capitolo 15

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-oggo sei stata più brava delle altre volte.-mi disse sorridendo Cristian.
-grazie-gli dissi mentre prendevo dal pavimento le mie mutandine e le indossavo mentre cristian rimase in boxer-comunque vado a fare una doccia fa come se fossi a casa tua.
-va bene-mi sorrise-hai della birra?
-si guarda in frigo dovrebbe esserci.
Mi diressi nel bagno , aprii l'acqua e aspettai che uscisse quella calda. Una volta pronta entrai e chiusi la porta scorrevole. Restai immobile sotto l'acqua per non so quanto. Pensavo a cosa potevo essere un giorno una madre o una vecchia zitella?? Una psicologa o una commessa? (Senza nulla togliere alle commesse ma il mio sogno non era questo). Sarò sposata , single o divorziata? Avrò un uomo che mi ami e mi rispetti o un fottuto stronzo a cui non frega niente di me? E mentre pensavo tutto questo sentii bussare alla porta.
-Katherine hai finito?
-non ancora cosa ti serve?
Lo sentii entrare e sentii la sua voce sempre più vicina. Lo intravidi da dietro la porta scorrevole.
-ho bisogno di una doccia anch'io.
-va a farla a casa tua o da Margherita. Questo è il mio bagno e la mia doccia non deve essere profanata.
Cristian aprì la porta scorrevole e mi sorrise mordendosi il labbro.
-Cristian cosa vuoi?
-credo che tu lo abbia già capito Katherine.
-scordatelo!-mi girai e continuai a lavarmi quando sentii una presenza dietro di me. Mi girai di scatto e gli dissi
-ti ho detto che...-mi blocco baciandomi, chiuse la porta scorrevole dietro di se senza staccarsi da me. L'acqua calda bagnava il nostro viso e i nostri corpi che bramavano per aversi ma il mio cuore non poteva. Il mio cuore non doveva.
Mi staccai a malincuore da quel bacio.
-cristian io non posso fare tutto questo. È sbagliato.
-perché è sbagliato Katherine?
I suoi occhi, i suoi dannati e magnifici occhi mi attraversavano dentro.
-cristian tu sei più piccolo.
-Katherine ti senti bene quando sei con me?
-non sempre cristian.
-perché
-questo non mi sembra ne il momento ne il luogo adatto per parlarne.
Mi spostai prendendo lo shampo e iniziai a insaponarmi lo stesso fece cristian. Non parlammo nessuno dei due diceva niente. Ma il mio sguardo finiva sempre li. E quando la sua erezione mi sfiorava i brividi percorrevano tutto il mio corpo.

Una volta pronti andammo a sederci sul divano.
-Katherine ascolta-inizio cristian-io non voglio farti del male quindi se tu ti innamorerai di me dovrai dirmelo e chiuderemo tutta questa situazione.
-oh dio cristian che palle non mi innamorero di te. Ma chi ti credi di essere??
La porta mi salvò da quella spiacevole conversazione. Non ero innamorata di Cristian ma ero arrabbiata con lui perché mi sentivo usata.
Aprii la porta
-marghe? Che ci fai qui a quest'ora?
-non riuscivo a dormire ho visto la luce accesa e sono passata-entro dentro senza chiedere il permesso come facevano un po tutti da un periodo in questa fottuta casa e disse-e poi sai è successa una cosa stup-si fermò , si era accorta di cristian-oh tu eri in compagnia io....
Cristian si avvicinò.
-finalmente ci conosciamo Piacere-disse cristian
-piacere-disse margherita.
Li superai e andai a sedermi sul divano , cristian venne da me.
-vado via io Katherine si è fatto tardi.
Lo guardai e gli dissi- va bene - mi alzai e lo accompagnai alla porta cristian salutò margherita, che subito andò a sedersi sul divano, e poi venne da me e si fermò sulla soglia della porta .
-non è che organizzate qualche festino con tanti maschioni? Sai lo scoprirei subito
-mmh mi hai dato un'idea mi piacerebbe farlo.
-Katherine non costringermi
-a fare?
Cristian si avvicinò a me e infilò la mano sotto la mia maglietta e mi prese subito il capezzolo stringendolo. Mi aggrappai alle sue braccia mentre lui mi succhio il collo e lo morse e continuò a stuzzicare il mio capezzolo. Una volta finito il succhiotto mi morse le labbra e poi mi baciò delicatamente sfilando la mano da sotto la mia maglietta.
-a domani-mi disse girandosi e andando via.
Chiusi la porta stordita e andai subito nella mia stanza non curante del fatto che margherita mi stesse aspettando. Avevo una macchia viola abbastanza grossa e quando la vidi sorrisi istintivamente.
Tornai in salotto e mi sedetti accanto a margherita dal lato dove cristian non mi aveva segnata.
-che avete fatto tutto quel tempo davanti la porta?-mi chiese
-niente parlato-le dissi.
-ditalino veloce?
-smettila marghe no!
-mi piacerebbe scoparmelo selvaggiamente.
-non ti fa schifo il fatto che me lo sia già fatto io? - le dissi. Lei ci pensò su..
-mmmh credo di no.
-ah non ti fa schifo neanche se ti dicessi che me lo sono scopata su questo divano? E l'ho fatto stasera.
Lei si alzò di scatto.-okkey questo fa schifo-sorrise e sorrisi anch'io.
-Katherine io non so che fare.
-riguardo cosa?
-lui stasera era bellissimo i suoi occhi hanno qualcosa non so mi spiazzano.

Partiamo e non torniamo piùDove le storie prendono vita. Scoprilo ora