Dannata sveglia del cazzo! alzarmi alle 9:30 in estate per andare a fare un lavoro del cazzo mi illumina e mi rasserena la giornata.

Che maleducata mi chiamo Katerine Smith piacere, ho 23 anni e lavoro in un bar per pagarmi una buona parte dell'università. Psicologia.

non sono molto alta ho i capelli rossi ondulati naturali ovviamente, delle lentiggini e gli occhi su un azzurro-verde.  vivo in Spagna a Valencia e devo alzarmi immediatamente dal letto e devo sistemarmi che sono gia in ritardo.

vivo da sola fortunatamente e sto bene . non amo dividere le mie cose con gli altri, purtroppo sono cosi e sono  gelosa delle mie cose. amo la tranquillità. Vivo sola perché i miei genitori non abitano qui abitano in un paese a tre ore e mezza di distanza Montcada si chiama

faccio una doccia veloce e una volta pronta indosso un pantaloncino di jeans , un top verde e le mie Nike force one. lascio i capelli al naturale metto un po di eyeliner e sono pronta. borsa telefono e si parte...

il mio appartamento non è molto lontano da dove lavoro quindi ci vado a piedi , almeno rassodo le mie cosce.

-Buongiorno Anto!

-buongiorno Splendore

Anto è un collega molto carino e simpatico.

metto il grembiule e inizio a prendere le ordinazioni.

vado a mettere le birre nei bicchieri eccolo li il fottuto stronzo che mi ha spezzato il cuore! io ci eravamo promessi che non ci saremmo più visti. lui mi ha detto "ti giuro che da questo momento non ci vedremo più" io gli ho detto che sarei partita che sarei venuta qui e lui mi ha promesso che non ci avrebbe messo piede almeno per 10 anni! non ne è passato nemmeno uno. lui dovrebbe essere a Londra non qui!

non a valencia.

non in questo locale. cazzo e ora che faccio??

mi abbasso velocemente dietro il bancone in cerca di qualcosa che non so cosa sia. è sempre così bello e sistemato.si chiama Marc alto,capelli biondo scuro , occhi castani. ha un sapore buonissimo che ricordo ancora come se fosse ieri e le sue mani sono sempre calde e mi ha spezzato il cuore . siamo stati insieme 3 anni e lui quella sera, quel san Valentino del cazzo mi aveva detto che aveva da fare e mo ha fatto capire che stava organizzando una sorpresa. peccato che la sera non si è presentato sono andata a casa sua e la sorpresa non era per me.. gli occhi mi bruciano e mi pizzicano Katerine tieni duro! Katerine non fare cosi!! respira respira perfetto. ora alzati sarà andato via.

mi alzo tranquillamente e me lo ritrovo davanti con le braccia appoggiate al bancone. Ma che cazzo! lo guardo ci guardiamo. quando mi vede mezzo sorriso si forma sulle sue labbra mentre a me non se ne forma nemmeno un quarto. in un primo momento faccio una faccia disperata come per dire perché lo stai facendo? intendo essere qui! vuoi uccidermi per caso? ma poi ecco che ritorna la faccia incazzata di Katerin Smith.

-Marc?? che cazzo ci fai qui?

-che accoglienza! una vacanza in estate ci vuole non credi?

-avevi detto che.-mi interruppe non facendomi finire di parlare.

-ho detto tante cose che non sono vere tesoro e ora sono qui per te

a quelle parole il mio cuore si fermò! cosa sta dicendo? cioè vuole farmi capire che è qui per me davvero??

-Hey piccola è tutto ok. vieni qui!

non muovo un passo verso lui. ma lui si allunga sporgendosi sul bancone e prende il mio braccio avvicinandomi.

non so cosa provo in questo momento ma so che il cuore mi sta scoppiando! dopo quello che mi ha fatto non riesco a guardarlo con occhi diversi. io voglio lui.

-ti prego mandami il tuo indirizzo stasera vengo a prenderti dobbiamo parlare una semplice passeggiata te lo giuro.

le mie labbra non riescono a schiudersi. non riesco nemmeno a emettere un suono. lo guardo con occhi imploranti e l'unica cose che faccio è annuire lentamente.

Marc prense le mie mani tra le sue e gli lasciò un leggero bacio.

-ti faccio uno squillo con il mio numero aspetto il tuo indirizzo. alle 9 sono da te.

baciò ancora una volta le mie mani e andò via sorridendo.

mi girai e mi appoggiai al bancone con la mano sulla fronte e lo sguardo perso nel vuoto

-Katerine stai bene?

-si certo Anto sta tranquillo sono solo un po stanca

-riposa un po ti copro io!

-no tranquillo prendo un bicchiere d'acqua e sono apposto. il mio turno sta per finire

-sicura?

-certo grazie tesoro sei sempre cosi premuroso.

-figurati.

mi diede un bacio in fronte e andò via. andai al bancone e mi rimpii un bicchiere d'acqua lo bevvi tutto d'un fiato presi il blocchetto e andai a prendere altre ordinazioni mi arrivò lo squillo di marc nom avevo mai cancellato il suo numero. posai il telefono nel grembiule e continuai il mio lavoro. prendere e consegnare. prendere e consegnare , prendere e consegnare.

ultimo tavolo finalmente sto per finire il turno. ed ecco un gruppetto di ragazza tra i 18 e i 20 anni che sembrano alquanto furbi

-buongiorno ragazzi avete gia deciso cosa prendere?

il più furbetto del gruppo iniziò con le battute a cazzo.

-uhmm posso prendere te?

-perdonami ma non sono in vendita.

-potrei darti molti bigliettoni piccola. sei troppo eccitante.

i ragazzi ridevano a squarcia gola. tranne uno. uno aveva lo sguardo fisso sul mio e mezzo sorriso. sembra il più grande del gruppo ma i venti non li supera. capelli lisci e castani e occhi castano chiaro. muscoloso abbastanza e un bellissimo sorriso.sbatto le mani sul tavolo e guardo lo stronzo dalle stupide battute negli occhi in modo cagnesco. sarà tutta la rabbia di prima che ho bisogno di scaricare in qualche modo!

-adesso mi avete stancata o ordinate o andate via. immediatamente

il ragazzo dal bellissimo sorriso finalmente parlò

-per piacere portaci 5 cheeseburger e delle heineken

-noto con piacere che non siete tutti teste di cazzo senza palle qui! -continuai a guardare lo stronzo con mezzo sorriso

mi girai e andai via.

il mio turno era finito.

-anto io vado quei ragazzi hanno ordinato delle birre e dei panini ci pensi tu?

-certo tesoro vai tu.

gli lasciai un bacio sulla guancia e andai verso la porta.

passai accanto al tavolo con i ragazzi e guardai un ultima volta quel ragazzo che mi osservava serio. guardai altrove e andai via...

sono a casa e cammino avanti e indietro disperata. okkei non farti prendere dal panico invia il messaggio... lo invio e poso il telefono sul bancone della cucina e vado in camera. il tempo di entrare nella mia stanza che il telefono suona di nuovo avviso un altro messaggio. corro senza vedere gli ostacoli che ci sono sul mio cammino salto sul divano e arrivo velocemente in cucina. prendo il telefono e leggo.

-pensavo che non me lo avresti mandato. :)
alle nove sono da te piccola ho bisogno di parlarti e di dirti molte anzi troppe cose. un bacio grande a stasera.

cammino verso il divano e rileggo il messaggio non so quante volte mi butto a peso morto. devo chiamare Margherita immediatamente!!!

Partiamo e non torniamo piùDove le storie prendono vita. Scoprilo ora