capitolo 10

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Ci coricammo l'uno accanto all'altro e Cristian si girò verso di me mettendo la sua mano sul mio ventre. Mi guardava serio
-che c'è? -gli chiesi.
-perché lo hai fatto?-mi rispose
-cosa?
-tutto!
-non lo so. Mi andava di farlo e l'ho fatto. Tu perché lo hai fatto?
-anche. Mi andava e l'ho fatto.
-hai lasciato la tua amica sotto ti sei dimenticato di lei.
-mi farò perdonare.
Sorrisi sarcasticamente.
-voi maschi siete tutti cosi volete le donne solo a uno scopo.
-da che pulpito! Sei fidanzata e mi sei praticamente saltata addosso.
Spostò la mano da me e la posò sulla sua gamba.
-tu mi hai istigata. E poi sono ubriaca ,da sobria non lo avrei mai fatto sappilo
-potevo capire un bacio ma tu ti sei spinta troppo oltre. Mi hai fatto un pompino Katherine-rise-e poi gli ubriachi dicono la verità quindi quello che hai fatto lo hai voluto fare.
-non credo proprio!
Mi alzai sedendomi e appoggiai i piedi a terra
-dove vai?-mi chiese. Restando sempre nella stessa posizione
-me ne vado non dovrei nemmeno essere qui.
Sentii la sua mano sul mio braccio mi tirò facendomi coricare e si mise su di me tra le mie gambe.
-non dovresti essere qui?
-si-dissi con un filo di voce guardandolo negli occhi
-perché?
Disse strofinando il suo naso contro il mio.
Mi lasciò dei piccoli baci vicino il labbro superiore e agli angoli delle labbra.  La sua mano esplorava la mia coscia.
-rispondimi Katherine
-perché io sto con Marc.
Chiusi gli occhi pensando che lui smettesse di baciarmi
-mmmm lo ami?
-credo di si.
-però lo hai tradito
Gli misi le mani sul petto e lo fermai.
-basta. Devo andare. Fammi alzare.
Mi prese le braccia e le portò sulla mia testa. Mi baciava il collo mentre io restavo inerme sotto il suo tocco, sotto le sue labbra. Mosse il suo bacino contro il mio ed io buttai il collo all'indietro. Cercavo disperatamente le sue labbra e appoggiai le mie mani sul suo viso e lo baciai mentre lui continuava a muoversi su di me.
Ero quasi al culmine mi stava favendo venire strofinandosi su di me. Ansimai forte e venni seguita da lui.
Si spostò accasciandosi di lato
-dimmi che non ti è piaciuto adesso.-mi disse
-non cambia niente.
-quante cose vorrei farti provare se solo ne avessi la possibilità.  Senza impegno. Tu continueresti a stare con Marc e io ti faccio conoscere il vero sesso.
-ma tu sei pazzo. E poi non sai come va il sesso tra me e Marc!
-eri completamente bagnata quando fuori ti ho toccato e ci stavamo solo baciando Katherine. Non te ne sei mai venuta completamente ed io posso portarti all'apogeo! Io posso farti conoscere cose a te sconosciute ma tu dovrai continuare a stare con Marc!  Non voglio storie serie.
-da quando mi hai vista hai sempre e solo pensato a questo?
-si Katherine
-wow-mi alzai velocemente dal letto e andai verso la porta ma era chiusa a chiave
-dammi la chiave adesso!
Si alzò e venne verso di me continuò a camminare facendomi appoggiare alla porta. Continuavo a guardarlo negli occhi non riuscivo a smettere e lui faceva lo stesso con me. Spostò lo sguardo in modo da mettere la chiave nella serratura e aprire e poi continuò a guardarmi
-pensaci.
-non se ne parla.
-tu pensaci e poi mi chiami.-mi baciò il collo e lo lecco e poi si spostò da me tornando a letto. Aprii la porta e andai via a cercare margherita e una volta trovata andammo via.
Le raccontai tutto
-Katherine devi accettare cazzo secondo me questo è un pazzo a letto! Te lo giuro che me lo faccio io.
-fa pure accomodati.
-dici sul serio? Dio ma come fai a resistergli?? È bellissimo e poi è sexy e dopo quello che mi stai raccontando dio mi eccito solo al pensiero.
-sto con Marc!
-la tua famiglia sta con Marc non tu!
-non è vero! E poi è piccolo!
-ma che cazzo ti interessa- intanto arrivammo davanti casa.
-notte marghe
-Kate pensaci!
-e va bene lo farò.
Entrai dentro casa e inviai in messaggio a Marc che subito mi chiamò.
-ti avevo detto di chiamarmi non di inviarmi un messaggio katherine
-marc sto morendo dal sonno ma che problemi hai?
-nulla...
-e allora! Com'è andata la serata?
-bene sono rientrato quando te l ho detto.
-non ho ancora letto i messaggi scusami.
-tranquilla tanto.. a te com'è andata?
-b-bene tutto tranquillo.
-sicuro?
-certo! Ora mi corico però sono troppo stanca
-va bene buonanotte.
-notte.

Due giorni dopo
Non avevo più sentito Cristian.  Non mi aveva più cercata e io non lo avevo più cercato. Avevo appena finito il turno lavoro ed ero appena arrivata a casa.
Avevo fatto una doccia e mi ero messa la mia vestaglia nera con bordi in pizzo.  Avevo deciso di mangiare un panino e di guardare un po di tv e verso le dieci suonarono alla porta andai ad aprire e trovai Cristian. Un Cristian diverso. Ma diverso in cosa???

Partiamo e non torniamo piùDove le storie prendono vita. Scoprilo ora