Zephir camminava lentamente. Conosceva quella stanza a memoria, ogni muro era passato sotto le sue dita fin troppe volte, ogni oggetto presente era stato tastato ed odorato fino alla nausea ed il pavimento, soprattutto all'inizio, era stato il suo migliore amico.
Come lupo, era strano essere cieco, ma ormai lui ci aveva fatto l'abitudine. All'inizio l'aveva odiata quella situazione. Ancora, in alcuni momenti, se ne vergognava. La cosa però che lo spaventava di più, era il non poter vedere la sua futura anima gemella.
Alla fine però, l'aveva presa come un dono, la cecità. Quando hai dei gravi incidenti, già la vita ti sembra un dono e il non vedere, alla fine, era uno dei danni minori che avrebbe potuto riportare, comparata alla morte.
L'udito aveva del tutto compensato, insieme all'olfatto. Forse, era anche più di quel che vedevano, metaforicamente parlando, i suoi parenti. Lui prestava attenzione ai profumi, agli odori. Aveva capito che ognuno di loro, a prescindere della classe sociale che possedeva, aveva un odore. Suo padre Kele, ad esempio, profumava spesso di biscotti, perché era l'unica cosa che sapeva cucinare e soprattutto quando era agitato, ne faceva parecchi.
Zeph sentiva. Lui vedeva attraverso gli altri sensi. Li amplificava. Gli altri, si basavano ormai sull'unico senso che lui non aveva. Non più almeno.
Bloccò i suoi passi al centro della stanza. Altri rumori gli riempirono le orecchie, il profumo dei padri lo accerchiò dolcemente e sorrise. <<Avanti. Entrate>> disse prima che i due potessero bussare. Amava il fatto che fossero così rispettosi del suo spazio. Altri non l'avrebbero fatto e lui ne era piacevolmente felice.
Kele entrò sussurrando un grazie mentre suo padre Josh, come suo solito fare, si avvicinò a lui con passo pesante, come se portasse sulle spalle fin troppi pesi da trasportare. <<Come stai?>> L'omega si sedette sul letto toccando il braccio del figlio portandolo a fare la stessa cosa. <<Come sempre. Perché papà Josh è così agitato?>>
Sentì il piccolo sbuffo che faceva il padre omega ogni volta che sorrideva, mentre capì che l'altro genitore si stava leccando le labbra. <<Vorremmo parlarti di una cosa, se non ti dispiace, tesoro.>> L'alfa più giovane annuì.
Zeph si alzò dalle soffici lenzuola, molto probabilmente di cotone, e si sedette sue coscie di Josh, com'era solito fare quando era solo un bambino. <<Allora? È così tanto spaventosa da farti tremare la gamba destra?>> Portò un dito alle labbra del padre sorridendo nel constatare che aveva ragione <<e di torturarti le labbra? Qui già esce il sangue! Ma vedi te se un povero cieco deve pure badare a suo padre vecchio e decrepito!>>
Kele scoppiò a ridere ed il beta lo prese di peso per buttarlo poi sul letto iniziando a fargli il solletico. <<Come osi tu, figlio, chiamare tuo padre vecchio e decrepito?!>> Zephir lo pregò di smettere, ma il padre continuò a torturargli il busto mentre il secondo genitore aveva cominciato dai piedi. Il corpo del ragazzo si muoveva come faceva un'anguilla fuori dall'acqua.
<<OK OK!!! MI ARRENDO>> gridò con il poco respiro rimasto. <<Ora... Ora basta. Non dovevate parlare di qualcosa di importante?>>
<<Sì, sì giusto. Riguarda il mate>> Kele guardò il figlio. <<Ve l'ho detto>> rispose il ragazzo riprendendo le sue stesse parole di qualche anno prima, <<si torna sempre al mate.>>
*****
Arrow baciò delicatamente il compagno venendo ricambiato dolcemente. Yogi gli sorrise avvicinandosi ancora di un poco all'altro. <<Sono stanco>> sussurrò il rosso. L'omega più basso, Yogi, si accoccolò completamente al mate. <<Dormi allora>> sussurrò anche se sapeva bene che non era di una stanchezza fisica che occhi verdi parlava.
<<Non è questo>> bisbigliò nello stesso modo per non lacerare quell'aria calma che li circondava. <<Lo sai che non è quello. Sono stanco di aspettare. Sono stanco di attendere e di non poter avere. Sono stanco. Sono stanco e basta.>>
Yogi annuì capendolo. Non era facile per nessuno dei due, ma era lui il più grande (di tre mesi, ma sempre più grande) ed era il suo compito tenere il più piccolo tranquillo. Dovevano aspettare. Glielo avevano chiesto e loro avevano risposto che sì, avrebbero aspettato. Ma erano tre anni che erano calmi. Tre anni che attendevano.
<<Credo dovrai accontentarti di me ancora per un po'>> gli sorrise e Arrow lo guardò male. <<Non è accontentarsi. Non sarà mai accontentarsi. Ti amo Yogi. Voglio che tu non abbia nessun dubbio su questo>> il nominato annuì. <<Lo so Row, lo so. Ti amo anche io.>>
I due omega tornarono a baciarsi pacatamente, ancora sotto le lenzuola. Il poco -rispetto al calore- liquido lubrificante che si formava ogni volta che l'eccitazione aumentava, crebbe di quantità.
<<Aspetta un secondo!>> Fermò il tutto Yogi. Il più piccolo chiese cosa succedesse, <<volevo solo dire, che anche io sono stanco! Sono stanco e andremo a parlare con lo zio domani. O forse dopodomani>> si fermò. <<senti, non guardarmi in quel modo! Fa paura quell'omega. Ne fa molta più di me. E comunque, non vedo l'ora di avere finalmente un fottuto calore come si deve!>>Nessuno dei due era un omega cui il calore arrivava col compagno, ma entrambi si erano accoppiati tra loro appena arrivati i quindici anni e quindi solo Yogi era riuscito ad averne uno. Da solo.
Poi, dopo aver saputo che erano compagni, essendo due omega, i calori si erano bloccati. Nessun omega sarebbe riuscito a soddisfare un altro omega nel pieno di un heat. Non era nel loro istinto e lo sapeva anche il loro corpo.
Arrow accarezzò il busto del più grande sfiorandogli la pelle calda e i muscoli appena accennati. Altra cosa che Yogi amava, era il combattimento corpo a corpo. Lo praticava da quando era un bambino. Era bravo, in quando ad agilità e velocità nei movimenti, ma la forza purtroppo, era un'altra cosa che il loro corpo da omega non donava.
<<Secondo te sarà bello?>> Chiese dopo una decina di minuti. <<Cosa?>> Yogi ormai aveva la voce di uno che stava entrando in dormiveglia. Arrow gli accarezzò il volto con gli occhi chiusi per poi sussurrare, <<avere un alfa. Secondo te sarà bello?>>
Il maggiore sorrise. <<Credo di sì. Non vedo l'ora di controllare.>>
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La tana del lupo -i lupi vivono cinquecento anni-
WerewolfTerzo libro della trilogia. !!! Il libro ha un contenuto esplicito. È sconsigliato ad un pubblico suscettibile. Il libro è protetto da copyright, è vietata la copia intera o parziale del contenuto. !!! Tema omegaverse. Erik aspettava e Clayton aveva...